Robin Bell, Fausto Ferraccioli e tanti altri pubblicano su Science una ricerca che mostra come aumenta, dal basso e non solo man mano che si congela la copertura nevosa, la massa della calotta antartica. Con i satelliti gemelli Grace hanno ottenuto immagini fiabesche, corridoi, emicicli, nastri serpentini e chilometrici alti centinaia di metri creati dal flusso dei ghiacci, ce ne sono un paio sul sito della NASA.
Sulle Geophysical Review Letters, la grande Isabella Velicogna, Eric Rignot qu’est pas p’tit non plus et al. usano dati freschi per fare il bilancio della massa dei ghiacci groenlandesi e antartici. Come si vede dai grafici sul sito NASA, i primi si sciolgono più velocemente dei secondi ed entrambi più velocemente di quanto si pensasse nel 2006, siamo a 14 miliardi di tonnellate perse all’anno. Per cui i catastrofisti del IV rapporto Ipcc sono di nuovo colti in fallo di ottimismo; il livello del mare si sta alzando anch’esso più velocemente.
I ricercatori cinesi non raccontavano frottole. Spiegazione da Real Climate, bilancio del 2010 qui e Steph ha iniziato un fotoromanzo a puntate sulla sorte dei ghiacciai alpini.
The Lunatic Fringe
Per chi preferisce il circo, i leader bigoilisti se la prendono di nuovo con Michael Mann per aver ricevuto da Phil Jones della CRU il mail in cui suggeriva di cancellare alcuni mail precedenti dopo di che non cancellava nemmeno i propri.
Al parlamento del Montana c’è una propostina di legge che pare scritta dal poeta di Climate Monitor
(1) The legislature finds that to ensure economic development in Montana and the appropriate management of Montana’s natural resources it is necessary to adopt a public policy regarding global warming.
(2) The legislature finds:
(a) global warming is beneficial to the welfare and business climate of Montana;
(b) reasonable amounts of carbon dioxide released into the atmosphere have no verifiable impacts on the environment; and
(c) global warming is a natural occurrence and human activity has not accelerated it.
Per tornare alle cose serie
E’ uscito il rapporto dell’UNEP, Global Bee Colony Disorders and Other Threats To Insect Pollinators, senza novità.