Fuga di dubbi (Piezopoli, cont.)

Fonte.

Nella conferenza tenuta il 30 novembre ad Ancona il cui testo è stato trascritto da 22 passi, il “prof.Fabio Cardone recita di nuovo l’epopea della sua scoperta. Gli scienziati

che in tutto il mondo da anni verificano e vedono la stessa scoperta e la testimoniano con le loro pubblicazioni internazionali

in realtà

hanno fatto tre esperimenti romani, tre verifiche autonome, separate, indipendenti, Torino, Milano, Ancona, con il corollario di Urbino

Piccolo, il mondo.

Questa volta l’epopea inizia nel 2006 invece che nel 2002. Oltre al prof. Roberto Mignani, che compare solo sulla copertina di Deformed Space Time malgrado la lunga collaborazione, ne è escluso anche il comandante e/o colonnello Aracu. Su sua richiesta, forse, nonostante avesse approvato una versione breve dell’epopea, procurata a 22 passi da A. Rampado.

La decisione di sfruttare la bufala di Rusi Taleyarkhan è stata politica, viene precisato d’emblée

Innanzitutto la storia – perché traccerò eminentemente la storia di questa ricerca – nasce dalla convenzione tra l’allora ministro della Ricerca Moratti e l’allora ministro della Difesa Martino, nel 2004, per una collaborazione tra enti pubblici della Ricerca ed enti della Difesa. La ricerca di nuove forme di reazioni nucleari fu fortemente voluta dall’allora Presidente del CNR Pistella.

(Detto “Careless with the Truth” e proveniente dall’ENEA, Pistella si era fatto nominare con un cv nel quale si attribuiva oltre 150 pubblicazioni. Plus ça change...).

Salto la retorica esilarante su esperimenti discreditati da “scienziati in tutto il mondo” e arrivo alla conferma dei finanziamenti ottenuti senza passare da bandi e comitati di valutazione  (h/t):

Tutto questo non sarebbe stato possibile se non con l’aiuto del motore immobile dell’Umano Universo: i soldi dell’Ente Nazionale Energia Atomica! E quindi corre l’obbligo, non si specifica quanto corre, ma corre, di ringraziare anche il Vice Commissario Governativo dell’Ente Nazionale per l’Energia Atomica (ENEA), professor Pietro Maria Putti, insegnante di materie giuridiche  all’Università  Politecnica delle Marche, nonché avvocato,il capo Dipartimento Nucleare del medesimo ENEA, ingegnere Massimo Sepielli, i “santi paganini” della situazione…

Grazie ai quali il “laboratorio cristiano”, in un passo memorabile citato anche da 22 passi, vive anni di supplizio:

Questo sforzo sublime e indefesso che ha dimostrato una cosa sola, come utilizzando l’esistente, sfruttandolo al massimo senza chiedere l’impossibile ai bilanci, si può fare ricerca, ricerca fondamentale, oserei dire drammatica. In tutto questo inferno durato 7 anni (…), in tutto  questo lavoro  “matto  e  disperatissimo” – non è stato speso un centesimo di euro al di fuori dei bilanci ordinari. Né CNR, né Esercito, né Ansaldo Nucleare, né Università di Ancona, né Ente Nazionale Energia Atomica – ENEA), né Università di Urbino, hanno speso al di fuori del loro bilancio ordinario. (…) Gli unici che ci hanno rimesso i soldi – ma hanno guadagno i brevetti – sono le aziende milanesi, che giustamente lo hanno fatto investendo come è loro dovere e loro compito di imprenditori.

Dalle slides, “drammatica” risulta essere un ossimoro e le aziende milanesi la Startec S.r.l. forse di Brugherio (MI) – di cui due soci condividono un brevetto richiesto insieme al “prof.” Cardone” – o forse di Cornate d’Adda (MB) e la Radtech S. n.c. o forse S.r.l. di Milano.

Ma tutto questo dove ci porta, signori?

Alla (fu) Steriwave-Startec, come diceva “Carneade”, e

a un sogno, il sogno umano del dominio della materia, la condanna di Adamo, la prigione  dell’Uomo, la gabbia dell’Anima…  la  materia! Qualunque prigioniero sogna di diventare carceriere, no? E vorrebbe comandare e dirigere la sua prigione, il sogno umano è quello di comandare e dirigere con la sua volontà la materia.

Alleluia.

3 commenti

  1. Cardone scrive convinto:
    Ente Nazionale per l’Energia Atomica (ENEA)
    Per Cardone l’ENEA si occupa di energia atomica. Allora poteva restare CNEN, Comitato Nazionale dell’Energia Nucleare. Cardone soffre evidentemente di nostalgia. Del resto sappiamo che è un nostalgico.
    Qualcuno del suo giro gli può correggere lo svarione per compassione cristiana, prima che ci pensi la gentile portavoce dell’ENEA?

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