Al posto del neutrinofono, il drone viaggiatore?


Mi spiace per gli amici andati come Obama su Marte, ma Science dice che il Dip. dell’Energia taglia i fondi al Fermilab per il Long Baseline Neutrino Experiment nella mitica miniera Homestake, durante il quale i fisici del Fermilab dovevano spedire neutrini sotto il South Dakota come quelli del CERN sotto il Gran Sasso, ma a 1.300 km.

Per adesso la comunicazione neutrinica funziona al 99%  a distanza di 1,3 km che per parlare con un altro pianeta non basta. A meno che Telecom tiri fuori un miliardino, difficile che i fisici dell’Illinois neutrinofonino in miniera nel prossimo futuro.

Palo C., Juhan e crononauti vicini e lontani, non disperate che ci sono novità.

Su Science escono due ricerche impressionanti: sono state create amnesie e ricordi nei topi – devo ancora capire bene com’erano fatti gli esperimenti. E due articoli di Dana MacKenzie sugli sviluppi in avionica: pare che ci sia un grande entusiasmo per gli aerei che battono le ali e per i droni che somigliano a colibrì. I primi hanno una storia travagliata, i secondi mi sanno tanto di mine antiuomo fatte a pappagalli verdi.