Bandiera bianca col foulard

Il gioco del piccolo epidemiologo è un’epidemia nell’epidemia, quindi passo giornate intere a supplicare amici e conoscenti di non espettorarmi addosso i loro virioni e a cercare amorevolmente di vaccinarli. Niente da fare. Oggi a raffica hanno espettorato quelli di polveri sottili, test sierologici e mascherine.

Mi arrendo e ricapitolo qui, così alle mail rispondo con un link e un espletivo tratto da classici della letteratura mondiale:

  • il buon senso va indossato giorno e notte
  • non è stata trovata alcuna correlazione tra inquinamento da polveri sottili e diffusione del contagio
  • non è stato ancora dimostrato che il virus si diffonde nell’aria
  • non esistono test sierologici affidabili, pensare che accorcino la quarantena e accelerino la ripresa economica è da procariota decerebrata, tonnerre de Brest!

foto di procariota decerebrat*.

  • le mascherine che intercettano davvero il coronavirus in entrata e in uscita mancano addirittura per il personale medico e paramedico, sottrarle per andare al supermercato è da procarioti decerebrati, bande d’ectoplasmes à roulettes!

foto di alcuni procarioti decerebrati i quali potranno usare le cravatte, i negozi di foulard essendo chiusi.

  • la mascherina da indossare in casa del virologo Crisanti mi ha fatto andare i corn-flakes di traverso. Stando a quel moule à gaufres dovrei mangiarli da quale orifizio, di preciso?

foto del moule à gaufres.

Cont. 06/04

Cont. 07/04

  • il bachibouzouk che guida il branco degli industriali lombardi, ha scoperto che nella sua regione i decessi sono molti perché c’è una “movimentazione degli animali“. Viste le bestie che giravano tra giornali, radio e televisioni, l’avevo scoperto prima io.

foto del bachibouzouk (pron. bascibusùc)

foto del passerotto – h/t Tony Scalari

  • questo paper va somministrato al moule à gaufres e ai procarioti decerebrati nell’orifizio da precisare e la loro mascherina in quello da precisare sul lato opposto.

foto dell’orifizio da precisare

14 commenti

  1. @ Orecchietto
    mi è “sembLato di vedeLe un pLocariota” anch’io:
    Non so perche’… non so in base a quale assurda associazione… ma il mio inconscio mi ha appena segnalato una scena di un vecchio film western.

  2. Signor EKH, che delusione il suo inconscio! 😉 Da lei mi sarei aspettato qualcosa tipo:
    “Non combattete mai con la religione, né con le cose che dipendono da Dio, perché questo oggetto ha troppa forza nella mente degli sciocchi”.
    Mi auguro sia in buona salute, non mi faccia preoccupare! Comunque i miei riferimenti sono molto meno nobili: Titti il canarino! 🙂
    Signora Oca, l’abbiamo scampata bella, grazie al Papete. Al solo pensiero rabbrividisco.
    In questi giorni mi è capitato di seguire le interviste al governatore della California, a “quella donna del Michigan” ed a Bill Gates (tutti al Daily Show di Noah), non dico mi abbiano messo di buon umore ma almeno è confortante sentire persone pratiche e responsabili. In particolare mi ha colpito Newsom che ci teneva a parlare di “distanziamento fisico” invece di “distanziamento sociale”. Chiaro e semplice…che il buon senso sia sotto i nostri nasi?

    1. orecchietto,
      Mi sembra che la citazione di E.K.Hornbeck sia solo più concisa. In questi giorni come riferimento mi viene più Viva Maria.
      Bravo Newsom, è la vicinanza che deve essere sociale…

  3. @ Orecchietto
    Signor EKH, che delusione il suo inconscio!
    Eh, lo so… e’ un po’ che funziona a tratti… un po’ come l’hyperdrive del Millennium Falcon in Episodio V.
    Da lei mi sarei aspettato qualcosa tipo:
    “Non combattete mai con la religione, né con le cose che dipendono da Dio, perché questo oggetto ha troppa forza nella mente degli sciocchi”.

    Ma no!
    Perche’ parafrasare la Bibbia quando la si puo’ citare direttamente: “Non rispondere allo stolto secondo la sua stoltezza per non divenire anche tu simile a lui” (Proverbi 26.4) [ho dovuto controllare: il mio inconscio suggeriva Qoelet 10.6… si’… e’ proprio fuori fase]
    Che e’ poi l’ispirazione di frasi come “Non litigare mai con un idiota: ti trascinera’ al suo livello e ti battera’ grazie all’esperienza” o “Non fare mai la lotta con un maiale: vi sporcherete entrambi ma a lui piacera’” che, con lievi variazioni, sono state erroneamente attribuite a Oscar Wilde, Abraham Lincoln, George Bernard Shaw, Mark Twain e un mucchio di altri personaggi famosi.

