O's digest

Dall’Economist
– il costo della desalinizzazione dell’acqua in Cina (la sezione Cina merita in generale, anche per le contraddizioni tra i diritti individuali sempre difesi dall’E. e il suo liberismo)
– il risc. glob. abbassa la produttività bio dell’oceano Artico, un resoconto della conferenza Arctic Frontiers (quasi tutte le presentazioni sono sul sito, mi sembra)
– il necrologio di Riccardo III, dopo le analisi comparate del Dna – alcune ancora in corso – preso da due discendenti con quello dei reperti trovati sotto un parcheggio, dove stava una volta la chiesa dei Great Friars,  rif. anche Nature sotto

Da Nature
– in copertina, una bella ricerca di McDougall et al. sugli effetti a lungo termine della “omogeneizazzione” delle praterie nel Nord-ovest degli USA, attraverso gli incendi controllati: bilancio negativo, ma non se in partenza la biodiversità era alta, devil in the details as usual;
editoriale su Riccardo III e lo scandalo per il modo in cui è stato annunciata la sua identificazione:

the introduction of DNA evidence without the backing of a peer-reviewed paper, and the fact that there was a television documentary primed and ready to go will leave a sour taste in the mouth of some purists. The University of Leicester has managed to unite the two cultures of science and humanities in a way that few have before. “Science by press release” cried some scientists. “History by press conference” complained some historians.

They should get out more. The discovery of a 500-year-old slain King of England is an event that goes beyond the boundaries and the conventional audience of academia…

Quite.
– Continua il fallout di Fukushima-Daiichi, c’è controversia tra esperti perché il gruppo di Shimazaki non si accontenta delle rassicurazioni aziendali e governative in merito alla sicurezza dei reattori attualmente fermi; per rinfrescarsi la memoria sui ragazzini con noduli alla tiroide rif. questo video;
– solo per abb. purtroppo, Philipp Ball recensisce il classico Crescita e forma di D’Arcy Wentworth Thompson, certe ipotesi erano sbagliate, poi è venuto J.B.S. Haldane ecc., ma resta un libro quasi magico non fosse che per il modo in cui la matematica ci cambia il modo di pensare gli organismi e le relazioni tra loro;

Da Science
Maureen O’ Leary e un gruppone di paleontologi coordinati da Andrea Cirranello ricostruiscono da fossili e discendenti attuali l’evoluzione, i successi e i fallimenti di noi mammiferi placentari dopo che un asteroide aveva estinto i dinosauri ca. 66.043.000 anni fa (+/- 5.000, come risulta dal paper di Paul Renne et al.). Non è andata come la raccontano a scuola… commento gratis;

– i sismologi del J-FAST, un ramo dell’Integrated Ocean Drilling Program, più altri pubblicano i risultati delle trivellazioni fatte un anno topo il terremoto di Tohoku-Oki fino a 850 metri sotto il fondale e 6890 metri d’acqua. Hanno misurato stress, spostamento, magnitudo ecc. delle scosse che hanno causato via via che arrivano in profondità:

the results of this study and other indirect measurements or modeling suggest that the change in the stress state associated with the very large slip in this region is an indication of coseismic fault weakening and a nearly total stress drop for the Tohoku-Oki earthquake.

Com. stampa dell’IODP.

Da qua e là
– Guido Barbujani, David Caramelli & Co. continuano gli scavi nel Dna mitocondriale degli Etruschi per capirne la provenienza, e a smentire gli storici. Questa volta su PLoS One (notare che firmano prima le donne), conclusione:

We conclude that no available genetic evidence suggests an Etruscan origin outside Italy. While their culture disappeared from the records, the Etruscans’ mtDNAs did not; traces of this heritage are still recognizable. However, most current inhabitants of the ancient Etruscan homeland appear descended from different ancestors along the female lines, as clearly shown by the analysis of the urban (Florence) sample. Genetic continuity since the Etruscan’s time is still evident only in relatively isolated localities, such as Casentino and Volterra.

Gliel’avevo detto a Guido, i Romani rapivano le donne… E i frequentisti che le bayesiane pffft tengano presente che il mtDNA è un prior robustissimo o si facciano i fatti loro.
– Gli americani sembrano aver vinto la gara a chi scopre microbi vivi in un lago dell’Antartide, il Whillans sotto un coperchio di ghiaccio spesso 1 km; i britannici hanno rinunciato; i russi si sono portati via i campioni del Vostok senza fare annunci – rif. anche Nature;
–  Steph sfornerà mai tutti i post promessi? Prima ha fatto una review delle ricerche sul caldo medievale in confronto a quello attuale, e chiarito qualche malinteso deliberato; poi ha smentito con dati reali certi grafici artistici che erano tanto piaciuti al ten. col. GG; e poi s’è stufato e s’è dato alla critica cinematografica;
– Ray Pierrehumbert, l’accordéoniste en vélo, le suona a Leonardo Maugeri sull’aria di Saudi America. Chissà cosa ne pensa il bardo h’Assandra.

Da mesi vorrei raccontare una ricerca, italiana, che è un bel caso di serendipity – adesso la cerco, me la rileggo e se domani ho tempo aggiungo. Saluti e grazie a chi mi segnala i link sbagliati prima che i soliti noti mi facciano “sbattere in galera”.

3 commenti

  1. @Udik
    Sì, nell’intro del SOD, ma
    1) nello stesso draft (che, in quanto tale, ancora non può essere definito l’AR5) sotto l’immagine c’è chiaramente scritto un bel placeholder per la versione finale del tardo 2013: “Observational datasets will be updated as soon as they become available”.
    In sede di final draft, potrebbe anche essere corretto l’errore dovuto al fatto di allineare tutte le serie (proiezioni e osservazioni) al 1990. È già stato segnalato, in sede di review. Le serie basate sulle osservazioni includono le fluttuazioni interannuali, le proiezioni invece no, perché la media degli ensembles dei modelli tende a smussarle. Usare un singolo anno come baseline influenza tutti gli anni successivi a causa della singola fluttuazione di quell’anno di partenza. La qual cosa fa una certa differenza, perché se allineo il tutto ad un anno caldo (come fu il 1990), questa scelta fa in modo che le proiezioni sembrino troppo elevate e perciò, per comparazione, le serie basate sulle osservazioni sembrano troppo basse. Sarebbe meglio ed auspicabile che le proiezioni venissero allineate al valore che emerge dal trend esistente nelle osservazioni del 1990.
    2) il tizio ci ha ricamato sopra, stiracchiando la serie osservata col righello e tirandola per i capelli fino al 2015. E poi annotando i suoi bilancini da farmacista.

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