"Orgogliosi e colmi di gioia"

Nel maggio 2018, il perito elettronico Fabio Fontana e la sua ditta Tao Tecnologies sono stati condannati a pagare le spese legali del processo per diffamazione che avevano intentato a Ferruccio Ferrari. Sul suo blog, infatti, Ferruccio non aveva lodato a sufficienza il dischetto di plastica Taopatch dalle mirabolanti proprietà tao-quantistiche.

Il 5 luglio scorso la ditta ha comunicato quanto segue:

  • Siamo orgogliosi e colmi di gioia di annunciare la pubblicazione della ricerca sulla nanotecnologia Taopatch applicata alla sclerosi multipla […] a cura di Alberto Lomeo, Giuseppe Cacciaguerra, Domenico Garsia, Antonio Scolaro, è pubblicata sulla rivista franco-tedesca di informazione HEGEL e inserita su i-revues, banca dati del CNRS Centre National de la Recherche Scientifique e dell’ INIST Institut National de l’Information Scientifique et Technique.

La notizia era appena uscita sul Gazzettino a p. XII, ma era vecchiotta. Insieme a un paio di grafici taroccati o raffazzonati, il “responsabile medico-scientifico” della ditta, Alberto Lomeo, l’aveva anticipata nel gennaio 2018 a un sito di disinformazione medica.

Orgoglio
L’INIST di Nancy è l’istituto del CNRS che cura “i-Revues“, un archivio di qualunque documento digitale un editore francofono definisca “scientifico” e voglia “valorizzare”. Su 52 riviste archiviate, metà sono defunte. Hegel appartiene a un micro-editore di Nancy che da due anni non pubblica altro, è un raccoglitore di réclame per “terapie complementari” nelle quali figura l’aromaprofumeria:

  • La psychonomie, un exemple de pratique de santé dite « informationnelle » et « énergétique » : approches philosophique et méthodologique, Annette Lexa
  • Evaluer les effets de la réflexologie : réflexion à propos d’une étude clinique sur le stress du quotidien, Bernard Payrau, Elisabeth Breton, Nathalie Thilly
  • Le traitement du syndrome du colon irritable ; l’impact de la microkinésithérapie, Daniel Grosjean, Patrice Bénini, Pierre Carayon
  • Aromaparfumerie : Lavande, Valérie Demars, Thibaut Béguier

Gratitudine
Alla Tao Technologies sono addirittura grati che il loro adesivo sia finito in mezzo ai profumi di lavanda e rosmarino:

  • Ringraziamo la rivista HEGEL per l’apertura mentale dimostrata già 4 anni fa, Alberto Lomeo, Giuseppe Cacciaguerra, Domenico Garsia, Antonio Scolaro che si sono spesi per la realizzazione di questo studio.

I quattro autori sono digiuni sia di sclerosi multipla – stando a Lomeo la “innescano squilibri fisici ed emotivi” – che di fisica tao-quantistica. Tre sono chirurgi cardiovascolari – il primo in pensione – dell’ospedale Cannizzaro di Catania, e Domenico Garsia si definisce “internista, psichiatra, medico di base” a Siracusa.

Colmo
Lo “studio prospettico” è un capolavoro di dilettantismo. Apparentemente senza autorizzazione né consenso informato, in tre anni (2015-2017) gli autori hanno reclutato

  • 28 pazienti fra i 30 e i 68 anni,
  • 15 uomini e 13 donne mentre le donne sono due volte più a rischio di “patologie pesanti”
  • alcuni con “patologie pesanti” e altri “meno pesanti”
  • divisi in “ricorrenti-remittenti” e nella fase “secondaria progressiva”, non è detto se attiva o meno
  • 18 sono in terapia imprecisata

A ciascuno hanno incollato due Taopatch sulla schiena per 4 ore nella prima settimana, 8 ore nella seconda, 12 ore nella terza, e dalla terza in poi glielo hanno lasciato 24 ore su 24 per un totale tre mesi.
Dopo 30 minuti, 1 settimana, 3 mesi con il Mylar, e a 1 anno di distanza senza adesivi (a loro avviso, escluderebbe un effetto placebo!), nel questionario di autovalutazione i pazienti hanno riferito miglioramenti soprattutto “emotivi”. I dati dell’accelerometro e dell’Expanded Disability Status Scale  – sempre che siano corretti – sono insignificanti o negativi.

Manco a dirlo, la statistica è palesemente sbagliata, ma visto che i grafici servivano prima che si fosse concluso lo studio, mica si può pretendere che i valori p abbiano un senso. Tanto per cominciare, i pazienti sotto terapia sono quasi i due terzi del campione. Siccome i loro dati sono sommati a quelli degli altri, non è possibile sapere se le differenze siano dovute alle terapie, al Mylar o al cerotto.

Gioia 
La descrizione del Taopatch è deludente. Manca l’entanglement quantistico, i fotoni non sono più bio, il microchip non è riprogrammabile a distanza e sul lato da mettere sulla pelle non c’è neppure l’adesivo che resiste alle docce per un anno e sul quale le cellule morte e i peluzzi non si attaccano. Va fissato “con del cerotto”.

I 28 volontari avranno smesso di lavarsi per un anno intero o per 49 settimane?
Stando ai tre creduli chirurgi e all’internista si tratta di un microchip di 16mm di diametro e meno di 1mm di spessore,

  • rivestito di Mylar®, all’interno del quale sono incorporati nanocristalli chiamati quantum dot che consentono una conversione ascendente (upconverting nanochrystals) e nanotubi di carbonio

I nanotubi sono messi lì per bellezza.

I nanocristalli a conversione ascendente sono molecole complicate da sintetizzare e costosissime. Per qualche millisecondo, convertono i fotoni infrarossi in fotoni con un’energia più elevata, cioè in luce visibile. L’energia essendo proporzionale alla frequenza e inversamente proporzionale alla lunghezza d’onda, per una conversione ascendente serve una fonte di energia esterna, gli impulsi di un laser per esempio.

  • I nanocristalli sono eccitati dal calore del corpo (fotoni dell’infrarosso) e trasformati in fotoni

‘tenti al rimmel

  • di una lunghezza d’onda simile a quelle usate per la Low-level-laser Therapy o per la Ultra-low-level-laser therapy (per es. 904 nm, 670 nm) [11].

cioè le lunghezze d’onda dei fotoni infrarossi emessi dal corpo. La nota 11 rimanda alla rassegna in cui Luigi Baratto et al. dell’ospedale di Arenzano ammirano gli articoli in cui Luigi Baratto et al. sostengono da 20 anni che un fascio di luce laser infrarossa ridurrebbe il dolore dell’artrite più di altri dispositivi calorifici come le ginocchiere di lana.

Altra ciarlataneria di cui andare “orgogliosi e colmi di gioia”…

L’ultima riga dello “studio” è anche l’ultima ciarlataneria:

  • Lien d’intérêt : aucun

A chi l’avesse già dimenticato, ricordo che Alberto Lomeo è il “responsabile medico-scientifico” della Tao Technologies S.r.l.