Ex verdi pascoli della Mongolia interna
Con una copertina dall’allusivo color caca d’oie è uscito Tendenze delle emissioni globali 2011, l’inventario dei principali inquinanti atmosferici dell’Emissions Database for Global Atmospheric Research. (EDGAR) Spiega in parte le migliaia di rivolte contro l’inquinamento che ci sono ogni anno in Cina dove aumentano le miniere di carbone.
Empirismo
Ho trovato sorprese nei raffronti per paese (pp. 12-14) tra le emissioni di CO2 nazionali, a testa e per unità di PIL rapportate al consumo di carburanti fossili e alla produzione di cemento. Nel primo caso è campione la Cina, nel secondo l’Australia e nel terzo l’Ucraina. L’Australia e l’Ucraina smentiscono la curva ambientale di Kuznets e la tesi di Indur Goklany, detta “empiricamente molto solida” dal dott. Carlo Stagnaro, direttore di studi e ricerca all’Istituto Bruno Leoni e, a rimorchio, dall’ineffabile anti-darwinista prof. Enzo Pennetta.
Pour les gens pressés
Dal com. stampa:
L’anno scorso le emissioni di CO2 – la principale causa del riscaldamento globale – sono aumentate del 3% battendo ogni record con 34 miliardi di tonnellate. In Cina le emissioni medie sono aumentate del 9%, con 7,2 tonnellate a testa (poi tpc, ndr), raggiungendo così le 6-19 tonnellate dei paesi più industrializzati. Nell’Unione Europea sono scese del 3% a 7,5 tpc. Gli Stati Uniti continuano a essere uno dei paesi più sporcaccioni del mondo con 17,3 tpc malgrado un calo dovuto alla recessione del 2008-2009, elevati prezzi del petrolio e un aumento della quota di gas naturale.
Diamoci da fare, se no l’anno prossimo i cinesi ci battono.
Caca d’oie bis
Nuova puntata dello studio Yale/GMU sulle Sei Americhe.
Fox News – in caca pomme come dicono in Svizzera – ha smesso di sondare le opinioni sul clima da quando la curva ha iniziato a risalire. A trick to hide the incline.
Alcuni risultati:
– il 57% degli “Alarmed” dice di essere “estremamente” sicuro che il riscaldamento globale stia avvenendo; il 17% dei “Dismissive” di essere “estremamente” sicuro del contrario;
– il 70% dei “Dismissive” diffida “abbastanza” o “fortemente” degli “scienziati del clima” quali fonti di informazione e l’81% di loro diffida delle “società di petrolio e gas”;
– il 94% dei “Dismissive” diffida di Barack Obama quale fonte d’informazione e il 60% di Mitt Romney;
– il 58% di tutti i sondati non concordano con l’affermazione: “con la crisi economica, gli Stati Uniti non si possono permettere di ridurre il riscaldamento globale”;
– il 79% di tutti i sondati vogliono “più ricerca sulle fonti di energie rinnovabili, come solare ed eolico” malgrado le continue critiche mosse agli sforzi del presidente Obama dai Repubblicani a Washington.
Rif. anche i dati Yale/GMU sugli eventi estremi, h/t.
Leggere, occasionalmente, le cose che si citano potrebbe talvolta essere utile. Ho certamente scritto che le tesi di Goklany sono molto solide, ma sulla curva di Kuznets ambientale per la CO2 ho scritto che la tesi è “controversa” linkando due paper di segno opposto. La ragione è che probabilmente il “turning point” per la CO2 è stato raggiunto in pochi paesi – certamente non in Cina – sicché quello che noi osserviamo nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo è il ramo ascendente della curva. Ci sono buone ragioni per credere che vedremo, nel tempo, una svolta (per esempio, le emissioni sono cresciute nel 2011 a una velocità leggermente inferiore al Pil).