La Sindone avvolgeva l'esplosivo

Da Camillo la conversazione langue, eppure… Con alcuni colleghi, Giulio Fanti – prof. associato del Dip. di ingegneria industriale all’università di Padova – fa ricerca dal 1998 sulla Sindone di Torino e ne pubblica i risultati a pagamento su riviste del famigerato editore Academic Journals.

Su riviste più dignitose, pubblica commenti e rassegne dei lavori suoi e altrui, per es. questa che traduceva in italiano l’anno dopo.

Nel marzo 2012, al Corriere del Veneto illustrava così i propri esperimenti con un generatore da 500.000 volt:

«Usiamo un tessuto simil sindonico prodotto dall’azienda torinese Liotex; lino con identico numero di fili e tramatura a spina di pesce della Sindone. Spalmato di olio, lo adagiamo sotto e sopra un manichino in scala 1:2 rivestito di vernice conduttrice a base di rame. Col manichino al centro di un campo elettrico attiviamo tante micro scariche: si determina così una luminescenza che genera sul tessuto macchie simili a quelle presenti sulla Sindone; solo che le nostre si concentrano in porzioni di 15 centimetri di lino in corrispondenza della testa e delle braccia. Per “impressionare” l’intero manichino alto un metro, la potenza andrebbe centuplicata».

Nel marzo 2013, il prof. Fanti lanciava il suo libro Il mistero della Sindone e dalla Stampa si apprendeva che

I risultati conclusivi indicano per le fibre della Sindone in esame le seguenti date, tutte al livello di confidenza del 95 per cento, e tutte lontane dalla datazione medievale ottenuta nel 1988 con l’esame del Carbonio14: per l’analisi FT-IR la data è 300 a.C. ±400, per l’analisi Raman 200 a.C. ±500, per l’analisi meccanica multi-parametrica 400 d.C. ±400.

Il Papa restava nel vago anche se accennava a “un’energia contenuta ma potente”. Il Centro Internazionale di Sindonologia e i cardinali per una volta la pensavano come il CICAP: i residui di fibre usati da Fanti suggerivano di prendere quei risultati con le pinze.

Il 24 febbraio scorso il prof. Fanti lanciava il suo libro La Sindone: primo secolo dopo Cristo! e dalla Stampa si apprendeva che

 I risultati di queste analisi hanno prodotto datazioni tutte tra loro compatibili fornendo una data del 33 a.C. con un’incertezza di 250 anni. Lo annuncia Giulio Fanti …

e l’altro ieri dalla Nuova bussola quotidiana che, secondo il prof. Fanti,

Ad oggi possiamo ragionevolmente ipotizzare che l’immagine dell’Uomo della Sindone si sia formata a causa di una notevole esplosione di energia proveniente dall’interno del corpo avvolto.

L’esplosione simile a quella di una bomba N provocata dal terremoto da 8-9 gradi Richter identificato dal prof. Carpinteri e citato dal prof. Fanti?

Risposta nel febbraio-marzo 2015 quando il prof. Fanti lancerà il suo libro La Sindone è dell’aprile 33 a.D! 

*

Estremi estremi
Su Nature Climate Change, Sonia Seneviratne, Birgit Mueller (ETH) et al. pubblicano in open access “No pause in the increase of hot temperature extremes” continentali dal 1979 al 2010. Sunto:

the available evidence suggests that the most ‘extreme’ extremes show the greatest change. This is particularly relevant for climate change impacts, as changes in the warmest temperature extremes over land are of the most relevance to human health, agriculture, ecosystems and infrastructure.

Tamino rifà i conti dal 1960 in un altro modo e ottiene lo stesso risultato: non aumenta soltanto la media ma anche la variazione dalla media. Anche Steph parla di variazione, ma a proposito dei modelli e di come la simulano.

41 commenti

  1. io vorrei sapere dove fanti ha svolto i suoi studi. e chi ha pagato materiali e personale.

