Divina concorrenza

A proposito del suo fornello cosmico detto Athanor, l’ing. Abundo ha fatto sapere che nei laboratori della facoltà di Ingegneria dello sviluppo sostenibile del Campus Biomedico dell’Opus Dei

saranno effettuate repliche delle nostre prove.

Non di quelle fatte al Pirelli, poiché al momento l’ing. Abundo sta migliorando un

nuovo reattore a polveri, a camera di reazione singola (non ci sono più un imbuto e un contenitore separati), incamiciato per misurazioni dirette del calore emesso;

Il preside della facoltà fa sapere che è stato contento di rivedere l’ing. Abundo dopo parecchi decenni e che non effettuerà alcun tipo di prova.

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Licenza poetica
Sull’Indro il Pulitzer introduce una sua opinione con

Proprio pochi giorni fa abbiamo letto sui giornali che il biologo Maurice Lemoigne ha inventato il PHA, un poliestere da cui si ricava una plastica biodegradabile  destinata a rimpiazzare i materiali tradizionali usati per cellulari, tv, computer, elettrodomestici, giocattoli ecc. Sorprende, più dell’invenzione stessa, che sia avvenuta nel 1926 e sia stata riscoperta solo ai nostri giorni.

“Ai giorni nostri” sta per 30 anni fa e “invenzione” sta per scoperta del poli-?-idrossibutirrato, della famiglia dei PHA inventata dai batteri miliardi di anni fa. Non se ne può ricavare la “plastica biodegradabile” di cui “abbiamo letto” perché è appiccicoso, non solubile in acqua ecc.
Le reste à l’avenant.

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Da Camillo F., un borioso “Giordano Bruno” crede che la National Instruments creda nelle LENR perché vende strumenti a chi ci crede. L’oca ne approfitta per ricordare che la chincaglieria della piazza ha appena riaffermato la propria credenza nell’o-cat Leonarda fornendole due pile.
“Giordano Bruno” crede pure uno scoop la conferenza fatta nel 2004 dal creazionista di Forza gnocc’ Marcello Pera, da lui messo con gli on. Scilipoti e Zamparutti tra le

rispettabili personalità politiche [che] si sono interessate “alle eresie scientifiche” di personaggi legati agli studi sulla “Fusione Fredda”.

Adesso che l’oca ci pensa
Marcello Pera è spesso elogiato dal creazionista prof. Roberto de Mattei, dell’università dei Legionari di Cristo ed ex vice presidente del CNR ai suoi tempi gradito al prof. Massimo Inguscio dell’univ. di Firenze che dirige in quota a se stesso e/o dell’Opus Dei un Dipartimento nel quale incorporerebbe volentieri l’INRIM.

Prof. Carpinteri incluso? Pare di sì. Dal 25 maggio il prof. Inguscio ha
– partecipato a una commemorazione dell’INRIM con il presidente Carpinteri cui portava in regalo il prof. Hänsch;
– mantenuto un religioso silenzio sul cv impataccato e i lavori contestati del prof. Carpinteri;
– dileggiato l’appello dei ricercatori a MIUR, affermando di aver già risolto il problema di persona,
nel senso che avrebbe fatto defenestrare dall’INRIM il “prof.” Cardone che dal curriculum risulta non dell’Opus Dei, ma di altra parrocchia vaticana.

Procaci spie russe ancora niente.
Il prof. Inguscio dovrebbe forse meditare l’ultimo sermone di Sterling “Obama su Marte” Allan, che il pio Pulitzer ritiene un modello di giornalismo scientifico:

If you consider that “ideas” actually come from the divine, and that it takes a lot of people and talents to bring an idea to market, it’s easier to maintain the needed humility… Each of those talents is required, and each is a gift of God, with foreordained purpose and calling.
The sperm and egg analogy is quite fitting here.

Sic.