Il 15 ottobre, il professor Carpinteri, presidente dell’INRiM, convocava ricercatori e tecnologi oggi alle 15 a
una riunione su tutti gli argomenti che negli ultimi tempi hanno creato un clima di incomprensione, con l’auspicio di poter riprendere tutti quanti a svolgere il nostro lavoro in quel clima di serenità necessario per esplicare al meglio la nostra professionalità.
Copia al CDA di cui 2 membri su 3 lo hanno sfiduciato, il terzo membro essendo lui. La riunione si è chiusa dopo 10 minuti, compresi 3 per la lettura del seguente testo, scritto dai convocati:
– il Presidente non interpreta in modo adeguato i compiti di indirizzo e di governo a lui attributi dallo Statuto, pregiudicando l’ordinato svolgimento dell’attività scientifica dell’INRIM e costringendo la struttura operativa a supplire a tale mancanza;
– il Presidente non rappresenta in modo efficace ed autorevole l’INRiM nelle sedi della metrologia internazionale, indebolendo il ruolo del Paese nella formazione delle politiche del settore in ambito europeo e internazionale;
– fin dall’inizio del suo mandato, il Presidente ha operato con l’intento di imporre nei programmi dell’INRiM il tema delle cosiddette “reazioni piezonucleari”, allocando risorse dell’ente e causandone il discredito di fronte alla comunità scientifica internazionale;
Considerato che le ragioni per le quali si è determinato un clima di sfiducia da parte della struttura scientifica nei confronti del Presidente permangono, continuiamo a ritenere doveroso che il Presidente prenda atto dell’impossibilità di guidare con autorevolezza l’ente e, pertanto, rassegni le dimissioni al Ministro, permettendo la ripresa di un corretto percorso istituzionale.
Detto questo, i convocati sono tornati al lavoro e hanno lasciato il Presidente in riunione con se stesso.
O lui?
Chissà cosa ne pensa Valeria?
No! Aspetta non m’interessa. Per niente. Nèh!
Beh stai supponendo che la Valeria malamute pensi!! cavoli si tratta di una ipotesi rivoluzionaria!
@juhan e claudio
Bravi, continuate a provocare…
Coriacei questi presidenti, sono della categoria “boia chi molla”. Una ha già mollato, l’altro è in guai seri. Se tutti fossero determinati come i nostri colleghi dell’INRIM, tante cose andrebbero meglio in Italia. Risultati globali si raggiungono attraverso risultati locali.