  2. “. Dopo le analisi del 1978 e 1988 la Sindone è stata esposta al timolo, un battericida molto forte che però altera la percentuale di carbonio 14 soprattutto su tessuti antichi”
    ….un’altra detusculanense? A proposito, ma dei campioni della bestia toscana promessi da un tizio, si sa più nulla?

  3. Paolo C.,
    corretto, grazie – e anche di essere tornato.
    Bonomo,
    il cv non lo dice; nelle pubblicazioni risulta finanziato dall’università di Padova.
    Cimpy,
    per ora il tizio non è stato di parola, QED.

  4. “io vorrei sapere dove fanti ha svolto i suoi studi. e chi ha pagato materiali e personale.”
    Soddisfo la curiosità: fra l’altro, nel 2009 una commissione istituita dall’Ateneo Patavino mi ha assegnato un finanziamento di 54000 € per ricerche sulla Sindone di Torino.
    Alcuni risultati sono pubblicati nella pagina:
    http://www.dii.unipd.it/-giulio.fanti/research/Sindone/Sindone.htm
    Sono disponibile a discutere eventuali critiche se non banali ma costruttive.

    1. G.Fanti,
      grazie dell’informazione. Avevo già messo il link alla sua bibliografia, ma non ho trovato pubblicazioni dei suoi risultati su riviste peer-reviewed.
      Paolo C.,
      avevo linkato al sito della Royal Society.

  5. “un’introduzione al climate change per principianti”
    Grazie, Paolo C. A nome di tutti i junior(es) dei climate change(s)

  6. @Giulio Fanti
    Si tratta di approfondite indagini numismatiche sui volti di Cristo raffigurati nelle monete antiche. È risultato evidente che le prime monete coniate col volto di Cristo dall’imperatore Giustiniano II, a partire dal 692 d.C. (quindi sei secoli prima della datazione radiocarbonica) dovevano avere preso la Sindone come modello di riferimento.
    Mi scusi, Lei come è arrivato a escludere il contrario, ovvero che le monete siano state la fonte di ispirazione per l’artista della Sindone? In fondo nel 692 dc la Sindone era ancora nascosta ad Edessa, a Bisanzio arriva molto dopo.

  7. “Mi scusi, Lei come è arrivato a escludere il contrario, ovvero che le monete siano state la fonte di ispirazione per l’artista della Sindone? In fondo nel 692 dc la Sindone era ancora nascosta ad Edessa, a Bisanzio arriva molto dopo.”
    Il nuovo libro “Sindone, primo secolo dopo Cristo!” Edizioni Segno descrive in dettaglio le risposte ai suoi quesiti.
    In estrema sintesi le monete non possono essere state la fonte di ispirazione per “l’artista della Sindone” (che ancora oggi non saprebbe come riprodurla) perchè vari dettagli nella Sindone sono appena abbozzati nelle monete e non viceversa.
    E’ scritto che nel 692 d.C. Costantinopoli era in ottimi rapporti con Edessa; è quindi possibile che una delegazione di incisori dell’imperatore abbia osservato direttamente la Reliquia.

  8. @Giulio Fanti
    che ancora oggi non saprebbe come riprodurla
    mi scusi ma mi pare che qui si celi una fallacia logica. La Sindone o è vera o è falsa. Tertium eccetera.
    Nel caso fosse falsa l’artista sapeva benissimo come riprodurla, visto che lo fece (si faccia aiutare da Bayes). Quindi non mi riesce proprio di capire la sua affermazione.
    perchè vari dettagli nella Sindone sono appena abbozzati nelle monete e non viceversa
    l’eventuale falsario sarebbe un artista mica un copione… libero spazio all’immaginazione una volta afferrati i dettagli.
    Altra cosa che mi incuriosisce molto è la sua datazione con la spettroscopia Raman e quella FT-IR. Mentre capisco l’applicazione negativa per trovare i falsi, mi è ignota quella positiva, dimostrare ad esempio nel caso di un quadro che un certo pigmento nel 1300 non si usava più e non era più riproducibile. Può fornirci qualche dettaglio senza rimandarci al suo libro?

