Scienze aerospaziali indù

Avevo parlato qui e su Oggi Scienza di “ricerche” analoghe, ora John Chen segnala progressi compiuti di recente. Da Materials Today: Proceedings,  prestigiosa rivista dell’editore Elsevier, vol. 4, n. 8, 2017:
Puratana Aakasha-Yantrika Nirmana Sadhanavasthu (Ancient Aero-mechanical manufacturing materials)

Abstract (link aggiunti):

  • I materiali aerospaziali di antichi antenati sono molto più progrediti di quelli moderni. Questo articolo presenta riscoperte odierne e Reinvenzioni del Vimana shastrha [un testo attribuito al saggio Bharadwaja, ndt]. La nostra équipe SWASTIK (Scientific Works on Advanced Space Technology Investigators for Knowledge)… lavora sui tipi di proprietà di materiali antichi per una radiazione spaziale avanzata, Raja Loha. Una lega a elevato assorbimento del calore per i corpi di vari aeromobili, preparazione, proprietà di ogni materiale nella sua composizione, e la nostra ricerca lavora su cibo, indumenti di antichi astronauti e Materiali per la propulsione come cristallo solare, Elettromagneti rivelano che risulta in materiali aerospaziali interplanetari avanzati e sono decifrati dalla nostra équipe SWASTIK.

Dell’équipe fa parte il giornalista (?) Enrico Baccarini.

Seguono un motore antigravitazionale/ionico a mercurio, latte di bufala e mucca, carne di rondini, pecore e pollame, più altre tecnologie avanzate. Il tutto costa $31,50 ed è stato acquisito da Leonid Schneider che offre generosamente alcuni estratti. I lettori possono manifestare gratitudine con un obolo che aiuterà Leonid a difendersi legalmente nella causa intentata dal Rettore Giorgio Zauli a nome dell’Università di Ferrara. A proposito…

Pro-memoria ricorrente
Nonostante si proclami “trasparente”, l’Università tiene segreto l’esito dei pareri, ottenuti dalla Commissione etica, su alcune delle 35 pubblicazioni problematiche firmate dal Rettore e segnalate su PubPeer. Ultima delle quali, un acquisto su Scientific Reports che vanta le meravigliose proprietà medico-cosmetiche della bava di lumaca italiana pura, prodotta e venduta da una spin-off dell’Ateneo.

***

A proposito di cose serie, l’uff. stampa del CNR informa con po’ di ritardo che Antonello Pasini e Stefano Amendola hanno pubblicato

in open access su Environmental Research Communications. Propongono un sistema (neural network) per distinguere da altre cause gli effetti dei cambiamenti climatici sui raccolti e sulle ondate di calore, divisi per paesi del Sahel tra il 1995 e il 2010. Proposta al condizionale, perché i dati sono insufficienti, da far girare e discutere nelle Ong internazionali.

(So di rompere le scatole, ma le Ong internazionali come Action Aid hanno bisogno di soldi per soccorrere le vittime sopravvissute a Idai. Sono tre milioni circa, continua a diluviare, manca tutto, cibo, vestiti, medicinali, gabinetti mobili, teloni impermeabili, body bags per i cadaveri che stanno marcendo, strade, carburante per i generatori – tutto…)

  • Gratis sul blog di Antonello, una settimana fa avevano mostrato l’impronta della tendenza climatica sui record di freddo e di caldo in Italia.
  • Steph ha approfittato della Giornata mondiale della meteorologia dedicata al Sole, per spiegare “la radiazione solare, questa (s)conosciuta” a noi dummies.
  • Anche Climalteranti ha smentito le bufale raccontate in Senato dal senatore Rubbia nel 2014, tornate di moda da quando un poveretto le ha aggiunte in coda a “Grande truffa del riscaldamento globale”, un montaggio video di sequenze rubate dal documentario di Channel 4, “The Great Global Warming Swindle” del 2007.

5 commenti

  1. @Paolo, lo so, è un antico simbolo sanscrito… ma usare un nome del genere oggi per ricerche che dovrebbero avere respiro internazionale è per lo meno poco intelligente.

I commenti sono chiusi.