Le Oche e il sequestro della CO2

Cari orecchietti di radiopop,
è l’ultima puntata prima della pausa estiva, guardiamo nella palla di vetro cosa ci riserva il dopo.

Sapete già che il 22 giugno i 34 paesi che finanziano lo European Centre for Medium-Range Weather Forecasts – per la fisica dell’atmosfera e dintorni è una delle imprese più difficili che ci sia – hanno deciso di costruirne il data center a Bologna, invece che nella sede di Reading, entrata in fase Brexit.

L’Italia partecipa anche a ECCSEL (European Carbon Dioxide Capture and Storage Laboratory Infrastructure), la rete di ricerca che dovrebbe sviluppare una tecnologia in grado catturare mega-tonnellate di  CO2 atmosferica e stoccarla da qualche parte. Al momento la crescita delle emissioni sta rallentando, ma continuano ad accumularsi in atmosfera a un ritmo tale che le riduzioni previste dall’Accordo di Parigi, ciccia.

Le racchettone sarebbero “alberi artificiali” per catturare la CO2

Questa settimana il MIUR ha affidato il coordinamento della rete italiana all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS per gli amici), a voi già noto. I ricercatori dei vari lab s’incontrano il 6 luglio a Trieste per raccontarsi lo stato dell’arte.

Un po’ scettici visti i risultati ottenuti fin qui, chiediamo un’anteprima di cosa si diranno a Sergio Persoglia dell’OGS che dirige anche CO2GeoNet, la rete europea per lo stoccaggio geologico della CO2.

Intervallo musicale

Ci pare di aver capito che le novità in fisica nucleare alle quali alludeva Andrea Idini dopo il suo viaggio a Seattle e a Vancouver si stanno concretizzando. O stiamo prendendo un abbaglio? Ce lo dice lui.

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Nel caso statisticamente improbabile sentiste la nostra mancanza, vi abbiamo preparato un po’ di avvenimenti da seguire in rete o di persona fino a metà settembre:

–  la rissa sul clima e le energie rinnovabili, al vertice del G20 che si terrà il 7-8 luglio ad Amburgo;


– l’eclisse di Sole sugli USA il 21 agosto; siccome manca da 23 anni, i locali ne vanno fieri e la NASA, il JPL et al. si preparano ad abbagliare anche chi non può (o non ha voglia di) andare in Trumplandia;
–  il gran finale della grande sonda Cassini che precipiterà il 15 settembre su Saturno e con l’ultima energia che le resta trasmetterà informazioni sulla composizione della sua atmosfera;
– per tutta l’estate, l’Unione astrofili italiani organizza osservazioni e apre ai curiosi insonni e vice versa gli osservatori gestiti dai volontari, guarda caso in posti stupendi.

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Abbiamo ricerche sui cambiamenti climatici e le loro conseguenze per la salute globale e per l’economia statunitense, Los Alamos, we have a problem, e le api anche –  e bufale da segnalare se ci stanno, se no buone vacanze, orecchietti.


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