Quackery without borders

Magone

. Ugo F. segnala che nella réclame per “Choerence” (sic) che 22 passi ha contribuito a organizzare, D. Passerini scrive
Un altro passetto avanti verso la riabilitazione post mortem di Giuliano Preparata (1942-2000) e Jacques Benveniste (1935-2004) e la comprensione scientifica di fenomeni come le LENR e la memoria dell’acqua.

Ugo F. aggiunge
Direi piuttosto un passetto indietro. Gli do invece pienamente ragione quando afferma che questi fenomeni funzionano: senza contare l’indotto, conferenze, corsi, libri, riviste, cure, pozioni e zuccherini colorati generano un discreto cash flow.

Mi ha rovinato una bella giornata. Oltre a cash flow, generano sofferenza. Se collaborate con un’Ong umanitaria o leggete spesso Oggi scienza o l’oca o altri, lo sapete già. Altrimenti, respirate a fondo,  munitevi di kleenex e guardate qui

http://homeopathswithoutborders-na.org/

http://homeoweb.free.fr/

http://www.homeopathyforhealthinafrica.org/project.php

http://nationalcenterforhomeopathy.org/content/madhya-pradesh-state-india-launches-anti-malaria-campaign-with-homeopathic-medicine

http://www.homeopathyworldcommunity.com/forum/topics/management-and-prevention-of

http://www.dynamis.edu/new/aids1.html

http://www.arhf.nl/amma4africa.php

http://www.abhalight.org/

Altri esempi a richiesta.

Nel terzo mondo, il mercato tira. Si moltiplicano gli ambulatori omeopatici pagati non solo dal principe Carlo o da Big Homeopharma, ma anche dai governi. Fanno campagne di immunizzazione, profilassi e prevenzione; “curano” AIDS, malaria, colera, epatiti, dengue, tubercolosi, you name it. A dimostrare che si tratta di medicina occidentale d’avanguardia, esibiscono articoli deliranti di Benveniste, Montagnier (e brevetto); Del Giudice et al.

Promotion without scruples

Per le vittime, i parenti, i volontari delle Ong rispettose dei diritti umani, è un dramma. Non per 22 passi che promuove la memoria dell’acqua e i suoi mercanti. Tanto, a pagarla cara sono i più poveri e disperati, per primi bambini, donne e “facette nere”.
E chissene…, dott. Passerini?

32 commenti

  1. Chiedo scusa. Davvero. Non pensavo affatto di toccare una piaga così dolorosa.
    Purtroppo il mondo è pieno di personaggi con lo stomaco foderato di fittissima pelliccia che non si fanno scrupoli di trarre da campare sulle disgrazie del prossimo 🙁

  2. Mah…
    A me pare che a campare sulle conferenze, l’indotto le campagne pubblicitarie e tutto il resto non siano solo i ciarlatani. Esempi? Negli anni ’80, sembrava dovessimo morire tutti di AIDS. Ricordo di campagne di vero terrorismo sessuale: se tocchi una ragazza sei morto. Miliardi di lire in conferenze, ricerche doppioni, preservativi, campagne stampa, TV, opinionisti, stanziamenti governativi, ecc… Mi ricordo di “proiezioni” secondo le quali nel 2010 in Italia ci sarebbero stati il 20% di sieropositivi… Mi pare che nel 2013 siamo sì e no allo 0,03 %. Scienza ufficiale, eh. Roba seria. Per non parlare della fusione calda. Sono 40 anni che ci dicono “tra dieci anni…” e non si arriva mai. Credo di aver letto da qualche parte, che la fusione calda ci sia già costata 40 miliardi di euro (euro, non lire, eh). Insomma, l’impressione è che ci prendano leggermente per il culo. Ma sai, è la “scienza ufficiale” La diffrenza tra la scienza ufficiale e quella dei ciarlatani è che gli ultimi campano sulla dabbenaggine degli ignoranti, mentre i primi, quelli i soldi li prendono da tutti (per legge)
    Cordiali saluti.