    1. G. Fanti,
      “delegazione di incisori”: esiste una fonte storica?
      “vari dettagli sono solo abbozzati”: strano, gli incisori dovrebbero aver fatto di tutto per copiarli fedelmente, per loro e per l’imperatore non si trattava di un volto qualsiasi.

  9. Fanti, la sua logica fa acqua da tutte le parti – non può sperare che le monete siano una copia più di quanto possa sperare che un certo manufatto non sia davvero riproducibile…Si fidi, nulla su questa terra lo è davvero; semmai il problema è trovare l’artista giusto e pagarlo a sufficienza…

  10. @Giulio Fanti
    È risultato evidente che le prime monete coniate col volto di Cristo dall’imperatore Giustiniano II, a partire dal 692 d.C. […] dovevano avere preso la Sindone come modello di riferimento
    Giusto per capire di cosa stiamo parlando, puo’ riportarci qualche link a fotografie delle monete a cui si riferisce?

  11. o:
    “gli incisori dovrebbero aver fatto di tutto per copiarli [i dettagli] fedelmente”
    L’ avranno fatto senza dubbio, ma consideri i mezzi dell’ epoca; si saranno dovuti arrangiare come gli riusciva perché il maglio per fare le monete Leonardo lo inventò diversi secoli dopo, e poi dal conio di quelle monete son passati più di mille anni.
    Non avrebbe una bella foto della Sindone che questi dettagli si vedano bene?
    R

  12. Oh grazie Signora Oca,
    credo che ci stiamo avvicinando al momento topico, ha notato l’ effetto corona sulla testa del, ehm, Soggetto?
    Di sicuro è l’ aureola.
    Nella moneta invece, il Tipo raffigurato ha come due grosse verruche ai lati del naso, o forse sono piercing, o spiralette ornamentali come quelle dei personaggi di Altan.
    Anche al labbro inferiore c’è un piercing, magari però quest’ ultimo è un microfono transcronico, d’altronde la figura appare indossare tuta e casco spaziali, sarà mica un alieno, anche perché ha l’ articolazione mascellare piuttosto anomala ed il viso, un po’ triangolare, sembrerebbe glabro, mentre la Figura del Telo il viso ce lo ha rettangolare con barba bifida e baffi a spazzolino, oltre a portare i capelli alla nazzarena al contrario dell’ effigie sulla moneta che li ha accuratamente acconciati in treccioline con scriminatura centrale e tirabaci svergolato a destra.
    Vedo inoltre che le arcate sopracciliari nella figura della Sindone sono ellittiche mentre nella moneta appaiono come archi a sesto ribassato, ed anche che la larghezza della bocca confrontata con la distanza fra i fòrnici degli occhi è assai maggiore nel Drappo che nella moneta.
    Il solo tratto comune fra le due figure è la linea orizzontale all’ altezza delle clavicole, purtroppo una mostra una inflessione verso il basso e l’ altra verso l’ alto, indubbiamente siamo davanti ad un grande Mistero, credo che siano necessari altri studi ed indagini, sarebbe auspicabile che una volta tanto non si dovesse fare a miccino con i soldi per queste importantissime ricerche.
    Saluti.
    R

  13. Gentile sig. Giancarlo,
    non abbiamo alcuna informazione sul fatto che una sindone sia mai stata a Edessa, né che da Edessa sia arrivata a Costantinopoli.
    E’ uno dei vari assiomi indimostrati di larga parte della sindonologia, su cui si basano altre infinite congetture indimostrate.

  14. Gentile sig. Andrea,
    non vorrei averle dato un’impressione errata. Per convincermi di quello che dice le basta il mignolo; spinga la porta e vedrà che si spalanca. Personalmente trovo molto deprimente che dei cristiani si adoperino per dimostrare scientificamente che la Sindone è vera e impressionata da eventi naturali come i terremoti. E’ come sminuire la grandezza del loro dio che non è neppure capace, una volta nella vita dell’universo, a sovvertire i principi della termodinamica. Quasi che il big bang fosse più importante della resurrezione.

