An eejit, as we say in Farsi


Se non fossero così servili con i ricchi e spietati con i poveri, i negazionisti farebbero più ridere. Per es. un eejit (1) scrive

un qualunque serrista (anche lei quindi) che voglia essere preso sul serio dovrebbe anteporre a qualsiasi appello alla mitigazione climatica con la riduzione delle emissioni (appello che lei ha più volte fatto) l’efficacia di questa fantomatica mitigazione.

L’eejit nega che +CO2 faccia +effetto serra e che -CO2 faccia -effetto serra, ma alle medie seguiva poco.

Quindi quanto ci è costato finora ridurre le emisisoni?

Un -0,5% del PIL in Danimarca che fa sul serio, in cambio del +3,4% di PIL dovuto alle tecnologie per energie alternative, per cui la crisi europea non le ha fatto un baffo e con il petrolio oltre i 100 dollari va a gonfie vele.

e quanti millesimio milionesimi di grado C abbiamo mitigato finora?

L’eejit nega l’aumento delle emissioni, d’altronde nega anche quello delle temperature da 15 anni in qua.  Il “serrista” poteva approfittarne per rispondere “a quanto dice lei, 200-300.000 milionesimi”. Ma è un signore.

Quanti ne mitigheremo con la 20 20 20 entro il 2100?

Se fosse globale sui 2.000.000, ma all’eejit non interessano le riposte. Le ha già:

perchè se non mette in chiaro l’assoluta inefficacia di mitigazione nel ridurre le emissioni, lei non solo diventa complice della più grande ecotruffa del mondo, ne diventa uno degli artefici

che detto dal complice di BigOil & Coal dei loro disastri sarebbe da roflmao per due ore. Ma non ci sono soltanto i 43 milioni di migranti climatici nel sud-est asiatico…

Da Oggi Scienza, Marta Picciulin segnalaValuing the Ocean Environment, una prospettiva economica di Frank Ackerman, Elizabeth Stanton et al., Stockholm Environment Institute.

Qual è il beneficio di evitare ulteriori danni agli oceani? In altre parole, qual è il costo dei danni che gli oceani potrebbero subire se non facessimo nulla per evitarli? La risposta occupa tutto il capitolo anche per le descrizioni delle incertezze. Per semplificare, due scenari con emissioni ridotte (+2,2 °C)  o in aumento come ora (+ 4 °C)  sono abbinati a due di basso e alto impatto climatico per: pesca e turismo, innalzamento del livello del mare, aumento delle tempeste, la capacità degli oceani come carbon sink.

Sintesi:

Entro il 2050, il valore stimato per questi impatti è quattro volte maggiore in uno scenario alte emissioni-alto impatto; entro il 2100 sale a $1.980 miliardi, lo 0,37% del prodotto mondiale lordo. La differenza tra i due scenari, cioè il risparmio dovuto all’abbassamento delle emissioni è di $ 1.367 miliardi, vale a dire oltre mille miliardi di dollari all’anno, equivalente a 0,25% del PML.

Sadly, sono i paesi più poveri a essere più vulnerabili.

Non che quelli ricchi

Fonte del titolo: The Economist. E anche Steph ha perso la pazienza con l’eejit Eletto.