Le Oche nei nucleoni

Cari orecchietti di radiopop,

Andrea Idini non ci ha abbandonate, è una voce messa in giro da malelingue! Infatti oggi ci dice se e quanto è importante il risultato di un esperimento pubblicato su Nature dalla collaborazione CLAS – si chiama così perché usa il CEBAF Large Acceptance Spectrometer e CEBAF sta per Continuous Electron Beam Accelerator Facility – al Jefferson Lab, in Virginia.

Ha suscitato applausi sulle riviste di fisica, e forse nuovi problemi per i fisici delle particelle.

Dunque… se abbiamo capito bene (improbabile), in libertà i protoni e i neutroni – particelle non elementari in quanto sono fatte di quark attaccati insieme da gluoni – sono diversi da come sono dentro un atomo, e questo “effetto EMC” era stato scoperto dalla European Muon Collaboration al CERN più trentacinque anni fa.

Ma diversi come? Perdono dei pezzi? Li rimescolano? Tornano come quelli nati nella “zuppa di quark” all’inizio dell’universo? E perché cambiano? Per meglio nascondersi in qualche anfratto degli acceleratori e non venir sottoposti a collisioni dalle conseguenze tragiche per la loro integrità?

E mentre Andrea pensa a come riuscire a spiegarlo, gli chiediamo se si trova meglio all’università di Lund che nelle precedenti in Germania, in Finlandia e in Inghilterra, se ha un ufficio comodo, se gli piace insegnare ecc.

Il tema è di quelli complicati che piacciono a voi, forse resterà poco tempo per le notizie scientifiche di questa settimana:

  • la Commissione della FAO sulle risorse genetiche per il cibo e l’agricoltura – dai microbi del suolo agli uccelli e insetti impollinatori e alle mucche – ha pubblicato il suo rapporto. L’agricoltura nel mondo non sembra in buona salute, ma le stime sono un po’ imprecise: soltanto 91 paesi, sui 182 membri della FAO di cui 177 firmatari della Convenzione sulla biodiversità, hanno fornito i risultati di studi locali e partecipato alla redazione del rapporto;
  • Giorgio Gilestro che dirige un lab di ricerca in materia all’Imperial College di Londra, e i suoi colleghi si sono posti una “domanda fondamentale”: “Un animale può sopravvivere senza dormire?” Hanno risposto “come no!” su Science Advances – in open access ed è scritto bene – con uno studio sul moscerino della frutta;
  • su Nature Geoscience (lettura gratis per ora) è uscito il primo modello del clima quando la concentrazione di CO2 in atmosfera supera i 1200 ppm, di Tapio Schneider et al. del Caltech/JPL e dell’intelligenza artificiale nella loro “Earth Machine“.

In onda il giovedì dalle 11.30 alle 12 sui 107,6 FM, in streaming durante e in podcast dopo.

6 commenti

  1. Ill.ma Ocasapiens, Ill.mo A. Idini
    Il blog di Camillo Franchini è silente da diverse settimane. Siete al corrente della causa ?
    Mi è sembrato che uno degli ultimi argomenti (“Bon Ton”) riguardasse proprio ocaspiens.
    Saluti,
    Ugo P.

  2. forse in fusione fredda non ci sono novità.
    Molto più banale: da Pisa devo ristrutturare e ammobiliare un appartamento a Modena.
    La fusione fredda è morta di vecchiaia.
    Mi piacerebbe ora capire come vengono realizzati i progetti energetici in Germania, studiando documenti governativi. A che punto sono con il carbone?

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