La commissaria europea Maria Damanaki e l’amministratrice della NOAA Jane Lubchenco scrivono:
La pesca pirata – detta spesso illegale, non dichiarata o non regolamentata – sottrae a circa mezzo miliardo di pescatori rispettosi della legge e alle loro comunità fino a 23 miliardi di dollari all’anno. E siccome circa 3 miliardi di persone dipendono dal pescato quale fonte primaria di proteine (animali, ndt), la pesca pirata ha anche importanti conseguenze umanitarie e per la sicurezza alimentare.
Brave.
USA ed Europa hanno una responsabilità globale, sono i due principali importatori di pesce. Siamo obbligati ad accertare che viene prelevato in maniera sostenibile.
Proprio così.
Impegniamo USA e UE a combattere la pesca illegale, a rafforzare il nostro monitoraggio e a far rispettare misure di buona gestione nel nostro ruolo di membri delle organizzazioni regionali e di vari trattati internazionali.
Dubito che la UE s’impegni molto, la sua organizzazione regionale si rifiuta di rendere sostenibile persino la pesca regolamentata per esserlo…