  3. @Ugo F
    Niente di grave, ogni tanto mi fa bene ricordarlo.
    Ci sono piaghe peggiori, ma trovo disumana l’idea che i poveri siano umani di serie B, che si può fare loro cose che qui sono illegali. E mi fa rabbia l’ipocrisia di Passerini, Valenzi & Co.. Almeno i cinesi che vendono latte per neonati alla melammina non dicono di farlo per il bene dell’umanità.

  4. @blade runner
    ITER
    L’ultimo preventivo è di 15 miliardi di cui 7,2 a carico dell’EU-27. Anche se alla fine il conto sarà di 20 miliardi, costerà all’Italia molto meno dei 548 milioni/anno che sta pagando per gli F-35.
    Su questi lei non ha nulla da ridire?
    AIDS
    ricordo che nel 1992 citavo sul giornale le proiezioni del WHO a dieci anni: senza interventi di prevenzione, il 15-20% delle popolazioni a rischio come nel resto dell’UE-15.
    Invece di pagare la “scienza ufficiale”, era meglio se gli italiani pagavano quella dei ciarlatani come in Sudafrica dove dal 1992 al 2002 i sieropositivi passavano dall’1 al 18% della popolazione adulta?

  5. Ma guardi, vedo che io e lei stiamo su pianeti molto distanti.
    Non mi metto nemmeno a discutere, perchè tanto sarebbe inutile interloquire con gente troppo calata nel mondo “ufficiale”
    Terrei a farle notare che il suo report sulla fusione calda parla di 15 Miliardi sì, ma DAL 2006.
    Non tiene conto di tutto il denaro speso negli anni precedenti.
    Scusi se è poco.
    Per quanto riguarda l’AIDS mi limito a linkare i risultati di studi un poco più seri, fatti da Enti seri e non sparati a casaccio da suoi colleghi poco informati.
    http://hiv-stats.realclearworld.com/q/40/8055/South-Africa-has-what-percent-of-their-population-infected-with-AIDS
    Per quanto riguarda gli F-35, per me possono anche bruciare tutti… sono DA SEMPRE contrario alle armi.
    Non capisco cosa li ha tirati in ballo a fare e cosa c’entrino con la discussione precedente.
    Cordiali saluti.

  6. @blade runner
    15 miliardi è il preventivo attuale per ITER, ufficiale nel senso che non viene pagato con fondi neri. Prima del 2006, l’Italia aveva costruito con le sue tasse solo 3 piccoli tokamak, nella fusione ha investito solo noccioline.
    Neanche la fusione c’entrava con la discussione precedente, è stato lei ad accostarne la spesa a quella altrettanto sprecata (secondo lei) per la lotta all’AIDS in Italia.
    AIDS
    In che senso il governo USA sarebbe un mio collega?
    Ne citavo le percentuali – di fonte UNAIDS – per i sieropositivi nel 1992 e nel 2002. Lei che non “spara a casaccio”, linka a un sito commerciale che riporta 12,49% senza nemmeno indicare l’anno, e 17,30% nel rapporto 2012 dell’UNAIDS, che non sarà un “Ente Serio”, ma almeno sa che esistono le date.
    Secondo il suo'”Ente Serio”, i morti di AIDS in un anno a caso sono 310 mila. Secondo UNAIDS 2012, quelli del 2011 sono 270 mila.
    Ecc. ecc., ma a chi vive qui basta a far capire cosa significa “risultati di studi un poco più seri” sul pianeta dove vive lei.

