Arimortis, cont.

Mauro Toffanin segnala un articolo tragicomico di Giulia Corsini su Next:

Perché molti biologi chiedono le dimissioni di Vincenzo D’Anna

l’ex senatore eletto presidente dell’Ordine nazionale dei biologi grazie a “un folle sistema di votazioni”.

  • Numerosi biologi stanno partecipando a una petizione organizzata dal gruppo Biologi per la Scienza per sollecitare il Ministro Grillo alla rimozione del presidente dell’ordine Vincenzo d’Anna dall’incarico. Ha fatto molto discutere il cinquantenario della fondazione dell’Ordine dei Biologi il convegno intitolato “Le nuove frontiere della biologia“, in cui figuravano tra i relatori personaggi tristemente noti per le loro posizioni apertamente in contrasto con il parere della comunità scientifica

Seguono altri casi che hanno fatto discutere, piangere e ridere, alcuni legali.
Se siete d’accordo con la petizione, avvisate i biologi di vostra conoscenza, per favore? Se avete domande, trovate i Biologi per la scienza su twitter e FaceBook.

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Questa sembra una iniziativa necessaria e spero che sia efficace:

  • “Trasparenza e Merito. L’Università che vogliamo” è un’associazione non profit, costituitasi a Roma il 10 Novembre 2017. Vuole rappresentare un punto di riferimento per coloro che intendano contrapporsi ad episodi di irregolarità nei concorsi universitari, con particolare riferimento alle procedure di assunzione e di progressione di carriera del personale docente, in modo da evitare il loro isolamento.

Il gruppo fondatore raccoglie associati, per ora sono sei, e fondi per assistere e difendere le vittime di irregolarità.

Accennavo ieri al post sul caso di Antonio Zuorro, uno degli associati, ricercatore precario di “tipo A” (contratto di 3 anni rinnovabile fino a 5) alla Sapienza. Nel giugno 2017, vince il concorso per ricercatore di “tipo B” (contratto di tre anni in previsione di un passaggio a prof associato):

  • Poco prima della ormai certa presa di servizio, Zuorro organizza un partenariato per la presentazione di un progetto di ricerca europeo in “Horizon 2020”, per una cifra di 7,2 milioni di euro. Progetto che vince in qualità di coordinatore. La cosa incredibile è che ad oggi, nonostante siano trascorsi 1 anno e 5 mesi, Zuorro non ha ancora preso servizio nell’ateneo romano …  il progetto da lui vinto e poi finanziato all’ateneo romano, è stato affidato ad un altro docente, estraneo agli argomenti dello stesso settore, ma appartenente ad un altro Dipartimento, ovvero Chimica e Tecnologia del Farmaco.

Il TAR del Lazio ha accolto il suo ricorso il 23 luglio e fissato l’udienza per il 29 marzo 2019.
Il nome mi diceva qualcosa

Eccolo qua: quarto nel lungo elenco di ricercatori della Sapienza che dal truffatore Omics si comprano pubblicazioni o un posto da relatore e organizzatore di una conferenza spennapolli:

  • Antonio Zuorro is a Professor [sic] of Biochemical Engineering Fundamentals and Chemical Engineering for BioMedical Systems in the Department of Chemical Engineering Materials and Environment of Sapienza University of Rome. 

Professor” nel caso di Omics, “Assistant Professor ” su Researchgate, LinkedIn e nel comitato editoriale per l‘International Journal of Advanced Scientific Research & Development di un altro spennapolli indiano.

Sul merito non saprei, ma sulla trasparenza La Sapienza ha fatto progressi. Pubblica sul suo sito i rinnovi dei contratti per ricercatore di tipo A e la delibera per quello di tipo B.

Non ho trovato la “nota” del 22 maggio scorso citata nell’ordinanza del TAR.
In compenso c’è un documento del 19 dicembre che forse spiega la lentezza della procedura. All’epoca “dichiarazioni mendaci” sulle retribuzioni percepite da enti pubblici erano ancora da verificare e valutare. Non precluderanno un contratto da ricercatore di tipo B, dice l’ufficio Affari Legali della Sapienza.

Non so se siano opportune da parte del coordinatore di un progetto Horizon 2020 “da 7,2 milioni di euro”.

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Complimenti a Leonid Schneider. Su Nature, Declan Butler scrive che il CNRS si è finalmente dotato di un ufficio per l’integrità della ricerca – ma senza citare le indagini di For better science sugli scandali che hanno costretto il presidente Antoine Petit a darsi una mossa. Pura scena? Per facilitare le ritorsioni contro gli onesti, le denunce di disonestà saranno prese in considerazione solo se firmate con nome e cognome (raccomandazione 7).

2 commenti

  1. OT: nuovo aggiornamento sempre in tema dell’imbarazzante Vincenzo D’Anna: si è scagliato contro Giulia Corsini per le affermazioni del suo articolo su NextQuotidiano. Come era prevedibile, D’Anna ha mandato minacce legali di querele e denuncie varie, asserendo di essere stato “diffamato” non si sa bene come. Negli ultimi giorni i seguaci no-vax di D’Anna hanno denigrato e sbeffeggiato Corsini sui social network nello stesso modo in cui lo fu Ilaria Capua. Corsini, giustamente stufa di essere attaccata pretestuosamente, ha rilasciato un video in cui risponde pubblicamente alle minacce legali di D’Anna: https://www.youtube.com/watch?v=qfv6wdVEb6Q
    Buffo vedere i no-vax, che fino a ieri si dichiaravano strenui paladini della libertà di espressione, usare metodi di censura per silenziare chi pone domande scomode 😀

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