Neutroni fratti, cont.

AIR
Il prof. Carpinteri risponde – licenza poetica – ai dubbi espressi dai nove responsabili di ricerca dell’INRIM in merito alle sue trasmutazioni del ferro in alluminio con emissioni di neutroni user-friendly, collimati e senza raggi gamma.

Abstract della paginetta:  le nostre tabelle sono perfette, i nostri dati validi, le nostre analisi EDS pure e abbiamo una scusa – fornita dall’amabile prof. Franco Pavese – per l’apparente precisione: è tutta colpa del guard digit alla seconda decimale, ma i dati erano così pochi che non avevamo scelta.

Claims aren’t data
Tanta sincerità dovrebbe compensare il fatto che Carpinteri et al. non portano nuovi dati né correggono gli errori commessi con quelli vecchi di cattiva qualità – per dirla con il soave dott. Pavese – né convalidano con una tecnica diversa le statistiche uscite da un software di serie ecc.

L’unico tentativo di autodifesa riguarda i valori per i neutroni (grazie Giancarlo) gli elementi fratti. Sono sempre uguali, scrivono, perché in tutti gli esperimenti abbiamo frantumato lo stesso dm3 di phengite la cui

composizione può essere considerata particolarmente omogenea dal punto di vista chimico.

Se la superficie è stata polita (lappata, dice Giancarlo) accuratamente, non viene frantumata. A proposito delle percentuali ricavate da misure fatte violando le regole più elementari – per dirla con il gentile dott. Pavese – Carpinteri et al. invocano infatti

le variazioni del ferro e dell’alluminio nella composizione della phengite.

Hand waving or drowning

Il prof. Carpinteri aveva detto che avrebbe pubblicato i dati grezzi, erano già pronti. Ormai è ovvio che non gli conviene, ma conclude lo stesso che i suoi colleghi dell’INRIM

servirebbero meglio interessi del progresso scientifico collaborando a determinare la ripetibilità degli esperimenti di Carpinteri et al.

Arroganza a parte, se Carpinteri et al. si vergognano dei propri dati grezzi al punto di tenerli nascosti, c’è poco da determinare. Per dirla un’ultima volta con il saggio dott. Pavese:

Andrebbe forse suggerito agli autori di accettare volentieri un arbitraggio indipendente, quale via di uscita dalle questioni sorte dal mero esame dei dati incompleti o insufficienti pubblicati finora.

Tsk tsk

Quanto ai neutroni precursori dei terremoti, rinvangati ieri dal prof. Carpinteri alla Silly Potty Conference con un assist per Giampaolo “Radon” Giuliani, Ezio Puppin non sa bene se riderne o piangerne.