Le Oche nello Zambia e dintorni

Cari orecchietti di radiopop,

Michele Salvan, un pilastro del nostro comitato scientifico, sta per andare nello Zambia. Come nei paesi vicini, abbiamo letto su Science, dal 2017 le coltivazioni di mais sono devastate dalla Spodoptera frugiperda, un vermaccio americano.

Da laureato in Scienze agrarie alla Statale di Milano e da poco iscritto all’Ordine, Michele dovrebbe usare nel servizio civile un po’ delle scienze agro-eco-politiche accumulate in anni di intenso studio. E pure nei mesi successivi, perché alla domanda “Verresti a salutare gli orecchietti prima di partire e magari dirci quello che vai a fare?” ha riposto sì, allegando “tre articoli” – in realtà cinque – “più altri a richiesta”.

Zambia, foresta pluviale lungo il fiume Zambesi. Foto Diego Cue, CC – Wikimedia

Per tutti gli autori, e per molti di voi, la premessa è che con i cambiamenti climatici in corso e circa 9-10 miliardi di umani da nutrire entro metà secolo, l’agricoltura è un bel problema, ma anche buona parte delle soluzioni. In ordine, dal produttore al consumatore:

  1. Come le politiche settoriali sostengono uno sviluppo compatibile con il clima? Un’analisi empirica centrata sull’Africa meridionaledi Matthew England et al. su Environmental Science and Policy;
  2. L’agricoltura conservativa può salvare le foreste tropicali? Il caso della fresatura minimale nello Zambia” di Hambulo Ngoma et al. su Forest Policy and Economics;
  3. Interventi agricoli attenti alla nutrizione, diversità agricola, accesso al cibo e dieta varia per i bambini: evidenza dallo Zambia rurale” di Adam Rosenberg et al. su Food Policy;
  4. Riconoscere le innovazioni generate dai contadini attraverso concorsi: indicazioni da quattro paesi africani” di Justice Tambo su Food Security;
  5. Il ‘deserto di cibo” come concetto e strumento per intervenire nelle città africane: un’opportunità e un rischio” di Jane Battersby su Sustainability.

Assistito da Giacomo Morelli, Michele sceglie i punti più importanti.

Sempre in tema di sicurezza alimentare, sono appena usciti un po’ di articoli da segnalare in regime di riscaldamento globale: riguardano la pesca in mare dalla quale dipende la sopravvivenza di circa 2,8 miliardi di persone.

Magari possono servire anche agli studenti che si apprestano a scioperare il 15 marzo per esigere dai partiti “aiutiamoli a casa loro” interventi che mitighino il riscaldamento globale. In particolare quelli di Milano che hanno risposto per primi all’appello di Greta Thurnberg e da dicembre si ritrovano ogni venerdì insieme a Sarah Marder davanti a Palazzo Marino alle 12.30.

In onda il giovedì dalle 11.30 alle 12 sui 107,6 FM, in streaming durante e in podcast dopo.

2 commenti

  1. Buon lavoro al nostro agronomo nello Zambia.
    Avrà parecchio da fare.
    E speriamo che con il contributo di tutti si riesca a conciliare sviluppo umano ed economico della produzione agricola con conservazione delle foreste;
    dato che i trend negli ultimi decenni dello Zambia mostrano come il primo vada a discapito del secondo (crescita quasi lineare della percentuale di superficie coltivata e decrescita continua di quella occupata dalle foreste)

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