  7. @silvie
    potrebbe entrare nel merito del delirio sugli “articoli deliranti di Benveniste, Montagnier (e brevetto); Del Giudice et al”. riportati sopra?
    personalmente non so niente di omeopatia ma uso i farmaci classicissimi e con un gran pelo sullo stomaco ci illudiamo di cercare di capire come usarli in modo coerente per ridurre qualche effetto collaterale
    niente spam, l’oca s.
    Grazie ancora per le campagne di pubblicità e progresso
    vincenzo valenzi

  8. Signora Silvie,
    non mi sono fatto capire.
    Nel mio primo intervento ho scritto che secondo le campagne dei suoi illustri colleghi, mi cito letteralmente:
    “saremmo tutti morti di AIDS”
    Il link che ho messo nel secondo messaggio era inerente sempre a quell’affermazione.
    La prova che perfino nel paese più pericoloso (a rischio contagio) che è il Sudafrica, finora i morti di AIDS sono “solo” 1,49%.
    In pratica anche là, la prima causa di morte sono i tumori, gli infarti e gli incidenti automobilistici (per non parlare degli omicidi)
    Quindi la correlazione sieropositività-morte per AIDS sarebbe smentita dai grandi numeri.
    Inoltre, volendo fare le pulci in modo “scientifico” alle proiezioni degli organismi ufficiali di controllo ci sarebbe moltissimo da obiettare.
    Come si fa a fare una statistica seria determinante l’aumento del tasso di contagio, prendendo come campione 1000 soggetti A CASO?
    Oppure peggio, si prendono tra quelli che si presentano ammalati presso gli ospedali? (Così almeno gonfiamo un po’ le cifre e ci becchiamo tutti i fondi dell’OMS, eh)
    Una statistica rigorosa del tasso di contagio, sarebbe stata VERA solo facendo le analisi al 100% della popolazione nel 1990 e poi ripetuta sul 100% della popolazione nel 2010.
    Queste sarebbero statistiche REALI (come richiederebbe fosse la vostra RIGOROSA scienza ufficiale)
    Tutto il resto sono supposizioni.
    Potrei perfino affermare che il 20% dei Sudafricani è sieropositivo fin dal 1800.
    E chi potrebbe smentirmi?
    N.B.
    Sono contrario all’omeopatia, ai ciarlatani e ai venditori di fumo.
    Ma non sopporto nemmeno quelli che avendo la patente da “scienziato ufficiale” si comportano da padreterni e non prendono in considerazione nulla che sia al di fuori del loro interesse personale.
    Cordiali saluti.

  9. Una statistica sul 100% della popolazione non è una statistica rigorosa, anzi non è propio una statistica ma il valore vero. Tutti vorremmo averlo ma purtroppo spesso dobbiamo accontentarci, appunto, di stime su campioni della popolazione. Uno dei requisiti di un buon campione è che sia scelto in modo casuale.
    Scusate l’intromissone, capisco che questa precisazione è ininfluente per tema in discussione.

  10. @blade runner
    Non so quali colleghi abbiano scritto che saremo tutti morti di Aids, forse dovrebbe parlarne con loro.
    Le percentuali epidemiologiche non si calcolano soltanto “a campione” da oltre un secolo. Esistono parecchi studi che correggono quelle annuali dell’Onu – di solito li segnalo qui alle Ong – nessuno dei quali con un metodo che fa l’unanimità. Ma tutti, come UNAIDS, riportano il margine di errore proprio perché sono rigorosi. A differenza dei “risultati di studi un po’ più seri” da lei citati.
    Dal 1990 i dati sudafricani sono raccolti dal gruppo di Hoosen Coovadia insieme a specialisti stranieri e volontari di Ong locali e internazionali. Se pensa che TAC, Oxfam, Save the Children o noi di Action Aid li abbiamo truccati per avere soldi dall’OMS, trova i finanziamenti istituzionali e la loro destinazione nei bilanci che sono pubblicati sui nostri siti.
    Affermi tranquillamente quel 20%, l’hanno già smentita tutti gli studi sul tasso di mutazioni dei vari HIV. Se pensa che siano supposizioni, chieda a chi fa vaccini. Va bene anche quello contro l’influenza dei polli.
    Se con “scienziato ufficiale” si riferisce a Montagnier, trovo che sia diventato insopportabile anch’io. L’esatto contrario di Coovadia.
    @Riccardo
    temo che non serva all’onnisciente blade runner che confonde analisi statistica proiezione e percentuale, ma metto un bigino per i passanti:

  11. Sig. Riccardo, credo che lei confonda la Statistica con le proiezioni o le probabilità.
    Trasmetto statistiche ogni prima settimana del mese alle autorità,
    e le garantisco che sono DATI REALI al 100%, non proiezioni percentuali.
    Cordiali saluti

  12. blade runner
    non credo. In ogni caso, non ho dubitato della realtà dei dati, solo distinguo i concetti (statistici) di popolazione e campione.