  15. “Vari assiomi indimostrati” scrive Nicolotti. E’ la stessa impressione che ho io che non mi sono mai interessato alla Sindone. Mi rifaccio quindi alle sue parole dato che lui è uno che queste cose le ha studiate.

  16. Giancarlo
    io come te sono dell’idea che, almeno per il momento, la questione Sindone debba restare nell’ambito dell’atto di Fede. Cercare di darne una solidità scientifica non fa bene nè alla scienza nè alla Fede.

    1. Andrea Nicolotti,
      “indimostrati”: ha ragione, il mio rimando a quel documento voleva essere una “critica costruttiva”, come chiesto dal prof. Fanti.
      Riccardo e Giancarlo,
      trovo che questi facciano una parodia sia della scienza che della fede, e sembra che la pensino così anche il papa e i cardinali.
      Mi stupisce il finanziamento dell’univ di Padova. Dell’ENEA meno, là sono capaci di tutto, anche di scoprire il metabolismo della R. detusculanense senza nemmeno isolarla…
      Renato,
      buona descrizione, vediamo se il prof. Fanti risponde o intendeva solo promuovere il suo libro.

  17. Gentile Giancarlo, no, non ho frainteso, era soltanto per precisare a favore di tutti. Il fatto è che la storia della Sindone prima del 1355, totalmente inventata, è stata a tal punto propagandata che anche alcuni “oppositori” la credono vera almeno in parte 8(complici i soliti mezzi di comunicazione massiva). Meglio ricordarlo.
    Per quanto riguarda la questione della fede (e mi ricollego anche alle parole di Riccardo), posso essere d’accordo, anche se la mia è una prospettiva storica che si disinteressa di fornire spiegazioni teologiche, solo le osserva e le registra. Però non sono d’accordo nel dire che la questione Sindone debba restare nell’ambito dell’atto di fede. La sindone è un oggetto antico e va studiato come tutti gli oggetti antichi. E’ però assurdo e metodologicamente errato far intervenire eventi soprannaturali per giustificarla. Qui invece siamo di fronte a un tentativo “naturale” per spiegarla (terremoti, o fulmini, o altro). Se scientificamente errati, vanno combattuti con ogni forza. Se sensati, vanno discussi e valutati.

  18. @Andrea Nicolotti
    Qui invece siamo di fronte a un tentativo “naturale” per spiegarla (terremoti, o fulmini, o altro). Se scientificamente errati, vanno combattuti con ogni forza. Se sensati, vanno discussi e valutati.
    Intanto Le faccio i miei complimenti per il suo lavoro scientifico.
    Poi, per il punto sopra, io mi trovo in estrema difficoltà a confutare lavori scientifici che fanno acqua da tutte le parti e che, al contrario, trovano larga diffusione sui mezzi di informazione perché fanno audience.
    Purtroppo molti sentono il bisogno di avventurarsi al di fuori delle loro competenze (immagini me che mi metto a scrivere articoli nel suo campo) e raccontano per iscritto cose che varrebbero una sonora bocciatura persino alle scuole medie. Questo è un esempio tratto dal Corriere online di oggi, alla voce wi-fi: «Se davvero le onde wi-fi facessero male, allora dovremmo smettere di usare anche radiosveglia e televisore. Entrambi ricevono onde radio più potenti, perché le emittenti sono molto lontane e quindi è necessaria una forza estremamente maggiore». . Io sono stato convinto dal Sig. Plank che il wi-fi non sia particolarmente dannoso (se uno non ha l’abitudine di usare il router come cuscino); ma è l’affermazione su tv e radiosveglie che mi fa rizzare i peli. Il segnale TV in una casa al centro di Roma sarà sì e no qualche picowatt!
    Ovviamente, absit iniuria verbis, l’autore delle parole è una autorità riconosciuta nel suo campo, ma dovrebbe limitarsi all’epidemiologia senza occuparsi di onde elettromagnetiche. Oppure studiare per qualche anno la materia.
    Per tornare a bomba, se la Sindone fosse stata irradiata da neutroni con fluenza così elevata, oggi sarebbe radioattiva per via della enorme sezione d’urto alla cattura neutronica offerta dal 17Cl35 (cloro naturale) e dal 20Ca40 (calcio) che NECESSARIAMENTE la dovevano contaminare (sudore e altri umori corporei). I nuovi elementi sarebbero radioattivi; a Lei risulta che la Sindone sia radioattiva?
    Ovviamente ci sono almeno un’altra decina di punti totalmente campati in aria, il più evidente dei quali è il più disastroso terremoto nella storia dell’umanità di cui non si ha traccia storica documentata. Il grande terremoto del Cile, il più grande mai registrato in un centro abitato (abitato poco per fortuna), è durato un paio di minuti in meno.

