Killer app

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Foto di Luca Mazzocchi (e grazie ancora!)
Breve conversazione sul marciapiede con Stefano, mio informatore sulla salute delle api lombarde un po’ turbate dal tempo mite.
– Come stanno le tue ragazze?
– Benone, neanche un po’ di diarrea.

Stiamo parlando del mal di pancia da Nosema e su Naturwissenschaften ci sono novità. Jeff  Pettis, Dennis van Engelsdorp et al. – che al Bee Research Lab del Dip. dell’agricoltura coordinano le ricerche sulla sindrome da collasso delle colonie – hanno fatto un esperimento con l’imidacloprid, un insetticida neonicotinoideo che in Italia è stato sospeso.

Durante l’inverno, hanno dato a 10 arnie del cibo con 20 parti per miliardo di pesticida, a 10 arnie con 2 pp-miliardo, dosi risultate finora non tossiche per le adulte, e a 10 cibo senza supplemento. Poi alle giovani appena uscite dalle celle, cibo addizionato con spore di Nosema – come accade anche fuori dagli apiari sperimentali.

Nelle colonie + imidacloprid, dopo 12 giorni le giovani ospitavano circa 700 mila spore a testa; nelle dieci colonie di controllo la media era sotto i 200 mila, inferiore a quella delle diarree primaverili non letali. Come faccia l’imidacloprid a favorire l’infezione ancora non si sa, ma dove è diffuso nell’ambiente come negli stati americani della cinta del mais, sembra favorire anche il declino delle api locali…