  13. a Riccardo:
    quindi, la STATISTICA (ISTAT ad esempio) che ci racconta che nel 1948 in Italia, hanno votato tot. milioni di persone, tot. schede bianche, tot per quel partito, tot per quell’altro, mentre nel 2013 le schede bianche erano tot, l’altro partito tot, sarebbe quella cosa, quel “bigino” lassù?
    A me a scuola hanno insegnato che la statistica IN ITALIA raccoglie dati reali, inconfutabili.
    Non fa proiezioni.
    La statistica, in questo Paese, è sempre stata LA RACCOLTA dei dati DEL PASSATO, DATI REALI: non non la pretesa di prevedere il futuro.
    Forse gli anglofoni danno un significato diverso alla parola, non lo so.
    Su questo possiamo discutere.
    Anzi, no.
    Piantiamola lì, che sennò finiamo chissà dove.
    Buonanotte e cordiali saluti 😉

  14. @Silvie
    Grazie per le indicazioni bibliografiche, quella di Natue è interessante. A Parte Coherence,
    niente spam, come già detto per la réclame della sua merce, contatti l’ufficio pubblicità, l’oca s.
    ci sarà una sessione dedicata all’articolo di 25 anni fa di Benveniste pubblicato su NATURE.
    Potrebbe essere un’occasione per discutere di scienza su temi su cui una maggiore serietà non guasterebbe.
    Cari saluti
    vincenzo valenzi

  15. @tutti
    articolo smentito dai famosi esperimenti di Enderby et al. e di Benveniste et al. :
    Further experiments carried out by Benveniste’s team, in double-blind conditions overseen by Maddox, magician and pseudo-science debunker James Randi and fraud investigator Walter Stewart, failed to verify the original results.
    John Maddox era il direttore di Nature che aveva pubblicato l’articolo contro il parere dei referees, accompagnandolo con un editoriale scettico.
    @blade runner
    Be’, le percentuali elettorali sono il livello minimo della statistica, anche se ogni volta ci sono migliaia di schede e voti che sono reali ma non si possono contare!
    L’ISTAT pubblica statistiche più complicate. Se bastasse sommare e dividere dati reali, nessun governo o gestore di casinò pagherebbe dei matematici per fare statistiche e proiezioni.
    Sono rari i “dati inconfutabili”. Se le interessa il motivo, fino a giugno l’ISTAT spiega in ogni regione come ha calcolato i risultati del censimento, con quali margini di errore e perché – date e luoghi.
    Se non vuol guardare il bigino della FAO, questo è in italiano. “Statistica” ha lo stesso senso, infatti gli esempi sono diversi ma le equazioni sono uguali.

  16. @Silvie
    non mi resta che ringraziarla per le genereìose campagne di pubblicità e progresso per le nostre attività scientifiche del passato. Vedo che confonde atti di convegni come quello di 14 anni fa con Giluiano Preparata (l’ultima conferenza alla Sapienza sul Ruolo dell’elettrodinamica quantistica in medicina) o la prossima conferenza COSMOS AND BIOSPHERE, con la pubblicità di scatolette di simmental o di tecnologie varie e avariate che comunque sono li e il suo atteggiamento e quello dei suoi friends, consente anche a qualche piazzista di scrivere amenità che lei rilancia per fare un falò di belle tecnologie che quando ne avrà l’a possibilità vedrà che sono meno stupide di quanto viuole far credere. Magari a Coherence potrebbe venire a sentire di una scatoletta romana , un’altra romana e una russa . Gioielli della tencologia medica che lei ama tanto
    ha l’amore , l’amore…
    vv

  17. Non vorrei deviare l’argomento del post in discussioni di statistica ma suggerirei di considerare anche la differenza fra la statistica descrittiva e l’inferenza statistica. La seconda è quella di interesse qui.

