Effetto Streisand: arrivano altri rinforzi

Oggi su Estense.com, Ruggiero Veronesi pubblica il seguito della Zauliade.
Innanzitutto il pensionato Andrea Maggi che Giorgio Zauli, il rettore dell’università di Ferrara, aveva retribuito come suo portavoce con un “assegno di ricerca” da “Responsabile della comunicazione e degli eventi”, ora è Assessore a lavori pubblici, sport, urbanistica, edilizia e rigenerazione urbana della giunta leghista.
L’uomo giusto al posto giusto.

Dal 2018 in poi si era fatto una campagna elettorale su misura, piazzando a ripetizione nella stampa locale il magnifico piano del Magnifico: il nuovo polo Bio-Med. Con i soldi di noi contribuenti attraverso il ministro Bussetti che essendo della Lega non potrà dire di no, adesso verranno

  • distribuiti 18,6 milioni di euro alle imprese che costruiranno le infrastrutture e metteranno le vecchie in sicurezza, primo argomento elettorale imparabile
  • e retribuiti fino alla pensione, anche se gli interessati pubblicano unicamente ricerca fatta con Photoshop, “non solo i 600 posti previsti nel nuovo format di accesso a Medicina, ma anche trenta posti per la facoltà di Odontoiatria”

E c’è un nuovo membro nella squadra delle pulizie.

Il prof. Roberto Bin, un noto costituzionalista, ha trovato bizzarro quell’assegno di ricerca: come dice il nome è riservato a ricercatori, in primis ai giovani precari. Riassume l’intrallazzo in un esposto alla procura della Corte dei Conti che tirerà sul di morale il prof. Lucio Picci dell’università di Bologna.

In novembre 2016 Maggi è già in pensione, ma

  • una commissione interna all’università valuta le domande (o meglio, l’unica domanda) di accesso a un posto da ricercatore sulle “tecniche informatiche multimediali nei processi di internazionalizzazione e di divulgazione delle attività di ricerca in ambito scientifico e medico”

Unico ad aver fatto domanda, Maggi è l’unico a presentarsi al concorso. Affare fatto:

  • l’assegno di ricerca è istituito “presso il Dipartimento di Morfologia, chirurgia e medicina sperimentale, che è il Dipartimento di appartenenza del Rettore, professor Giorgio Zauli”.

Su un sito semi-clandestino dell’università, oggi il rettore incavolato nero ha ribattuto con un argomento ad personam (‘tenti al rimmel). Brin va in pensione quest’anno a 72 anni, si vergogni di criticare un suo superiore che ha aiutato un giovane precario a improvvisarsi ricercatore a 57 anni.

Che Zauli si appresti ad assumere 600 dipendenti con gli stessi criteri meritocratici e trasparenti?

Sembra di sì perché afferma che il prof. Brin sbaglia a interpretare la legge Madia, e non deve parlare di etica perché

  • quando poi si passa da considerazioni giuridiche a considerazione etiche, il terreno diventa estremamente scivoloso. A me personalmente piace lo stato liberale come immaginato da Luigi Einaudi e ho l’orrore degli stati etici.

Dalle sue 36 pubblicazioni con immagini riciclate, si evince che ha orrore dell’etica tout court e dal suo entourage che a lui “personalmente” piace lo stato illiberale immaginato da Matteo Salvini.
Adesso che mi vien in mente…

Caro prof. Bin,
La sua presunta incomprensione della legge Madia prima mi ha fatto ridere e poi mi ha ricordato le “considerazioni giuridiche” con le quali, per conto dell’università, il suo Magnifico aveva denunciato Leonid Schneider alla Procura di Ferrara.
Non ne aveva azzeccata nemmeno una, poveretto. A sua difesa, va detto che le aveva scritte l’avv. Sabrina Landini, famosa per bistrattare l’italiano e stando al c.v. anche l’inglese. Per ringraziarla, Zauli l’ha promossa “Dirigente dell’Area Legale e Acquisti dal 31/12/2018“.

Ecco, devo chiederle un favore.

Leonid è un po’ irruente, è vero, ma è un giovane precario onesto e squattrinato. Nel caso lei avesse pronte “considerazioni giuridiche” sul nuovo contratto dell’avv. Landini, se le terrebbe per sé fino a quando Leonid verrà processato per diffamazione?

A noi che intendiamo pagarne la difesa e quella dell’etica scientifica, farebbe comodo se l’università e il Magnifico fossero rappresentati dall’avv. Landini.

A buon rendere, se possiamo.
L’oca s.

***

He fought the law, and the law won, in loop da un’ora

2 commenti

  1. Cara oca,
    Pensavo che questa di Zauli fosse una miniserie ma vedo che siamo già alla terza stagione. Nel frattempo però nessuno fa davvero nulla per risolvere questa questione e anche il suo “sottoporsi volontariamente a valutazione” non sembra destinato a dare un esito. Devo dire che almeno non è un firmatario del Patto Trasversale per la Scienza, cosa che mi rincuora.

    1. Elia,
      sappiamo però che si è sottoposto e che il risultato non gli è piaciuto: lo dimostrano sei mesi di silenzio stampa.

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