Schadenfreude

Doveva piovere sul serio, non quattro gocce… governo ladro, ma un resto di rassegna stampa fa da tiramisù:

Il Codacons ha subito un pignoramento da 300 mila euro da parte dell’Agenzia delle entrate, con conseguente blocco delle risorse, e rischia di chiudere. …  Al centro della questione il contributo unificato che il Codacons, in qualità di Onlus, sostiene di non essere «tenuta a pagare sugli atti legali portati avanti a difesa della società e della collettività, ma che il fisco italiano continua a richiedere in modo ossessivo fino ad arrivare al recente pignoramento, deciso sulla base di interpretazioni della norma totalmente errate».

Il presidente del Codacons strepita, essendo un avvocato talmente qualificato da non capire nemmeno la legge sulla diffamazione e quella sul procurato allarme. Al suo posto, invece di invocare Conte, Salvini e Di Maio, chiederei soldi ai fedeli per denunciare l’Agenzia delle entrate.

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Glifosato e sentenze“, nota in calce

Da Butac, Michelangelo critica gli articoli usciti sul glifosato e sulla sentenza della giuria in California. Capisco che la stampa dovrebbe “approfondire”, ma come riassumere il contesto in due cartelle? Per esempio, andrebbe spiegato che

  • il glifosato contiene cloro, fluoro (h/t M.B.) può essere tossico, ma è la dose che fa il veleno”;
  • in California è vietato usare il glifosato (storia lunga, cmq c’entra il linfoma non Hodgkin)
  • l’incidenza del linfoma non Hodgkin di cui soffre Dewayne Johnson è stata correlata da diverse ricerche alla diffusione del glifosato, e una non ha trovato “una ricorrenza coerente”;
  • non si conoscono le cause dell’LNH, ma siccome l’incidenza è aumentata (fino a diagnosi più selettive, imo, i LHN sono parecchi) di più tra gli uomini, molti ricercatori ipotizzano un effetto di “fattori ambientali” sui recettori endocrini, che spiegherebbe anche le malformazioni fetali.

Per il contesto medico, potrebbe bastare. Poi c’è quello economico-storico-politico:

  • il consumo di glifosato in USA (c’è anche per colture e area geografica)
  • lo spargimento aereo del glifosato è stato imposto da governi americani con le varie edizioni del Plano Colombia suscitando controversie e le proteste di “latinos” dalla Florida all’Alaska, ambientalisti, agronomi e tossicologi (aumenta la tossicità per gli animali umani e non, distrugge altre piante del circondario o accelera l’evoluzione della loro resistenza ecc.)
  • le “rassegne” scritte da ricercatori Monsanto e firmate da scienziati “indipendenti”, contraddette dalle mail interne (i Monsanto papers ottenuti dagli avvocati);
  • Scott Pruitt smantella le tutele ambientali stabilite dall’EPA; rissa al Congresso e indagine in corso su un dirigente dell’EPA sospettato di collusione con Monsanto.

Last but not least, i metodi statistici:

  • di quanto, come e perché differiscono le valutazioni dell’EPA (probabilmente non carcinogeno se usato correttamente), IARC (probabilmente carcinogeno) e dell’EFSA (per quanto ne sappiamo finora, non carcinogeno se usato correttamente). Non si possono fare esperimenti in doppio cieco su dei volontari; i modelli animali sono inadeguati perché nel mondo reale le sostanze tossiche o meno si si mescolano; agricoltori e giardinieri come Johnson non ne ricevono la stessa dose né usano gli stessi strumenti e misure protettive. Insomma la letteratura critica cresce a vista d’occhio

Forse qualche giornalista ce la farebbe con l’aiuto di un po’ di ricercatori, di un’infografica di lusso e due pagine di un quotidiano, ma per controllare e farsi controllare tutto ci metterebbe una settimana.

Michelangelo conclude con rimandi a precedenti post:

  • Manipolazione delle masse: glifosato – Sull’ultimo articolo fossi in voi mi soffermerei un po’ di più, non è lungo rispetto agli altri, ma è la dimostrazione di come sia in atto una battaglia ben precisa da parte di alcuni soggetti, presenti nelle redazioni di tanti media italiani ed esteri.

Andrebbe aggiornato per tener conto delle smentite dell’IARC non pubblicate dai media sui quali erano uscite le “affermazioni false”, della bozza pubblicata dall’EPA in dicembre, e dei limiti raccomandati dall’EFSA in maggio.

Quest’anno in California ci sono stati quattro processi: Monsanto ha perso quello intentato allo stato per vietargli di includere il glifosato nell’elenco delle sostanze cancerogene; ha perso in prima istanza e vinto in appello quello per impedire un referendum sull’etichettatura di prodotti come il glifosato che possono causare il cancro o danneggiare il feto.