Serietà

Su Roars, il matematico della Sapienza Alessandro Figà Talamanca scrive dell’LHC per arrivare alla spending review e alla fisica italiana bersagliata da “riforme” dal 2003 in poi. Va letto tutto, ricopio solo il finale:

il primo passo di una seria “spending review” per la ricerca in Fisica dovrebbe essere quello di proporre una unificazione di tutte le ricerche in Fisica in un unico Istituto Nazionale di Fisica, con vertici scientifici espressi dalla comunità scientifica dei fisici. Anche i finanziamenti alla fisica attualmente amministrati dallo IIT (a discrezione dei vertici scientifici di questo istituto) dovrebbero, a rigore, confluire nell’Istituto Nazionale di Fisica.
Non dobbiamo dimenticare che finanziamenti diretti o indiretti alla Fisica ed Astrofisica rappresentano oltre la metà dei finanziamenti pubblici alle scienze di base. La posta in gioco è quindi certamente non trascurabile.
Se tuttavia il Governo non è ancora in grado di promuovere un passo così ampio (togliere cioè un N allo INFN) dovrebbe quanto meno essere ripristinata l’autonomia dello INFM e dovrebbe essere rivisto il ruolo dello IIT nel finanziamento della Fisica della Materia.
Si dà il caso che il Ministro competente per gli enti di ricerca ed il Vice Ministro dell’Economia siano rispettivamente un ex presidente del CNR ed un ex presidente dello IIT. Ambedue hanno quindi eccezionali competenze per intervenire su questi problemi.

Sottoscrivo, ma ricordo che l’attuale titolare del MIUR voleva dare alle scuole private fondi tolti alle università pubbliche.
Nei tagli, è ridicola la disparità tra – per esempio –  INFN (55% spese amministrative/45% spese ricerca) e il CNR (quando va bene 90%-10%). Date le promozioni all’anzianità usuali nel CNR, per tagliare il 3,28% (rispetto al 10,1% al’INFN) nel 2012-2014 comincerei a ridurre gli stipendi più alti e a controllare le note spese.

Il 45% dei soldi dell’INFN tornano nell’economia nazionale, contro il 10% del CNR. Sulla serietà dei due ministri ho qualche dubbio. E non vi dico quanti su come hanno accentrato gli acquisti…

Serissimi
Mi ero persa l’interpellanza di Gianni Mancuso, Carlo CiccioliFrancesco Giro di Forza Gnocc’-It. Estratti:

– l’INGV è ente pubblico che conta 1.000 dipendenti, di cui 400 precari;

Conta 600 dipendenti quindi.

– la tendenza mondiale è di enti scientifici con meno di 400 dipendenti;

Bufala aggiunta alla premessa che l’INGV è formato da cinque enti.

– è scientificamente comprovato che non vi è alcuna possibilità di prevedere i terremoti o le eruzioni vulcaniche;

Né di prevedere l’incidenza delle malattie virali

– recenti eventi sismici nel nostro Paese hanno purtroppo dimostrato l’inutilità delle previsioni sui movimenti tellurici;

Le previsioni essendo impossibili, l’INGV non ne fa.

– se il Governo intenda assumere iniziative per un sensibile ridimensionamento delle dimensioni organizzative dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia;
– se il Governo intenda assumere iniziative volte a riconsiderare la formulazione della missione dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

Un sensibile ridimensionamento dei comici a 16 mila euro/mese, no?

Sento che sta per venirmi una crisi di populismo…