Self-charity

La Global Warming Policy Foundation – creata da Lord Lawson e altri aristocratici interessati alla quota britannica del petrolio iracheno –  è fra le “charities” che difendono il diritto dei propri donatori segreti ad ammorbarci aria e mari con emissioni di CO2.

Di solito i fondatori, amministratori ed esperti scientifici di dette charities evitano di dirigere al contempo le aziende ammorbanti. Come ha scoperto Damian Carrington del Guardian, Lord Lawson non ha di questi assurdi pudori, è

presidente del CET che elenca tra i propri clienti BP Amoco, Royal Dutch/Shell Group, Texaco, Total Fina Elf. Figura sul web dell’ufficio polacco del CET che elenca tra i propri clienti 10 aziende energetiche tra cui la centrale a carbone di Bechatów, una delle più grandi (e inquinanti, ndr)  del mondo

Come confermato dal santino anche se il gentiluomo pare scordarsene. Il collega gli ha poi chiesto come mai il prof. Ian “il Sole è fatto di ferro” Plimer risulta tuttora nel comitato accademico della charity, visto che dal 25 gennaio è direttore di una Big Coal australiana. Dai primi di febbraio Lord Lawson e il prof. Plimer non rispondono.

Come spiegare questi apparenti, solo apparenti of course, conflitti di interesse che fanno sembrare la charity una lobby delle aziende dirette dai suoi accademici e fondatori? si domanda Damian Carrington. Anche perché

E’ impossibile sapere chi sono i finanziatori della GWPF, nonostante la recente sorpresa espressa da un giudice, nella sentenza sul rivelarne o meno un nome, per il fatto che una “charity educativa” come GWPF si vanti della propria influenza sui politici.
E nonostante un rapporto del Reuters Institute for the Study of Journalism (univ. Oxford) sottolinei il “particolare successo” della GWPF nel diffondere le proprie posizioni.
E nonostante il precedente segretario per l’energia e il cambiamento climatico Chris Huhne abbia descritto un rapporto inviatogli dal GWPF come “disinformato”, “sbagliato ” e “perverso”. Sembra un’“educazione” che solo lo Heartland Institute potrebbe approvare.

Aggiungo solo che secondo il prof. Ian “i vulcani emettono più CO2 delle attività umane” Plimer – consulente “scientifico” sia della GWPF che dello Heartland Institute, come Indur Goklany – anche l’amianto è innocuo.

What a nice company you keep, Dr. Stagnaro.

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Stesso tema, altre emissioni
Per gli appassionati, altri dettagli sordidi sui mercanti di dubbio che per conto dell’industria mineraria hanno cercato di impedire le ricerche su diesel e il cancro al polmone dei minatori (vedi post di ieri).

Squali verdi
Per non essere da meno, i boss di alcune aziende di “green energy” che avevano ricevuto finanziamenti per R & D dal Dip. dell’energia, o garanzie per linee di credito, si sono attribuiti generosi bonus appena prima di chiudere per bancarotta.