I fans delle commedie hollywoodiane ricorderanno con affetto la Camera di Commercio statunitense – una confindustria locale che rappresenta da Exxon Mobil in giù – che voleva intentare una causa alla CO2 intesa come gas serra. I paragoni con il processo Dover all’evoluzionismo l’avevano dissuasa. Aveva trovato nuovi sceneggiatori, dice Think Progress.
Da documenti pubblicati da Anonymous, risulta essersi affidata ai legali Wyatt, Woods & Quackenboss, i quali hanno scritturato la società di lobbying Hunton & Williams per la facciata e chiesto sotterfugi a una “Themis Team” formata dalle aziende private di “intelligence e sicurezza”:
– HBGary Federal di Aaron Barr, foto, che via Hunton & Williams (se non mi seguite, riprovate dall’inizio…) doveva distruggere WikiLeaks per conto di Bank of America ed è stato ridotto in boxer short su twitter da Anonymous;
– Palantir Technologies-CIA e Berico Technologies-Pentagono che, dopo la twittata, hanno rotto i rapporti con HBGary.
Missione della squadra prima che si sciogliesse: sviluppare strategie contro gruppi progressisti quali Think Progress, sindacati quali Change to Win, giornalisti come Glenn Greenwald di Salon.
Prima differenza rispetto al giro Al Capone: la mafia è passata di moda.
La squadra intendeva disseminare via WikiLeaks un documento con dati falsi al quale i progressisti avrebbero abboccato, per poi esigere la pubblicazione di smentite che ne rovinava la credibilità. I poveri scemi avessero disdegnato l’esca, su media simpatizzanti due falsi militanti avrebbero copia-incollato commenti atti a sostenere accuse di anticapitalismo, terrorismo ecc. rivolte agli ambientalisti.
Seconda differenza: vanno di moda i social media.
La squadra contava su un anticipo di 200.000 dollari per la ricerca preliminare, di fatturare fino a 2 milioni per una più ampia campagna di disinformazione contro i progressisti.
Terza differenza: va di moda anche il metodo sperimentale.
La Cam. del Com. pubblica una smentita senza neppur un dato falso per darle un velo di plausibilità, ma solo un vagito di protesta perché Think Progress aveva rivelato che riceveva soldi da multinazionali all’estero. Infatti non è illegale se i fondi non godono di esenzioni fiscali negli Stati Uniti, ma se non figurano nei bilanci locali, contravvengono alle regole di Wall Street sulle informazioni da dare agli azionisti.
Se i calcoli della squadra sono giusti, ci sono comunque 2 milioni in ballo e qualche dollaro percolerà anche qui. Rivolgersi ai soliti noti.