Mega Mimi


Fonte: PNAS

Per ravvivare il dibattito sui virus “forme di vita, ma neanche per sogno”, dopo i Mimivirus e Mamavirus i marsigliesi del gruppo di Chantal Abergel e Jean-Michel Claverie (1) hanno scoperto il Megavirus chilensis (2) che infetta amebe marine. Talmente grosso che si vede a occhio nudo, sotto un normale microscopio ottico. Con lunghe ciglia e oltre 1.200 geni, rispetto a tanti batteri dal genoma striminzito è un superdotato e rafforza l’ala virus = forme di vita.

(1) Con Cedric Notredame, autore della celebre Bioinformatica per tonti, motivo per cui
(2) mi aspettavo un prefisso più rigolo. Mimi in francese sta per mignon, carino, e per antifrasi marcantonio, Mama si capisce, ci andava bene Momo per Maurice come in “Momo, c’est un costaud”, un colosso, magari in onore di Sam Momo Giancana, virulento anche lui.