  18. “Se non vuol guardare il bigino della FAO, questo è in italiano. “Statistica” ha lo stesso senso, infatti gli esempi sono diversi ma le equazioni sono uguali”
    🙂 Signora Silvie, mi sta dando leggermente l’impressione di una che si sta arrampicando sugli specchi 😉
    Quando voglio sapere quanti nati ci sono stati in Basilicata nel 1973, quanti maschi e quante femmine, quanti nati vivi e quanti morti, se non sto guardando una STATISTICA, COSA STO GUARDANDO?
    Me lo dice lei, per favore ?
    Grazieee! ,-)
    Secondo me, la statistica IN ITALIANO non prevede equazioni 😉
    Salutissimi

  19. Una visione della statistica come mero conteggio degli eventi (in senso statistico) e al più la loro aggregazione mi sembra davvero limitante.

  20. Basta il dizionario, Blade Runner de noantri.
    Il Sabitini-Coletti scrive:
    statistica[sta-tì-sti-ca] s.f. (pl. -che)
    1 (non com. pl.) Scienza che studia i fenomeni collettivi, sia naturali che sociali, attraverso metodi matematici, fondati soprattutto sulle tecniche di campionamento e sul calcolo delle probabilità, allo scopo di tracciare modelli esplicativi e di formulare previsioni: s. demografica
    2 Rilevazione ordinata di dati relativi e loro interpretazione secondo i metodi della scienza statistica: le s. dicono che gli italiani sono più poveri
    • a. 1849
    Se non le piace vedremo di cambiare i dizionari, e togliere agli statistici gessi e lavagne così la smettono di scrivere equazioni.

  21. @blade runner
    Ma non è che lei fa confusione tra “statistica” e “anagrafe civile”?
    Il problema che pone ad esempio si risolve senza nessuno strumento matematico (cui fa parte la statistica). Le basta consultare i registri della popolazione civile e i dati del censimento del periodo! A limite le servirà un po’ di aritmetica per fare somme e sottrazioni.

  22. La statistica la potremmo magari applicare per calcolare le probabilità di Passerini di azzecarne finalmente una giusta. 🙂

  23. Non sono un esperto di statistica, ma credo di capire che la descrizione della realtà in termini matematici sia il campo d’azione della statistica in generale, da questa descrizione e dall’esame dei dati separati o variamente associati si tenta un esame delle relazioni tra i fattori che tale realtà influenzano, in particolare allo scopo di comprendere quali siano quelli determinanti, o almeno maggiormente significativi, allo scopo di fare previsioni e interventi che abbiano il massimo effetto nella direzione desiderata al minimo costo, purtroppo analisi totali di un fenomeno richiedono tempo per raccogliere i dati e un grande dispendio di risorse umane e di fondi, non a caso di solito i dati completi di un censimento nazionale (che si fa ogni dieci anni) vengono pubblicati addirittura anni dopo la sua effettuazione. (Anche durante il censimento Istat nazionale, comunque, per alcuni dati si procede a campione: sono stato sorteggiato l’ultima volta e ho subito una specie di terzo grado, ripetuto successivamente.)
    “blade runner” mi pare abbia della statistica solo la visione descrittiva del passato, forse il suo lavoro lo porta a queste conclusioni, ma in tal caso si tratterebbe quasi solo di un elemento dell’analisi storica, invece la parte forse più interessante è proprio quella parte della statistica che cerca di fare previsioni, naturalmente il problema in campo biologico sono le molte variabili, (evoluzione e selezione naturale e in risposta a farmaci, investimenti in ricerca, mutamento dei costumi, in questo caso sessuali, tabù religiosi)
    Spero che “blade runner” mi perdoni, ma la sua descrizione della statistica mi ha riportato alla mente quell’imperatore che voleva una carta dettagliatissima del suo impero, talmente dettagliata da essere grande quanto lo stesso impero, essa oltretutto, inevitabilmente, sarebbe stata sbagliata, in quanto nel tempo necessario ad approntarla, sarebbero cadute valanghe che avrebbero mutato i profili delle montagne, alluvioni avrebbero cambiato i meandri dei fiumi e così via.

