Second Life per giocare con ratti


Jean-Marie Normand, univ. di Barcellona, e una squadra di psicologi e informatici raccontano su PLoS One un uso inter-specie della realtà virtuale “immersiva”  (IVR):

Il partecipante nell’IVR è rappresentato a destinazione da un robot fisico (il “teleoperatore”, ndt) e simultaneamente la località remota e le entità al suo interno sono rappresentate al partecipante. Quest’ultimo ha quindi un’esperienza normale dell’IVR, ma le sue azioni e il suo comportamento telecomandano il robot e possono avere conseguenze fisiche… Il sistema consente a un essere umano e a un ratto di operare insieme, ma con l’essere umano che interagisce con il ratto a scala umana mentre il ratto interagisce con l’essere umano a scala di ratto.

Volendo, dicono, si può sostituire il ratto con animali più piccoli, anche insetti, una volta ottenuta da video-camere e computer la precisione necessaria al tracking e alla riproduzione in tempo reale dei loro movimenti.
Funziona così:

Nell’arena (reale, ndt) del ratto, l’umano è rappresentato da un piccolo robot schiavo dei suoi movimenti, mentre nella realtà virtuale dell’umano, il ratto gli viene rappresentato da un avatar umanoide.

Hanno sperimentato il sistema con 18 studenti digiuni di realtà virtuale e due ratti di uno stabulario a 12 km dal campus, con arena di lusso:

The 80 cm×80 cm×60 cm (width×length×height) rat open arena had a different picture on each of its 4 walls (a computer mouse, the face of Mickey Mouse, a poster from the movie Ratatouille, a picture of a real rat with a piece of cheese).

Gli studenti avevano cinque minuti per avvicinare – muovendo una “Bacchetta” –  il robot a 10 cm dal ratto e piazzarlo sotto il poster di Topolino o di Ratatouille o sotto la foto del ratto con il pezzo di formaggio. Risultato:

gli esseri umani riescono… a interagire con il ratto per completare le fasi del gioco.

Video da scaricare.