Letture ferroviarie

Orso-campagna
Fra i cacciatori di bufale, a Trento c’era Paolo Attivissimo (grazie Steph), mi spiace aver perso l’inizio della sua conferenza: per occuparsi anche di televisione ci vuole una dedizione superiore alla mia. Nella mia sessione, Giulio Valentino Dalla Riva ha mostrato un montaggio video del prof. Roberto De Mattei, molto apprezzato anche dal pubblico. C’erano anche due prof che collaborano a Climalteranti, grazie per la cena durante la quale s’è alluso a certe logorree che in fase acuta non si distinguono dallo stalking, come dimostra la colonna a destra.

Ieri quasi perdevo il treno, la macchina automatica per stampare il biglietto – obbligatorio, diceva la ricevuta – voleva costringermi a cambiare cognome. Voleva pure farmelo cambiare dai dipendenti delle FF SS venuti in aiuto che lo ricopiavano pure loro dalla ricevuta (grazie a quello “abbonato a radio popolare” che m’ha detto di salire e occupare il posto prenotato lo stesso e no, non serviva il passaporto ma lo tenessi pure a portata di mano).

Uscendo dalla stazione a Trento, un manifesto dell’orso mi ha ricordato di ringraziare anche Daniele Zovi. Mi ha mandato Storia di Dino e di altri orsi, edizioni Terra Ferma, 11,90 euro, pieno di illustrazioni a colori e di foto di orsi che vivono o transitano nel Trentino monitorati da lui e dai suoi colleghi del Corpo Forestale. Mantiene la promessa. All’oca che a proposito di una ricerca su alcuni individui in letargo, chiedeva

Scusate, ma con una temperatura interna non proprio al minimo, dalla ciccia accumulata un 25% di metaboliti l’Ursus a. lo produce lo stesso. Che cosa ne fa?

dà una risposta – sorprendente per i non ursologi – a pagina 18:
No, dovete comprarlo.

Ho letto anche Un fisico in salotto di Guido Corbò, Salani editore, 14 euro, un’introduzione amena ai concetti di base raccomandata a chi ne è del tutto digiuno. Speravo che il prof. Corbò riprendesse la tradizione settecentesca dell’abate filosofo naturale che conversa con la marchesa, magari interrotto da un altro ospite meno vispo di lei…

Che rabbia
Vedo di rado i quotidiani, m’ero persa quasi tutti gli editoriali di Giovanni Sartori raccolti dalle edizioni Ambiente nel Paese degli struzzi. Clima, ambiente e sovrappopolazione, 17,50 euro.  Non m’ero persa niente.

E’ roba per uomini, l’unica donna citata è Oriana Fallaci per le posizioni fondamentaliste sulla legge 40. In tema di sovrappopolazione il prof. Sartori ritiene che l’accesso agli anticoncezionali riguardi tutti e non la parte dell’umanità alla quale viene negato insieme ai “diritti dell’Uomo”, non a caso. Lamenta che nessuno osi parlare dell’impatto della demografia sull’ambiente e sul clima, come se non abbondassero i neomalthusiani. Cita i rapporti dell’United Nations Population Fund e quindi ripete che il pianeta va a remengo e noi con esso perché nascono ogni anno dai 75 agli 80 milioni di persone. Ma i rapporti dicono anche che 80 milioni di nascite sono indesiderate, cioè che se le donne avessero la libertà di disporre del proprio corpo, quella che lui considera la “causa primaria” del dissesto planetario sarebbe eliminata da decenni.

Gli sfugge anche l’incremento della popolazione dovuto a decine di milioni di donne in età fertile stuprate ogni anno dai suoi simili. Incremento in parte compensato – va detto – dal fatto che 1,5 milioni vengono assassinate. Sempre dai suoi simili.

Speravo nell’Appendice intitolata “Non crescete, non moltiplicatevi” che tratta proprio della legge 40. Ma il prof. Sartori non ritiene degno di nota che la legge obblighi all’impianto di tutti gli embrioni fecondati anche se così la madre rischia la vita. Ci considera mere fattrici come i cattolici con i quali polemizza o pensa che di solito siano gli uomini a partorire?