Doveva essere Natale

Insieme a YappikaAction Aid e alle associazioni locali con le quali collabora, Action Aid Italia lavora in Indonesia nell’emergenza da settembre quando ci sono stati il terremoto, lo tsunami e le alluvioni a Sulawesi. Dopo lo tsunami di Banten, sabato, niente Natale per i bambini (“anak-anak”, “Anak Krakatua”: figlio del Krakatoa), i sopravvissuti, i volontari, lo staff di Yappika e buona parte di quello italiano.

Come forse sapete da giornali, radio e tv che intervistano Marco De Ponte, nei villaggi bisogna far arrivare  acqua potabile, cibo, vestiti, kit sanitari, medicinali ecc. sotto il diluvio e con le strade interrotte.

Abbiamo bisogno del sostegno di tutti“. Se potete, fate passare? Ogni volta che sarà possibile, ci saranno aggiornamenti su twitter e FaceBook.

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Niente Natale per i ricercatori dell’Osservatorio Etneo-INGV che da sabato aggiornano sui terremoti del Catanese.

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Per ora non c’è un’emergenza Ebola a Kinsasha.

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Il governo giapponese ha annunciato ufficialmente che usciva dall’International Whaling Commission e da luglio avrebbe ricominciato a cacciare balene per la carne, ma soltanto nelle sue acque territoriali e nella sua zona di interesse economico. E finisce la bufala di “le uccidiamo a scopo di ricerca”.

Sembra che il governo voglia creare una

North Atlantic Marine Mammal Commission — an organization comprised of pro-whaling countries such as Norway, Greenland and Iceland.

L’idea sarebbe di difendere la tradizione gastronomica, anche se la carne di balena venduta in Giappone è piena di mercurio.

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Pardis of a thousand and one days

Tra le mail sull’epidemia di Ebola nella R.D. del Congo, c’erano gli auguri del lab di Pardis Sabeti, una genetista d’origine iraniana conosciuta da giovane “promessa” vent’anni fa. Studia la coevoluzione di geni e di patologie a Harvard, ogni tanto ne parlo a proposito di Ebola, dengue, Zika, plasmodio della malaria ecc.

Guardo in quanti sono adesso nel suo lab e leggo con calma gli ultimi paper sul virus Lassa (come sempre, quelli utili in Africa e alle Ong sono in open access) e semmai le chiedo spiegazioni.

E visto il contesto politico che preoccupa anche lei, rileggo la sua smentita della “scoperta” – da parte del genetista cinese Bruce Lahn e del suo gruppo – di due mutazioni sul gene ASPM. Doveva dimostrare che in Eurasia tra 10 e 5 mila anni fa l’H. sapiens aveva evoluto più cervello e quindi un’intelligenza superiore rispetto all’H. sapiens rimasto in Africa.

Per verificare l’esistenza o meno di questa “selezione positiva”, Pardis aveva arruolato prof, dottorandi e post-doc precari come lei in un ambiente ultra-competitivo. Ha perso quasi sei mesi di “produttività” per un lavoro che quasi nessuno avrebbe usato: 57 citazioni in 11 anni rispetto a mille e più per gli altri.

(Si è ripresa dall’incidente. In agosto cantava, non con la sua band, ma accompagnata alla chitarra dal direttore degli NIH…)

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Sotto una citazione dal Mercante di Venezia, Gavin Schmidt va a caccia di bufale nell’ultimo parto di Ray Bates per conto della Global Warming Policy Foundation:

I’ve grown a little weary of diving down to rebut every repetitive piece of nonsense, but this one has a few funny aspects that make it worthwhile to do so.
When they go low, we go “sigh…”. [quasi cit.]

Da qui spara sulla Croce rossa. In breve, Bates vorrebbe tanto che, raddoppiata la concentrazione di CO2 atmosferica rispetto al 1800, la sensitività del clima all’equilibrio e pertanto l’aumento della temperatura globale fosse di 1 kelvin come stimato da Judith Curry e Nick Lewis.
Purtroppo per lui, la concentrazione è aumentata del 50% e la temperatura globale di un kelvin.

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Tamino è tornato!  Con i dati di Kremsmuenster, Austria, fa vedere perché si misurano le “anomalie – le deviazioni rispetto a una media trentennale precedente – e non le temperature assolute.

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Napoli batte Ferrara 21 a 8

Cancer Research ha ritrattato sei articoli di Alfredo Fusco dell’univ. Federico II, scrive Retraction Watch, per un totale provvisorio di 21 ritrattati e non ricordo quanti corretti, su 86 segnalati su PubPeer.

Dei sei, uno è con Carlo Maria Croce che arriva così a otto ritrattazioni, e 11 correzioni, su una cinquantina di paper dubbi.

Il 20 ottobre scorso, l’univ. dell’Ohio ha tolto a Croce la presidenza del Dip. di biologia e genetica del cancro dal 1 gennaio prossimo. Le sue falsificazioni erano state rivelate dal New York Times nel marzo 2017 e da anni all’università, apparentemente senza effetti sulla sua carriera. Intentava una causa per diffamazione, perdendola in prima istanza. Il suo avvocato dice che l’università non ha motivato il provvedimento, ma due settimane fa ha ritirato il ricorso in appello.

Croce conserva il posto d’onore all’univ. di Ferrara così come Fusco conserva il proprio alla Federico II.

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Se ve la sentite, il N.Y. Times ha messo on line il video “It’s an Act of Murder’: How Europe Outsources Suffering as Migrants Drown“, sui naufraghi che i volontari di Sea Watch non sono riusciti a salvare il 6 novembre 2017. “

L’omicidio” inizia con la decisione del governo Renzi di criminalizzare il soccorso in mare:

This policy can be traced back to February 2017, when Italy and the United Nations-supported Libyan Government of National Accord signed a “memorandum of understanding” that provided a framework for collaboration on development, to fight against “illegal immigration,” human trafficking and the smuggling of contraband. 

“illegal” fra virgolette perché nessuno sa se i morti erano richiedenti asilo. Il video fa parte della documentazione per la causa intentata all’Italia alla Corte europea per i diritti umani, in nome di 17 sopravvissuti dal Global Legal Action Network, dall’ASGI  e dall’ARCI con l’aiuto degli studenti  della Yale Law School.