In un commento sotto “Piano di Battaglia”, Claudio Della Volpe segnala un post “leggibile” di Claudio Costa il quale meglio tardi che mai scopre l’esistenza delle isole oceaniche di rifiuti. A sorpresa, il tuttologo che da anni sparge e spande fiele sulle Ong ambientaliste, cita correttamente una fonte scientifica, ricopia un grafico dell’odiata Greenpeace e scrive
Nella mia utopia “l’isola che non c’è” è un mondo senza spazzatura quindi solo con materiali riciclati.
Un caso di schizofrenia?
Stesso sito, stessa scena
L’indomani Guido Botteri, ex (?) valente difensore di BigOil & Coal per motivi umanitari, deplora la “fobia delle radiazioni” grazie alle quali si sarebbe evoluta la specie umana. Guarda una mappa delle centrali nucleari, una delle aspettative di vita e stravede:
Cosa si conclude dall’esame e dal confronto di queste mappe ?
Che i problemi importanti, per una Nazione, non sono la presenza delle centrali nucleari, che evidentemente non impediscono ottime speranze di vita come in Giappone e Francia, dove di installazioni nucleari ce ne sono moltissime.
I problemi importanti sono altri, quelli da affrontare con priorità assoluta, e sono la fame, il sottosviluppo e via dicendo…problemi che l’energia nucleare può aiutare a risolvere, portando un grande beneficio alla speranza di vita di quelle Nazioni.
Un caso di daltonismo? (Gli abitanti di Perdasdefogu detengono il record mondiale di longevità…)
Per i non daltonici
Un grafico fresco fresco di Skeptical Science