Il 6 agosto è il giorno della bomba su Hiroshima. Nessuno ne parla in “Umani contro la Terra: in cerca di una definizione dell’Antropocene“, l’articolo di Meera Subramanian su Nature oggi che racconta gli sforzi dei geologi per trovare “l’impronta umana” di una nuova era, il singolo “marcatore” che
- identifica il momento in cui l’umanità è esplosa su una scala così massiccia da aver lasciato sul globo una firma indelebile.
L’impronta dell’era atomica diventa misurabile quasi dieci anni dopo.
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Il World Resources Institute pubblica oggi i dati di Acqueduct, con la mappa della popolazione sotto “stress idrico”. Non sono paragonabili a quelli della Banca Mondiale perché comprendono sia le acque di superficie che quelle sotterranee.
Dodici dei 17 paesi “estremamente stressati” sono nel Medioriente, ma c’è anche San Marino (?); nonostante i ghiacciai dell’Himalaya l’India del Nord e il Pakistan; il Turkmenistan… e il Bostwana – un paese che associo non solo io, immagino, a un’abbondanza di acqua. Il delta dell’Okavango, “l’ultimo pezzo di paradiso terrestre”, è un dedalo di canali e di laghi poco profondi in mezzo al deserto del Kalahari.
L’Italia è 44ma, ultima dei paesi “altamente stressati”, prima vengono il Belgio e il Nepal, ma l’intera mappa dell’Europa sembra contro-intuitiva.
Le raccomandazioni sono sempre: migliorare l’efficienza agricola anche eliminando gli sprechi alimentari, stesso refrain nel prossimo rapporto IPCC sull’uso del territorio; investire in infrastrutture grige – acquedotti che non perdono, impianti di trattamento – e verdi restaurando paludi e displuvi (watersheds?), e soprattutto “trattare, riusare, riciclare”.
Rif. anche The Guardian – da abbinare all’articolo sul Gange, uno dei fiumi più inquinati al mondo, anche dalla plastica – studiato quest’estate da un’équipe finanziata dal National Geographic.
Attorno all’Artico gli incendi non si placano, le immagini satellitarie smentiscono le notizie rassicuranti date dal governo russo. Stando a Euronews, tre giorni fa
- Alexander Uss, the governor of the Krasnoyarsk region, was quoted in Russian media as saying it would be “meaningless” and “perhaps even harmful” to deploy thousands of people to help extinguish the flames.
Sarebbe un “fenomeno comune”, anche se non era mai successo, e interferire peggiorerebbe la situazione, a suo dire. Avrà dovuto chiamare i pompieri e l’esercito lo stesso perché, non lontano da Krasnoyarsk, da ieri sta esplodendo un deposito di munizioni.
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In 15 anni sono raddoppiati gli assassini di quelli che tentano di difendere “la Terra”, almeno la parte dove vivono, scrivono Nathalie Butt et al. su Nature Sustainability (lettura gratuita)
- These deaths are primarily related to conflict over natural resources, across a range of sectors. Of 683 total deaths, >230 were related to mining and agribusiness between 2014 and 2017. We find that rule of law and corruption indices are closely linked to patterns of killings.
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A proposito di inquinamento… Su PubPeer, una squadra delle pulizie sta cercando cosa salvare in 18 pubblicazioni dell’antivax Romain Gherardi, l’inventore della fascite mialgica. Mi era sfuggito che il direttore di Toxicology aveva ritrattato una lettera in cui Gherardi diffamava due ricercatori che avevano criticare una sua ricerca.
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Invece non ci sono più notizie di Valentina Zharkova, scomparsa dopo aver promesso di rendere accessibili i dati sui quali basa la sua profezia di un Minimo di Maunder prossimo venturo. O forse no, Copernicus conferma l’anticipazione dell’Org. Meteo Mondiale: la temperatura globale è stata la più alta registrata per luglio, un aumento di 1,2 °C rispetto alla media 1850-1900.
L’editoriale di George Monbiot fa un bel quadro della situazione..
https://www.theguardian.com/commentisfree/2019/aug/07/fossil-fuel-lobby-pollute-politics-climate-crisis