Cari orecchietti di radiopop,
Avete già deciso cosa farete quest’estate?
Dal 2016 in luglio, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa organizza un corso estivo di una settimana per studenti universitari dell’ultimo anno, dottorandi, giovani che lavorano in imprese futuristiche o vorrebbero fondarne una, sulle “implicazioni di carattere giuridico, etico, economico” della robotica, ormai assistita dall’intelligenza artificiale. A prima vista sembra un po’ teorico, ma fra i docenti ci sono anche ricercatori dell’Istituto di Biorobotica che hanno le mani in pasta: stanno progettando i robot del futuro.
Da tempo gli opinionisti parlano di “rivoluzione” tecnologica e dei suoi rischi, oggi l’Economist dice che intelligenze artificiali spieranno i lavoratori… C’è chi vuol dare ai robot di una “personalità giuridica”, chi rivendica il diritto di diventare un cyborg (omissis) e chi invoca il principio di precauzione.
Dal ricercatore in diritto privato Andrea Bertolini – del gruppo europeo RoboLaw sulle “frontiere estreme” (sic) robo-nano-neuro-tech – che organizza il corso anche quest’anno, chiediamo quali sono le questioni più spinose e dibattute, o almeno i quattro dilemmi principali.
Con degli esempi, per favore, come faceva in questa pubblicazione.
Foto sottratta alla BBC e restituita dopo la trasmissione.
La Brexit di Andrea Idini, fisico teorico del nucleo atomico e del comitato scientifico ochesco, dovrebbe essere terminata. Finalmente trova il tempo di spiegare una ricerca, a suo avviso importantissima e noi ci fidiamo, uscita su Nature qualche settimana fa. Sarebbe la prima verifica sperimentale, nei laboratori militari di Oak Ridge, di una previsione fatta nel 1976 da Goldanskii e Namiot: un nucleo di molibdeno-93 è stato “eccitato” dalla cattura di un elettrone.
Sono eccitati anche i fisici, ma perché?
Abbiamo saltato il turno per due settimane, la rassegna stampa scientifica è gigantesca. Visto che arriva la Pasqua, vediamo di farci stare almeno la parte che riguarda l’etica.
poscritto: a parte Nature di ieri (Oca’s digest nel post precedente), abbiamo segnalato da Science di oggi l’editoriale di due whistle-blower sull’integrità scientifica e da Nature Biofilms and Microbiomes la ricerca di Lisa Neu e colleghi dell’ETH di Zurigo sui batteri che ricoprono i giocattoli a galla nel bagnetto dei pargoli, intitolata
Brutti anatroccoli: il lato oscuro delle plastiche in contatto con l’acqua potabile
Con foto “dell’adorabile (e sfortunato) ‘paziente zero’ che ha suscitato lo studio” nel commento di Frederik Hammes.
In onda dalle 10.35 alle 11.25 sui 107,6 FM o in streaming o in podcast dopo. Per dirci se abbiamo sbagliato qualcosa FaceBook e mail oche at radiopopolare.it