Gita al faro (miniciclot.)


Cari orecchietti di Popol network,
Fra gli articoli che Il Sole-24 Ore pubblica in vista della Conferenza mondiale sullo sviluppo sostenibile, oggi esce quello di un mio “superconsulente”, per dirla con Carneade. (Purtroppo on-line non c’è il dipinto thangka della sua collezione privata).

Richard Ernst parla della necessità di ricercatori indipendenti, onesti e se possibile lungimiranti. Della loro responsabilità nel formare cittadini “etici” che non rubino la merenda alla propria discendenza e mandino a casa politici e capitani d’industria avidi e corrotti. “(E non solo in Italia)”.

Sì, certo, applausi. Sarà a Cagliari il 7 giugno, ospite di Leggendo Metropolitano insieme a Peter Cameron e altre celebrità. Io pure e gli sto preparando un bottone XL… Parte dai Limiti dello sviluppo del Club di Roma, 1972, e non da Primavera silenziosa di Rachel Carson, 1962.  Sigh.

Tragedie locali permettendo, tra il 15 e il 25 giugno in network avremo corrispondenze dal vertice di Rio. Ne uscirà parecchia aria fritta, temo. Però politici e capitani d’industria corrotti stavano distruggendo l’habitat degli americani quando, il 16 giugno 1962, il libro di una biologa marina ha innescato il movimento ambientalista.

Non si è più fermato, Rachel Carson è “un faro” ancora oggi, dice Rob Dunn su Nature. Se domani alle 7.22 siete svegli, vi ci porto.

Come il Trota
Per consolare “Mistero” et al. che speravano in una puntata di Piezopoli, un quiz:

Quante credenziali e onorificenze  false contiene la biografia del “prof. ” Cardone?

Domanda di riserva:

Quale titolo – anche honoris causa – del prof. Carpinteri potete acquisire anche voi?

Quelli segnalati da Marco Cattaneo non valgono.

Sms per i terremotati al 455 00 – appello degli scienziati per fermare la bufala piezo-miliardaria.

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