Chi ha rubato le mail di "Climategate"

Dieci anni fa, poco prima del vertice sul clima di Copenaghen, un commentatore con un IP in Arabia saudita avvisava che su un sito non rintracciabile c’erano delle mail scambiate tra i ricercatori britannici e americani che collaboravano con la Climate Research Unit all’università dell’East Anglia. (La stessa cosa avveniva prima del vertice del 2011, ma i media non ci badarono.)

Sul sito in  file separati, frasi estratte dal contesto descrivevano un gomblotto di falsificatori seriali. Grazie alla campagna di diffamazione dei soliti globalcoolisti e bigoilisti (nota) nel febbraio 2010 il senatore repubblicano James “Big Oil” Inhofe chiedeva che venissero indagati i seguenti “personaggi-chiave”:

Raymond Bradley
Keith Briffa (UK)
Timothy Carter
Edward Cook
Malcolm Hughes
Phil Jones (UK)
Thomas Karl
Michael Mann
Michael Oppenheimer
Jonathan Overpeck
Benjamin Santer
Gavin Schmidt (estraneo a Climategate)
Stephen Schneider
Susan Solomon
Peter Stott
Kevin Trenberth
Thomas Wigley

Sono stati indagati da undici commissioni parlamentari e scientifiche, nessuna delle quali è riuscita a scoprire né un reato né una scorrettezza né un conflitto d’interesse. La polizia britannica ha accertato che il server della CRU era stato hackerato, ma non da chi.

Su Medium, Iggy Ostanin mostra com’è risalito ai ladri. Stavano nell’Istituto di radioelettronica e informatica dell’università federale (russa) degli Urali a Ekaterinenburg. Non ne rivela i nomi ma dice di aver trasmesso il tutto alla National Crime Agency-UK.

Ostanin dice che la selezione delle frasi incriminanti è stata probabilmente fatta da uno scienziato competente. Ne dubito perché la “pistola fumante” era “il trucco usato da Michael Mann per nascondere il declino” delle temperature dall’inizio del Novecento nella curva “a mazza da hockey” uscita su Nature nel 1998:

Risultati immagini per Mann hockey stick Nature

Nella realtà, il “trucco” mostrava gli ACTUAL DATA  – le variazioni globali registrate dal 1902 al 1995 – usati per “calibrare” in base alla media 1902-1980 le variazioni delle temperature RECONSTRUCTED dalle seguenti fonti vicarie:

annual resolution dendroclimatic, ice core, ice melt, and long historical records used by Bradley and Jones, combined with other coral, ice core, dendroclimatic, and long instrumental records.

Come i globalcoolisti fingono di non sapere, da allora la mazza da hockey è stata replicata con una precisione maggiore, in base ad altre fonti, per periodi più lunghi e non solo per l’emisfero nord.

nota

Oltre alla troupe di Climate Monitor, tra i diffamatori italiani spiccava Uberto “Big Oil” Crescenti, un promotore della Chieti-Pescara Petition. Insieme a Luigi “più CO2 fa solo bene” Mariani, nel 2010 s’illudeva d’aver distrutto la mazza da hockey con bufale finite su un bollettino della Sapienza, feudo del barone Alberto Prestininzi, altro promotore della Cippì Pet.