Fallout


Ieri credevo che le autorità nucleari italiane facessero il ponte come gran parte del quartiere. Ma l’instancabile prof. Veronesi non è andato in pausa. Su Repubblica di oggi, si pensa e ci ripensa:

io sono uno scienziato e il presidente dell’Agenzia per la sicurezza del nucleare. Non mi occupo di referendum, non leggo i sondaggi di nessun tipo e quindi neppure quelli che Merlo definisce “di cortile”.

Uno “scienziato”, onnisciente per definizione, sa già le opinioni dei propri concittadini.

Dunque ciò che appare come un ripensamento è invece l’esito di una riflessione. Studiando il più lucidamente possibile la dinamica di Fukushima ho pensato che ci troviamo di fronte al primo grave incidente di progettazione nucleare della storia, quindi di strategia.

Pensiero originale venticinque anni dopo Chernobyl.

Non è una giustificazione il fatto che erano centrali attivate quarant’anni fa, e che erano quindi alla fine del loro ciclo vitale.

Mentre le sue preferite che devono ancora attivarsi dureranno 60 – 100 anni.

Se è vero – ed è scientificamente vero che senza l’energia nucleare il nostro pianeta, con tutti i suoi abitanti, non sopravviverà, non dobbiamo fare marcia indietro, ma andare avanti, ancora più in là, con la conoscenza e il pensiero scientifico.

Perso nelle virgole, prende per scienza le proprie visioni.

Dobbiamo pensare al futuro tenendo conto che petrolio, carbone e gas hanno i decenni contati e che sono nelle mani di pochissimi Paesi.

Pochissimi” e “decenni” in senso lato.

Molti si domandano se il modello delle centrali nucleari di grossa taglia, come sono oggi tutte quelle del mondo, sia quello da continuare a realizzare; oppure se non è possibile ed opportuno considerare l’adozione di reattori più piccoli e modulari : una rete di minireattori. Alcuni di questi modelli progettuali sono già in produzione e dovremo studiarne a fondo le caratteristiche e la fattibilità.

“Modelli progettuali” di mini-reattori – simili a quelli dei sommergibili nucleari –  esistono da cinquant’anni e nessuno è mai entrato “in produzione”. Che il professore confonda prototipo e prodotto? Che abbia studiato pure lui sul Giornale il modello Del Fungo Giera dell’ing. Cinotti? O era una réclame per Hyperion?

With a little help from
Devo l’ultima collana di perle del prof. Veronesi a Stefano C. di Climalteranti il cui comitato scientifico non va in pausa nemmeno lui. Per esempio Riccardo R. segnala un comunicato ripreso dallo Huffington Post:

Eurus Energy Japan dice che 174,9 megawatt da otto delle sue fattorie eoliche (il 64% della potenza totale, su 11 nella parte orientale del Giappone) sono operative. Le altre tre are i (Kamaishi 42,9MW, Takinekoshirai 46MW, Satomi 10,02MW) sono ferme per i guasti alla rete di trasmissione causati dal sisma e dallo tsunami. Satomi ripartirà tra pochi giorni. Kamaishi è una località nota per il disastro dello tsunami, ma la fattoria eolica è in montagna, a circa 900 m sopra il livello del mare ed è intatta.

Riccardo sa che la notizia può solo farmi piacere. Per riavviare le centrali ci vorrà un anno almeno, per riallacciare i cavi dell’elettricità qualche giorno e la gente potrà bere e mangiare qualcosa di caldo.

Quindi mi rovina il sabato segnalando anche le risate di Rush Limbaugh, Republicans’ hate-mongerer in chief, che sugli ambientalisti ha le stesse idee di Claudio Costa, Guido Botteri, Maurizio Morabito, Nuvola e altri habitués di Climate Monitor (dico per chi volesse cercarle in italiano):

I giapponesi hanno fatto tanto per salvare il pianeta … eppure Gaia li spiana [ride], li spazza via e basta. Spazza via le loro centrali nucleari, ogni tipo di radiazione. Che razza di ricompensa è? Eccellente domanda. Hanno inventato la Prius. In effetti Gaia ha dato fuori di matto proprio dove fanno tutte quelle auto elettriche. E’ lì che lo tsunami ha colpito (no). Tutte quelle auto elettriche nuove fiammanti sul parcheggio. (…) E’ come  – è come se Gaia colpisse il posto delle Prius e… Come se fossero nel suo mirino, se possiamo usare questa parola. Cosa sta cercando di dirci, Gaia? Cosa sta cercando di dire la madre dell’ambientalismo con quella botta?

Lo pseudo-com. stampa dell’industria nucleare USA l’avevo trovato da sola sull’America’s finest news source.