Cari orecchietti di radiopop,
oltre a riassumere i risultati del sondaggio di venerdì scorso, se c’è tempo attacchiamo qualche notizia a una trasmissione a cura di due membri del comitato scientifico ochesco nonché studenti di Scienze agrarie alla Statale di Milano.
Dopodiché stiamo a guardare.
L’oco Filippo: ascoltare.
L’oca s.: in queste settimane, ci hanno mandato una decina di articoli scientifici, ma quelli che hanno scelto di spiegare oggi saranno una sorpresa…
Filippo: Secondo me parleranno di “Organic Farming and Soil Physical Properties: An Assessment after 40 Years“, “Does organic farming (OF) work in favour of protecting the natural environment?”
L’oca s.: Buona domanda.
Filippo: e “Developing and quantifying indicators of organic farming using analytic hierarchy process“.
L’oca s.: E come decaffeinare il caffè con i viticci dell’uva? E l’estrazione del metano con il fracking che provoca l’invasione dei trifidi?
Filippo: Non ci credo!
L’oca s.: I trifidi sono una libera interpretazione, comunque sono piante.
Filippo: Allora come intervallo musicale, metto Salad Days.
L’oca S.: aggiungo solo che su Science di oggi, Miguel Delgado-Baquerizo e altri biologi americani, spagnoli e australiani pubblicano l’Atlante dei principali batteri del suolo estratti da 237 campioni prelevati nei sei continenti. La sorpresa è che il 2% dei taxa (oltre 500 filotipi) dominanti compongono quasi la metà di tutte le “comunità batteriche” del mondo.
In onda dalle 10.35 alle 11.25 sui 107,6 FM o in streaming o in podcast dopo. Per dirci se abbiamo sbagliato qualcosa FaceBook e mail oche at radiopopolare.it
Salve D.ssa Coyaud, la seguo con ammirazione, volevo chiederLe se questo signore neuroscienziato Beau Lotto ha le prove scientifiche di quanto afferma?
http://www.repubblica.it/venerdi/articoli/2017/10/04/news/realta_e_illusioni_ottiche_-177368321/
grazie dell’ammirazione, Francesco, ma se mi chiama dottoressa mi vien da ridere: mi chiamano così al bar sotto casa per prendermi in giro…
Ho letto poche ricerche di Lotto, mi sembra uno che usa strumenti nuovi per scoprire cose già note. Per esempio in questa usa la risonanza magnetica e conferma i lavori di Edwin Land, l’inventore della Polaroid, e di Semir Zeki.
Di sicuro non ha dimostrato che “il cervello ci inganna”, che ogni nostra esperienza “avviene nel cervello”, che quindi le nostre percezioni sono “quasi tutte false” e non abbiamo idea di come sia il mondo reale.
Dice così, ma nell’intervista (e nel libro) fa esempi che lo contraddicono. Siamo così poco “ingannati” da aver costruito strumenti per vedere il mondo nelle lunghezze d’onda che i bombi e le renne percepiscono, ma noi no.