  24. Ma sì, sì.
    L’imperatore che voleva conoscere quanto grano produceva il suo impero,
    e se i suoi ordini e le direttive venivano rispettate nel corso degli anni dai ,
    NON FACEVA un’analisi statistica dei dati sulla produzione forniti negli anni dai suoi governatori: noooooo!!!!
    Faceva… ADDIZIONIII !!!
    Avete ragione! 😉
    😀 😀 😀

  25. “Le STATISTICHE parlano chiaro… ” 🙂
    http://www.megafincas.it/curiosita/le-statistiche-parlano-chiaro-addio-casa-di-propriet-torna-l-affitto.html
    DATI DEL PASSATO messi a confronto 😉
    Voi rappresentanti della scienza “ufficiale” quando vi incapponite nelle vs. convinzioni
    siete talmente tanto certi della vs. superiorità che non vedete nemmeno la luce del sole. 😉
    Potrei metterne 5.000 di quei links.
    Parafrasando la una battuta di un vecchio film:
    “Un vero intellettuale non si arrende mai, nemmeno di fronte all’evidenza!”

  26. @blade runner
    Vedo che l’uso improprio dei termini è la sua materia forte.
    Prima di tutto nel film il soggetto è il colonnello buttiglione che mal si accosta alla definizione di intellettuale poi, cosa intende per intellettuale? Qua non credo ci sia nessuno che si ritienga tale.
    Se proprio vuole, può definirci come gente pratica o istruita, non necessariamente dotata di intelligenza fuori dal comune. Quest’ultima, sa, non è strettamente necessaria per affrontare studi superiori (certo esserne ben dotati aiuta) ma quello che occorre invece sono: pazienza, sacrificio, metodo e dedizione costanti. Una faticaccia insomma. Le dirò, nell’età post adolescenziale è dura sacrificare il tempo libero sui libri piuttosto che scappare fuori dalla fabbrica alle 17 e saltare in sella alla moto per raggiungere gli amici al bar in piazza per l’aperitivo e fischiare alle donzelle di passaggio.
    Sa la differenza che corre tra ad aver affrontato corsi universitari o essersi fatto una cultura leggendo qua e la sul web o guardando voyager e mistero?
    L’origine della confusione, che la fa tanto irritare credo risieda nel significato della parola “statistica”.
    Lei la intende come raccolta ed elaborazione dati (1), altri la intendono nel senso più rigoroso di Calcolo delle Probabilità (2). Quest’ultima è una branca della matematica molto tosta e che trova vastissime applicazioni dalla fisica all’ingegneria all’economia alla biologia alla medicina ecc… Pensi alla risoluzione di un problema tipo questo “Calcolare la probabilità che estratte a caso ed assieme tre carte da un mazzo di 40, fra di esse vi sia un solo asso, di qualunque seme.”
    Ce la fa usando le 4 operazioni o le occorre qualche strumento un po’ più potente come calcolo combinatorio, potenze, fattoriali ecc..?
    Ritorniamo al problema. Diciamo nel caso 1 ha ragione lei, nel caso 2 ha torto. Siamo a 50 e 50. Pace?

  27. Io naturalmente, ritengo di aver ragione al 100%.
    Ma dato che sono un assoluto pacifista, non mi metto certo a scatenare guerre di
    religione su concetti che poi per la vita pratica hanno un valore vicino allo zero.
    Mai fatto guerre in vita mia!
    Prosit!
    😉

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