Da Ipazia a Betül Tanbay

Al Museo della scienza di Milano, durante la presentazione del suo libro sulle astronome, L’epopea delle Lunatiche, Valeria Palumbo ha proiettato una scena di “Ipazia” – finita come tutti sanno. Rientro a casa e trovo tre mail, uno in francese e due in italiano.

Oggetto: Betül Tanbay. Ne cito uno di Silvia B., dell’università di Bologna

  • a nome dell’Unione Matematica Italiana vi scrivo per chiedervi di aiutarci a dare la massima diffusione al comunicato stampa allegato. La nostra collega e amica Betul Tanbay, vicepresidente della European Mathematical Society, è stata arrestata ieri mattina con l’accusa di avere legami con organizzazioni criminali e di stare lavorando per tentare di rovesciare l’attuale governo turco. Betul è stata rilasciata oggi, ma sarà processata per cospirazione finalizzata ad abbattere il governo in modo violento.

Come continua ad accadere a migliaia di accademici e giornalisti, sempre per lo stesso motivo:

  • Betul è sicuramente critica nei confronti dell’attuale governo turco, che ha apertamente contestato nell’ambito ancora concesso dell’esercizio della libertà di parola; tuttavia siamo sicuri, conoscendola personalmente, che non sia coinvolta in complotti miranti all’esecuzione di crimini violenti.

L’accusa sarebbe di aver partecipato nel 2013 a riunioni con Osman Kavala – il presidente della fondazione Anadolu Kültür, sostenitore di Amnesty International, arrestato nell’ottobre 2017 – quando iniziava l’occupazione del parco Ghezi.

Tra le altre dodici persone fermate insieme lei a Istanbul: Turgut Tarhanli, decano della facoltà di diritto di un’altra università, un produttore cinematografico, un avvocato o forse due che collaboravano con la fondazione. Ci sono stati arresti in altre città di partecipanti alle proteste per impedire la distruzione del parco Ghezi. Stando alla stampa di regime, preparavano il tentato golpe del luglio 2016.
Alle proteste avevano partecipato milioni di persone.

Comunicati dell’UMI, della EMS e di Amnesty International.