Doveva piovere

Strano, è la terza volta che guardo le previsioni meteo, porto l’ombrello – e anche oggi a Torino faceva bel tempo, per fortuna perché eravamo riuniti all’aperto su un campo di calcio, per Lavoro di Squadra, un progetto di Action Aid.

Difficile, con “partner” molto competenti, un allenatore argentino e uno dell’Amazzonia entrambi con lieve accento piemontese, e i giovani “NEET”, non più nel sistema educativo, non ancora con un lavoro se non per poche ore di precariato ogni tanto.

Mi stupisce tanto “abbandono scolastico” prima di finire le elementari a Torino, non in Niger, di ragazzi italiani, non figli di sans papiers. Come a Milano e in altre città, pagano per primi i tagli alla spesa sociale.

Per noi è un esperimento, suscita domande e perplessità. D’altronde si accumulano  anche per le iniziative da sostenere all’estero, troppi paesi trattano da nemici le Ong straniere che le finanziano. Non solo Russia e Cina. Dalla “primavera araba” succede anche in presunte democrazie, come quella ungherese che perseguita l’associazione delle Donne contro la violenza sulle donne, in Turchia, in Venezuela…

Maryam Al Kawaja, arrestata il 30 agosto
In febbraio il rapporto Closing Space, del Carnegie Endowment elencava 50 paesi con leggi restrittive dei diritti umani, oggi sono di più e altre stanno per essere votate in Egitto, Malesia, Bangladesh e Nigeria, diceva l’Economist, più l’Indiala Thailandia, i paesi dove non servono leggi e perfino la Tasmania… I rapporteur speciali dell’ONU fanno del loro meglio, ma “international reaction is weak”.

Be’, non è piovuto.

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Visto da Milano, non sembrava: in agosto la temperatura media globale è stata la più alta mai registrata dal 1880 (dati NASA-GISS).