  19. Il Sig. Plank è il cugino povero di Max Planck, anche lui però noto fisico.

  20. A me piace talvolta avventurarmi al di fuori delle mie competenze, ma cerco di farlo seriamente. Studio, leggo, mi confronto con esperti. Di solito invece quando qualcuno scrive di storia lo fa pensando che sia alla portata di tutti. Nella sindonologia, ad esempio, perlomeno, in un secolo gli storici di professione e di capacità che abbiano lavorato con profondità sono meno delle dita di una mano; però ci sono centinaia di articoli e libri sul tema. Con i risultati che vediamo. Quando poi escono lavori alla Carpinteri, apriti cielo.
    Eppure basterebbe fare come dico io: studiare, leggere, confrontarsi con esperti. Un giorno nel mio ufficio è venuta una persona che voleva farmi domande sul terremoto del 33 (oggi capisco a cosa servivano quelle domande). All’epoca dissi varie cose, tra cui ad esempio che non sappiamo se Gesù è morto nel 33 (generalmente si pensa nel 30) e che il terremoto ha buone probabilità di essere soltanto un artificio simbolico-letterario che l’evangelista usa per descrivere la situazione apocalittica della morte di Gesù. Il mio interlocutore evidentemente ha cancellato le mie parole dalla sua mente appena varcata la soglia, e non ha avuto la decenza di leggere un commentario sui Vangeli (ce ne sono decine, e queste cose le spiegano).
    Mi domando però perché i quotidiani accettino qualunque notizia idiota senza che nessuno reagisca. Con tutti i fisici che abbiano possibile che nessuno possa rispondere??? Ci si limita ai blog?
    P.S. Si continua a parlare di studi finanziati o meno dall’università. Non mi pare che i fondi dei dipartimenti siano sempre attribuiti sulla base della qualità del progetto di ricerca. Spesso i soldi, anche da noi, si distribuiscono con criteri di pura spartizione accademica (oggi a me domani a te). Quindi discutere su chi abbia messo i soldi mi pare poco utile, in Italia.
    P.S.2: l’argomento numismatico mi sembra di nessun valore né logico né metodologico. Perdipiù questo genere di “studi” basati sulla somiglianza delle facce barbate nasce dagli “studi” di un certo Alan Whanger, che è un pazzo scatenato e nella Sindone vede persino il martello e i chiodi della passione.

