Vantaggi gastronomici del risc glob

Secondo Repubblica:

Addio estati torride in sud Europa? Presto potrebbero tornare più miti
Dopo un periodo di riscaldamento che, a partire dagli anni ’90, ha reso le estati europee sempre più piovose e moderate al nord e molto calde e asciutte al sud, lo studio realizzato da Rowan Sutton e Buwen Dong dell’Università di Reading, in Gran Bretagna, e pubblicato su Nature Geoscience , prevede un periodo di raffreddamento delle acque oceaniche che avrà ripercussioni sul clima europeo.

Secondo gli autori:

Our results suggest that the recent pattern of anomalies in European climate will persist as long as the North Atlantic Ocean remains anomalously warm.

Il modello correla bene l’Oscillazione pluridecennale atlantica (AMO) in fase calda a bassa pressione, forte precipitazione ecc. e rotten summers britannici e nord-europei negli ultimi 100 anni. 

 Sul Guardian, Rowan Sutton dice che una transizione all’AMO fredda è probabile e potrebbe avvenire anche in tre anni soltanto. Ai britannici farebbe piacere, sono stufi di alluvioni estive e autunnali.
Quando si ribalterà, non lo sa ma lui e il suo gruppo “ci stanno lavorando”. Il problema è il solito, distinguere la variabilità naturale da quella indotta dal riscaldamento globale assorbito per lo più dagli oceani. Ormai la variabilità

non è ne puramente naturale né una pura manifestazione del cambiamento climatico indotto da attività umane. Un sacco di evidence mostra che quest’ultimo sta cambiando i tempi e l’ampiezza del cambiamento della temperatura.

Comunque ho trovato una variazione che migliora la dieta locale. Con il caldo aumentano acciughe, triglie e branzini e diminuiscono aringhe e merluzzi (fonte del grafico):

mare nord SST

In tema di ghiacciai invece, i carotatori dell’Ortles hanno presentato i dati preliminari. In fondo a una carota hanno trovato un ago di pino di “2.664 anni fa”. Fortunati.

5 commenti

  1. Un’inversione non credo, ma la variabilità resta. Se continua il NAO negativo e viene una AMO fredda, magari per qualche anno si vendemmia di nuovo a settembre.

  2. Mi piacerebbe, perché non ho un buon rapporto con le nuove estati. Ma non ci scommetterei.

  3. Sarà che vivo a sud, ma preferisco acciughe e triglie a merluzzi e aringhe. Lo dico timidamente essendo in casa di una bretone. (Sei bretone, ocasapiens, no? Spero non sia una violazione della privacy, ho trovato i bretoni mediamente parecchio orgogliosi di esserlo :))
    Sono rimasto sorpreso dalla dimensione degli shift, fino a quasi 700 miglia per alcune specie di plankton mi è sembrata un’enormità. Usando un’espressione colorita ma efficace di climatesight, questa informazione è finita “in my mental “oh shit” folder”.
    L’AMO può anche cambiare e probabilmente prima o poi lo farà. Mi può far piacere per gli inglesi, ma globalmente non cambia granchè.

  4. @Riccardo
    Shift: pensa alle meduse del Mar Rosso che arrivano sulle spiagge irlandesi.
    AMO: in fase fredda farà da tampone, immagino, un po’ come la Nina di questi ultimi anni.
    Fieri di essere bretoni: è per autodifesa, i “gallaoued” ci considerano tonti.

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