La paura del portiere

E’ più una notizia da silly season che la scoperta del secolo, ma almeno il com. stampa di Psychological Science non la prende sul serio e gioca con la parola “goal”.

Anno 2006, quarti di finale della Coppa del mondo. Ai calci di rigore, il portiere inglese Paul Robinson si tuffa a destra, video sul sito della rivista, Ronaldo tira a sinistra, il Portogallo va in semifinale.

Un venerdì al bar, quattro psicologi dell’università di Amsterdam discutono delle prossime partite. Uno di loro ricorda ricerche sulla preferenza non solo umana per orientare i movimenti verso destra quando la motivazione è forte.  E un portiere quando la sua squadra rischia di perdere cosa potrà mai desiderare? Per verificare il fatto che la maggioranza dell’umanità è destrorsa, i quattro

hanno esaminato tutti i calci di rigori di tutte le Coppe del mondo dal 1982 al 2010 e trovato che per lo più i portieri si tuffano parimenti a destra e a sinistra. Ma se la loro squadra è perdente, si tuffano di più a destra.

Dopo essersi goduti lo spettacolo col pretesto di far progredire la scienza, hanno controllato i dati osservati con un esperimento. I volontari che dovevano dividere a metà una linea ne spostavano il centro più a destra

quando dovevano pensare a una meta (goal) positiva ed erano sotto pressione.

Marieke Roskes, la prima autrice, trova interessante la preferenza per la destra quando è necessaria una reazione veloce e che nei portieri il “fattore biologico” prevalga sull’allenamento. Aggiunge che lei e i suoi colleghi hanno anche un altro scopo (goal):

aiutare la squadra olandese a vincere la prossima Coppa.

Selezionando un portiere mancino, presumo.

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