    1. Andrea Nicolotti,
      Ah, ecco!
      terremoto: nel caso glielo chiedessero di nuovo, posso mandarle papers seri che lo escludono
      quotidiani: già, ma arrivano minacce di querele che fanno perdere un sacco di tempo al direttore e costano anche se non approdano a nulla.
      fondi: così perdono autorevolezza tutti gli spartitori, però.
      Whanger:
      a crucifixion nail, a Roman spear, a sponge on a stick, a crown of thorns, two scourges, a large hammer, a pair of pliers, and two desacrated Jewish phylacteries
      Weird indeed…

  21. Andrea Nicolotti
    “Con tutti i fisici che abbiano possibile che nessuno possa rispondere?”
    Da fisico ti direi che l’arma più usata contro le fandonie è il lasciarle cadere nell’oblio. In questo senso cosa esce all’esterno ci interessa poco e comunque nessuno ha voglia di perderci tempo. Non voglio difendere questo metodo, soprattutto quando si tratta di questioni di considerevole interesse pubblico/mediatico; ma questo è lo standard.
    In ogni caso, trovo più grave la quasi totale assenza di un giornalismo scientifico degno di questo nome. Mettere insieme neutroni, terremoti e Sindone fa troppo gola per l’audience per mettersi a sindacare su una cosa che anche gente non del mestiere come me sa, cioè che Gesù quasi certamente non è morto nel 33. L’assenza di rigore (storico, archeologico, antropologico, scientifico, etc.) è quanto caratterizza il lavoro di alcune persone (si trovano sempre!), da un lato, e la (pseudo-) divulgazione dei mass media dall’altro. Personalmente credo che questo sia in parte dovuto alla facilità e superficialità della comunicazione che impedisce al velo pietoso dell’oblio di cui parlavo prima di fare il suo lavoro di separare il grano dal loglio.

  22. Ocasapiens,
    certamente i papers di cui mi parla mi interessano. Grazie

  23. Non a proposito di Sindone o neutroni ma a proposito di informazione gravemente carente, Repubblica online si onora di tradurre l’intervista ad un architetto tedesco, fra l’altro dal titolo roboante, platealmente contrario all’isolamento termico degli edifici.
    Immagino che il giornalista si difenderà dicendo che lui riporta fedelmente quanto dichiarato dall’architetto, ma così declina ogni responsabilità professionale sugli effetti del riportare informazioni parziali e fuorvianti. Nella sostanza non è diverso dalla Sagramola che intervista Carpinteri.

  24. Se la Sindone è autentica reliquia della morte-risurezzione di nostro Signore, allora il volto raffigurato è veritiero per definizione. Ne consegue che paragonato con l’autoritratto di Leonardo, Gesù e Leonardo da Vinci verso il termine della loro vita erano simili nel volto. Mentre se è opera umana, esiste un limite temporale per la sua creazione. L’incendio della cappella francese di Chambéry del 1532, dove era custodita e fu danneggiata, rappresenta l’orizzonte degli eventi, la data limite della sua origine. E’ quindi possibile l’attribuzione a Leonardo, per i seguenti motivi:
    Il volto sindonico rimanda all’immagine di Leonardo.
    Le proporzioni del corpo sarebbero corrispondenti all’Uomo Universale di Leonardo, riprodotto sul retro della moneta da un EURO italiana. Nella figura della Sindone,
    una mano sembra avere le dita più lunghe dell’altra, come nel ritratto di Cecilia Gallerani. L’immagine della ferita al costato ricorda l’urlo di uno dei guerrieri al centro della Battaglia di Anghiari, come appaiono da alcuni disegni originali dei combattenti della Battaglia conservati al museo delle Belle Arti di Budapest, e nella probabile parte del cartone raffigurante la testa di guerriero conservata a Oxford, Ashmolean Museum.
    La figura individuabile nella zona plantare destra sarebbe l’autoritratto di profilo dell’autore.
    La Sindone e l’Autoritratto sono custoditi a poche decine di metri l’uno
    dall’altro, essendosi ritrovati dopo secoli tutti e due nel centro storico di Torino. L’Autoritratto è conservato nella Biblioteca Reale e la Sindone nell’attiguo Duomo. Entrambi gli oggetti esposti, con grandi precauzioni, al pubblico solo in eventi particolari. Se è autentica reliquia-miracolo, non si può escludere a priori,
    l’intenzione dell’Autore di farne un’opera d’arte paragonabile ai maestri del
    Rinascimento.
    Nell’ipotesi che l’autore sia Leonardo, il volto di Gesù impresso sulla Sindone, sarebbe “vero” per la “magia” realizzata dall’artista. Il volto sarebbe simile a quello di Leonardo, che ne sarebbe il modello. Avrebbe realizzato l’ennesimo viaggio temporale. Un genio, consapevolmente o meno, ne avrebbe ritratto un Altro trasfigurandosi, realizzando una straordinaria icona. Tramite gli artisti la materia si farebbe verbo. Un concetto caro a Papa Paolo VI. Inoltre, se il professor Alinei ha potuto sostenere, che la Gioconda è una donna morta, ritratta come viva, un “non vivo”, nella Sindone, invece, avremmo un
    Uomo vivo, ritratto come morto, un “non morto”. Cfr. Ebook (amazon) di Ravecca Massimo. Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Grazie.
    Solleva la pietra, e là mi troverai, taglia il legno ed io sono là. Proclama Gesù, secondo il Vangelo apocrifo di Tommaso.

