Cari orecchietti,
Il dragster Curiosity è partito bene, per l’arrivo bisogna aspettare agosto e per la scoperta di batteri chissà quanto.
Siccome inizia il vertice di Durban, vi tocca una ricerca sul clima. Quella di Andreas Schmittner et al. sulle temperature dell’era glaciale nel tardo Pleistocene e il raddoppio della CO2 perché ho visto che ha suscitato cantonate in serie, tipo le altre stime del riscaldamento globale usano solo un secolo e mezzo di dati, sono tutte esagerate, possiamo star tranquilli, al massimo a fine secolo ci saranno 2,2 °C in più. E come scrive l’imperdibile ten. col. Guidi:
Attenzione: gli autori di questo paper di fatto appartengono al movimento, non sono scettici, tanto da dichiarare apertamente che il riscaldamento globale è reale e che l’aumento della concentrazione di CO2 avrà diverse pericolose conseguenze. Però, mettendo nei modelli di simulazione qualche minutino in più rispetto agli ultimi secondi della vita di questo Pianeta normalmente presi in considerazione (falso), è capitato loro di tirar fuori un risultato diverso che non solo va molto più d’accordo con il passato (falso, dice un autore della ricerca), ma appare anche essere parecchio più realistico (falso, dice un altro) e, una volta tanto, molto meno preoccupante.
Avrà la villa in collina. Se 2,2 °C in più bastano a trasformare un clima gelido in uno temperato e a innalzare di 120 m. il livello del mare, siam messi peggio di quanto previsto da altri modelli.
(Aggiornamento: oltre alle recensioni di Skeptical Science e di James Annan che segnalavo da O.S., è appena uscita quella di Gavin Schmidt con sotto una selezione di papers in tema.)
Solo come antipasto, perché credo che vi piacerà di più il microbiota delle toilette (in mancanza di quello marziano…).