Snelliti, ringiovaniti e longevi? (mini-ciclot. 27.2)

Cari orecchietti di popolare network,

La matematica uffa…, ma Alan Turing ha una storia intellettuale e umana che deve piacervi per forza, altrimenti alle 7.23 ascoltereste altro. Quindi dovete leggere per forza lo speciale di Nature per il suo centenario.

Nature pubblica anche la ricerca dei genetisti dell’università Bar Ilan, sulle sirtuine del gene SIRT6 che, se raddoppiate potenziando il gene, allungano di un 13-15% la vita dei topi maschi e per niente quella delle femmine. Avvertenze: i risultati sono al limite del significativo. Un gene non fa una sola proteina (sono 24 mila e le proteine oltre 200 mila) e quelli SIRT ne “esprimono” sicuramente altre. Che effetto hanno, in totale? Boh… E  in un animale come noi che vive più di 2 anni e rotti? Boh…

Ve lo racconto lo stesso, perché illustra bene alcuni problemi della ricerca biomedica. La genetica dell’invecchiamento, e della sua reversibilità, è immersa in interessi finanziari, ovviamente, e in difficoltà teoriche (come dipanare il pleiotropismo implicito nei 24 mila geni/200 mila proteine) e pratiche (come sempre nel passaggio dalla cellula, un sistema abbastanza facile da replicare, all’organismo nel suo ambiente).

Da 10 anni, risultati simili ottenuti con nematodi o moscerini della frutta vengono ridimensionati in successivi esperimenti, a volte fatti dagli stessi ricercatori. Eppure dal 2003  i media vi ripetono che le sirtuine  – degli enzimi per la precisione – sono il vero elisir di lunga vita, fanno vivere i topi fino a 4 anni e sani come pesci ecc.  Quell’anno lì, e poi nel 2006 e nel 2008, si è visto che il resvetrarolo, un fenolo della buccia dell’uva nera, stimola la produzione di sirtuine.

Per di più, dice la réclame, il resveratrolo fa dimagrire, spiana le rughe, protegge dal cancro, dalle malattie cardio-circolatorie ecc. . Per cui valanghe di integratori dietetici e di prodotti di bellezza a base di buccia d’uva vi promettono di “riparare del tempo l’irreparabile oltraggio” per dirla con Racine. Vedete voi se crederci…