  25. vorrei sapere dove il prof. Fanti, che insegna tutt’altro, abbia studiato botanica, vista la facilità irrisoria con la quale ha identificato nelle più minute polveri granuli sani di polline che Frei non era riuscito a trovare. Vorrei anche sapere se il prof. Fanti sia al corrente che il Cedro del Libano cresce perfettamente nelle Prealpi

  26. FANTI PUO’ DIRE TUTTE LE FSSERIE CHE VUOLE , IL SOLO FATTO CHE TRATTA UNO STUPIDO INSIGNIFICANTE LENZUOLO
    NON E’ PERSONA SERIA, INOLTRE QUELLA DI CRISTO E’ UNA GRANDE BUFALA, QUESTI SAPEVA REUSCITARE, SAPEVA CAMMINARE SULLE ACQUE, MA NON SAPEVA L’ESISTENZA DI ALTRI CONTINENTI DI ALTRI POPOLI LONTANI E INVECE DI APPARIRE A TUTTA L’UMANITA’ SI LIMITO’ A VIAGGIARE SUL SOMARO CONVERSANDO CON QUATTRO IGNORANTI DI QUELL’EPOCA SU UN FAZZOLETTO DI TERRA , E SU QUESTA MENZOGNA LA CHIESA HA FONDATO UN IMPERO CON SANTITA’ EMINENZE , ECCELLENZE , MONSIGNORI, PRINCIPI DELLA CHIESA ECC.ECC, LA CHIESA VISTOSI IN CRISI VUOL SALVARE IL SALVABILE FACENDO INTERVENIRE BIGOTTI COME IL SIGNOR FANTI
    A DARE NOTIZIE A DIR POCO STUPIDE . MAGO PROF. SILVA (spettacoli) romanovincenzo123@libero.it

  27. ANCHE QUANDO LA DATAZIONE FATTA DA SCIENZIATI COMPETENTI E ACCETTATE DALLA CHIESA , NON VEDO LA SERIETA’ A INDAGARE UN FATTO RIFERITO A UN PERSONAGGIO INSIGNIFICANTE A UNA BUFALA. IL SIGNOR FANTI HA AMMESSO
    CHE IL LENZUOLO IN DISCUSIONE POSSIEDE UN ENERGIA MISTERIOSA , PERCHE’ NON LO FA CONTROLLARE
    DAL C I C A P O DAL SOTTOSCRITTO GIA’ PERITO DI PARAPSICOLOGIA PRESSO IL TRIBUNALE DI MONACO DI BAVIERA ,DOVE HA PIU’ VOLTE SMASCHERATO MADONNE CHE PARLANO, CRISTI SANGUINANTI , MIRACOLI FASULLI DI GUARIGIONI , TRUCCHI DI SUGGESTIONE , COMPLICITA’ DI MEDICI COMPIACENTI ECC.ECC. SONO SICURO DI RIUSCIRE A RIDICOLIZZARLO. MAGO PROF. SILVA (spettacoli)

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