Una truffa nuova

La truffa vecchia è che sul sito “nature-researcher”, sotto il logo di Nature Abolfazl Madani spaccia biglietti (sic, “tickets”) per conferenze pseudo-scientifiche. Quella nuova è che per darsi una parvenza di credibilità, in luglio il giovane si è attribuito su Twitter un articolo uscito su Nature Communications, cambiando il titolo, il nome degli autori mettendoci il proprio e quello – raddoppiato – di un altro senza nemmeno togliere “Authors’ contributions” in fondo al paper.

Altrettanto ingenuamente, due anni fa Madani si era fatto una pagina Scholar, con in tutto: un poster a una conferenza e due paper inediti, uno messo su Researchgate e un altro su arXiv dalla prima autrice, grazie ai quali è facile rintracciarlo attraverso la South Tehran Branch Islamic Azad University.

Correzione 21/11:  Smut Clyde segnala che un paper è uscito da un predone.

Queen ElisabethLeonid Schneider e altri nettascienza sono già sul pezzo.

Agg.19/11: the plot thickensMadani answers (and disappears from Twitter), but he’s got friends in high places…

Siccome oggi è stato beccato da un autore dell’originale, per continuare a spennare polli Madani dovrà scegliere un altro editore e rifarsi un sito. E magari essere un po’ meno pigro, non so io, per esempio copia-incollare da articoli altrui come il clan Tarantino-Finelli e comprarsi la pubblicazione dei risultati su una rivista predona.

Mi ha ricordato che volevo raccontare di un altro “ricercatore” iraniano, il mitico Alireza Heidari, e della sua California South University. Nel frattempo, potete iniziare da qui, proseguire qui – tenendo presente che la CSU o CaSU non vende più lauree e dottorati.
L’ipotesi prevalente è che Heidari campi reclutando polli per le molte riviste predone di cui è editor. Non so come se la cavi, ci sono accademici d.o.c. che lo fanno gratis in cambio del titolo di “editor” che non si nega neppure a un cane e, con più solerzia, di “editor in chief” che ai cani viene ancora negato.

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ADR

Sì, ho visto che in Francia è uscito Hold-up, un “docufiction” complottista sull’epidemia di covid creata dall’élite capitalista, cioè dall’istituto Pasteur, per uccidere 3,5 miliardi di poveri, raggiungere così gli Scopi dello sviluppo sostenibile e avviare “the Great Reset” del governo mondiale.

Agg. di Marco Balzarini: c’è una recensione su Facta News.

Se sapete un po’ il francese, trovate il debunking su Le Monde o Libé.

p.s. Grazie del link pirata, ma no grazie, dura quasi tre ore. Ai francofoni, raccomando la recensione di Catherine Dufour. Ve la cavate in 15 minuti, 20 se dovete asciugarvi il rimmel. Se il franglais di Twitter vi lascia confus* potete allenarvi con questo video di Karim Duval, o questo. Ci sono i sottotitoli.

5 commenti

  1. “Ma già prima dell’uscita aveva attirato l’attenzione dei media francesi, grazie alla sua capacità di raccogliere circa 180 mila euro di finanziamenti dal basso, sulla piattaforma di crowdfunding Ulule”
    È abbastanza chiaro che non tutti gli spacciatori di negazionismo sono persone con problemi cognitivi: qualcuno effettivamente ci mangia

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