Picchi, peli e placche

Da Nature, di corsa.
Piacerà a Ugo ‘Assandra Bardi e colleghi dell’ASPO (1) l’articolo di James Murray e David King:

il mercato del petrolio è caduto (tipped) in uno nuovo stato, simile a una transizione di fase in fisica: la produzione è diventata “inelastica”, incapace di rispondere a una domanda crescente, e ciò comporta oscillazioni selvagge del prezzo. Altre risorse fossili non sembrano capaci di colmare la differenza.

L’ho già sentita… Comunque scarsità e costo gioveranno al clima, dicono all’incirca i due, guarda caso il giorno in cui il governo britannico pubblica un Climate Change Risk Assessment di 2.000 pagine solo per la Gran Bretagna.
Martin Rees recensisce Keeper of the Nuclear Conscience di Andrew Brown, la biografia del grande Joseph Roblat.
Durante la moratoria sulle pubblicazioni, il dibattito sul virus influenzale H5N1 reso più contagioso prosegue. E meno male. Articoli di Declan Butler, lettera dei ricercatori coinvolti, vedi anche Jon Cohen su Science.

ISMM
Con due paper in fila, il gruppo di Claude Lechene spiega i vantaggi della sua nuova tecnica – imaging con spettrometria di massa multi-isotopi – per studiare la divisione e il metabolismo delle cellule staminali; oppure il ricambio delle proteine nei peli delle orecchie. Nell’organismo vivo, mica cellule in vitro.
Notevoli entrambi, il primo forse sarà più citato, ma ci sono sorprese anche nel secondo. Voi lo sapevate che nei peli in fondo alle orecchie dei pulcini, il ricambio dell’actina è più lento che nei nostri e in quelli delle galline?

OGM
Mason Israel, Fred Gage, Lawrence Goldstein et al. raccontano come hanno ottenuto neuroni funzionanti in vitro, con staminali “indotte“, generate/derivate dai fibroblasti di pazienti affetti da Alzheimer. E provviste dei marcatori per le placche amiloidi. Neuroni con i segni della patologia da cellule della pelle, impressionante… Richiesta di brevetto annessa.

(1) Bel post di Luca Pardi, CNR-Pisa, sul fuel della Costa Concordia e l’isola del Giglio.