  4. Ahimè, temo di essere accomunabile ai procarioti, ma più per obnubilamento generale (Hornbeck, almeno il tuo millennium quando serve davvero parte) che per semplice ignoranza intrinseca:
    cercando di capire che succede, prendo dati incerti per certi e viceversa e poi perdo pure il filo.
    A mia discolpa posso dire che non credo alle mascherine in casa, sul marciapiede da solo o persino per fare la spesa (almeno da cliente), ma la dovrò prendere lo stesso o la spesa non me la faranno fare.
    Guardavo i dati dell’ISS dopo essere stato sgridato da chi deve averli letti prima e meglio. Ho visto che chi se la vede brutta più spesso ha età avanzata, problemi di ipertensione, poi di diabete e in qualche caso psichiatrici. Ecco, magari la faccio franca per le prime tre, ma l’ultima categoria…
    Vabbè, l’importante è che mi si possa perdonare
    🙂

  5. Gentili Ocasapiens e orecchietto, leggo spesso ciò che scrive l’una e ciò che commenta l’altro e mi ritrovo sulla vostra lunghezza d’onda.
    Questa volta, però, permettetemi di dissentire profondamente.
    Giudico del tutto inaccettabile paragonare un piccolo, umile e onesto procariota a quelle accozzaglie puricellurari che avete citato, accozzaglie nelle quali un loro organo – forse il più importante e quindi capisco il vocabolo decerebrato – che dovrebbe avere funzioni ben più fondamentali è ridotto a semplice distanziatore degli orecchi.
    Mi rendo ben conto che tutti (e io non mi tiro fuori) utilizziamo stereotipi e luoghi comuni. Così possiamo rivolgerci a qualcuno dicendogli che si veste come un baluba, che parla come un camallo genovese oppure che bestemmia come un turco (ma questa, almeno, Montesquieu l’ha ribaltata con j’enrage quelquefois comme un chrétien). Bisogna però accettare che qualcuno si alzi per difendere chi voce non ha.
    Concludo quindi elevando la mia vibrionica protesta (chiedo scusa! la protesta è vibrata) e, un po’ rattristato, vi saluto.
    Ciao.

    1. Piersilvio,
      un po’ rattristato, vi saluto. Ciao.
      No, non lasciamoci così. Le chiediamo scusa, siamo stati politicamente scorretti con i procarioti – io pure con gli ectoplasmi a rotelle – e ce ne vergogniamo profondamente (vero, orecchietto?)

      Cimpy,
      temo di essere accomunabile ai procarioti
      Accid… non sapevamo che lei fosse un politico importante! Chiediamo scusa anche a lei (vero, orecchietto?)
      Sono d’accordo con lei e il suo Partito qualunque esso sia. Ci sono clienti con la mascherina da settimane, ma non hanno ancora imparato che non bisogna smanazzarla. Invece metto il foulard per dire a chi mi serve che non l* considero un robot.
      ma l’ultima categoria…
      la depressione da ansia, stress, insonnia ecc. pare più probabile nelle le persone prive di rapporti sociali. Non mi sembra il caso degli IbeC…

  6. Accomunato solo dalla decerebralizzazione.
    Quanto a potere (politico o meno), mai avuto – non per nulla i piatti in famiglia li lavo io…
    Quanto alla depressione, pare ne sia immune. Misteri che la scienza non può risolvere, ma in fondo, basta che si applichi a risolvere il problema ben più grave e più contingente che ora ci tiene in casa tutti (meno i procarioti)

  7. Signora Oca, che disastro! Sono partito in quarta travolgendo i nostri Piersilvio e Cimpy con i quali mi scuso. Se dovevo metter sotto qualcuno, non erano di certo loro… 🙁
    …ma sorvolo sul gruppetto di persone fuori dal cimitero.
    Almeno EKH mi sembra tornato in forma.
    Saluti imbarazzati.

    1. Grazie orecchietto, sapevo di poter contare su di lei.
      Cimpy,
      siamo molto sollevati, orecchietto potrà confermarlo. “Mi consenta”: i piatti vanno lavati senza guanti, come le mani. I tensioattivi del detersivo sciolgono i grassi ai quali è attaccata la corona del virus e tutti i pezzi finiscono nel tubo di scarico.

  8. Cara oca, dopo averti seguita sempre con molto piacere su radio 3, nel tempo andato purtroppo, o scoperto ultimamente il tuo blog, sempre molto interessante. Riguardo al ozono ed il suo uso per la cura del Coronavirus sul messaggero veneto è uscito questo articolo https://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2020/04/06/news/coronavirus-l-italia-spera-nell-ozonoterapia-la-cura-per-il-covid-testata-per-la-prima-volta-a-udine-1.38685257 De Monte mi è sempre sembrato una persona seria, si è anche molto esposto accompagnando Luana Englaro nella fase finale della sua non vita. Il problema mi sembra sia da una parte l’ uso dei politici dei vari tentativi di cura, penso a Trump e la clorochina o al leghista Fedriga, purtroppo attuale governatore del mio Friuli, che sponsorizza l’ozono terapia, dall’altra parte ci sono ricercatori poco seri come Didier Raoult che creano disastri. Credo che le riflessioni di Dora su HivForum https://hivforum.info/forum/viewtopic.php?f=24&t=2786&start=160 siano molto dolenti e vere, Oca cosa ne pensi ? PS riguardo la clorochina e idrossiclorochina mi ha fatto specie come nel mondo dei media, anche in quelli pubblici quasi nessuno abbia chiesto lumi ad Andrea Savarino.

    1. Vittorio,
      grazie del giudizio gentile.
      Speriamo tutti in farmaci efficaci – nel mucchio è probabile che in certe condizioni ce ne sia più di uno – ma così la ricerca bio-med perde credibilità. Non è che prima ne avesse tanta.
      Per l’ozono come terapia antivirale non ho trovato niente in letteratura, solo racconti di chi la somministra per qualunque cosa in qualunque modo, perfino come clistere.
      Per me Dora è un faro!
      Da gennaio Andrea Savarino lavora con ricercatori di mezzo mondo, dubito che abbia tempo per i media. Poi dice sempre di moderare l’entusiasmo, di aspettare, che è uno tsunami di dati caotici. E’ vero, i protocolli sono i più disparati (non è una critica, anche in una pandemia ogni paziente ha una sua storia) ma non è molto mediatico.

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