Marco Cattaneo definiva così, nell’editoriale di Le Scienze del 4 gennaio, l’effetto della “propaganda martellante” di Trump e dei media da lui chiamati a raccolta: “milioni di americani vivono ancora oggi in una realtà parallela in cui sperano, quando non apertamente pretendono, che il risultato delle elezioni sia rovesciato. Con le buone o con le cattive.”
Dati i tempi per stampare e distribuire la rivista, l’aveva scritto prima di Natale. Bien vu.
La propaganda di Trump, della maggioranza dei repubblicani al Congresso e nei governi statali, era martellante dal 2009 per delegittimare la presidenza di Obama, il “musulmano nato in Kenya”, e chiamare all’azione i suprematisti bianchi. Ma i “nazisti dell’Illinois” erano risorti dall’Atlantico al Pacifico da quando afro-americani ed ebrei rivendicavano diritti civili.
Nemmeno loro erano una novità. “America First“, il motto ripetuto oggi da Trump, era quello dei filo-nazisti americani negli anni Quaranta.
L’elezione in Georgia di un senatore nero e di uno ebreo, eredi rispettivamente di Martin Luther King e di John Lewis, era tanto più inaccettabile che l’aveva ottenuta il movimento creato da Stacey Abrams. La soppressione del “Black vote” da parte della maggioranza repubblicana – come in tutti gli stati un tempo confederati – aveva tolto circa 200 mila voti nel 2018. Era stato un furto così palese che la mobilitazione che Tracey Abrams aveva lanciato nel 2005 si era ampliata a tutto il partito democratico.
Non so perché i democratici, da Biden in giù, si dicono sorpresi dall’assalto al Congresso federale e a quelli locali o alla residenza del governatore in venti stati. Da un lato i protagonisti lo organizzavano sui social da metà novembre e dall’altro Trump lo aveva annunciato su Twitter più volte, l’ultima invitando i fedeli a restare in città dopo il rally del 6 gennaio con la promessa “it will be wild”. (Prima aveva ordinato “fight like hell”.)
Promessa mantenuta, va detto. Durante il rally li istigava a marciare, insieme a lui, contro il Congresso e poi è rientrato alla Casa Bianca, per ammirarli in tivù insieme a parenti e servi.
La partecipazione di militari, eletti repubblicani e poliziotti con il proprio distintivo ben in vista garantiva che una polizia federale (Capitol Police, 2300 persone, impiegati e tecnici compresi) li avrebbe fatti entrare. I 62 arresti con denuncia e trasferimento in procura sono stati eseguiti dalla polizia municipale, l’altra ha fermato sei persone per “ingresso illegale”.
(Si è dimesso il capo della Capitol Police, la quale continua a eseguirne gli ordini e quindi non informa il Congresso su quanto accaduto.)
Ora Biden, i membri del governo che non si sono ancora dimessi (pur di non applicare il 25° emendamento) e quelli del Congresso, con poche eccezioni fra i democratici, credono o fingono di credere che nel video di ieri Trump abbia “concesso” di aver perso. I suoi fedeli – o almeno quelli che non lo ritengono un traditore da impiccare insieme a politici, giudici, giornalisti ecc. – si stanno organizzando pubblicamente sui social per tornare a Washington il 20 gennaio, armati questa volta, perché il loro messia ha concluso così:
- To all of my wonderful supporters, I know you’re disappointed but I also want you to know our incredible journey is only beginning.
Li considera tuttora “great patriots”, “speciali” e li ama, come twittava dalla Casa Bianca mentre loro devastavano le aule e gli uffici del Congresso.
Nel sondaggio YouGov di ieri, il 73% degli elettori repubblicani e il 36% di quelli indipendenti pensano che le frodi inventate dai repubblicani hanno cambiato il risultato elettorale; il 29% degli elettori repubblicani è favorevole ad azioni simili alla devastazione del Congresso. Eppure da metà novembre, le frodi sono state smentite ogni giorno: dal Dipartimento della Giustizia, dai governi repubblicani meno uno dei cinque stati dove Trump e i suoi alleati lo hanno contestato, e in ogni grado di giudizio fino alla Corte Suprema in 62 processi su 62…
Oggi la presidente della Camera Nancy Pelosi e il generale Mark Milley, il capo dello Stato maggiore congiunto, hanno discusso come togliere a Trump la possibilità di lanciare testate nucleari. Se non si dimette nel frattempo, entro la prossima settimana la Camera ne voterà l’impeachment. Finora né il vice-presidente Pence né il segretario di stato Pompeo né altri rimasti in carica intendono applicare il 25° emendamento e togliergli la presidenza per motivi di disabilità (mentale).
Titolo in copertina di Le Scienze: “Il veleno della disinformazione”. Bien vu bis, direttore, e buon anno.
Agg. 09/01 – nel sondaggio Marist, Trump e l’assalto al Congresso hanno meno consensi.
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Vaccini anti-covid
L’EMA aveva raccomandato l’approvazione del vaccino Moderna due giorni fa. Oggi conferma che ogni flacone del vaccino Pfizer-BioNTech contiene 6 dosi (!), e rimanda “probabilmente” a fine mese la valutazione del vaccino AstraZeneca. Per questo, ha ricevuto “nuove informazioni” ma non ancora una “richiesta di autorizzazione” da parte dell’azienda.
Mi son persa la riunione pubblica di oggi, ma spero che la trasparenza sia un contro-veleno.
Su Nature di oggi
– Ewen Callaway riassume le ricerche in corso per capire se le nuove varianti del coronavirus potrebbero renderlo resistente ai vaccini – e vice versa, se i vaccini potrebbero selezionare varianti ancora più contaggiose;
– Elie Dolgin spiega come le vaccinazioni in corso stanno ostacolando i trial clinici di nuovi vaccini – e come gli ostacoli potrebbero essere superati;
– l’editoriale riguarda il finanziamento degli interventi per mitigare la crisi climatica nei paesi poveri che non l’hanno causata – punto dolente di ogni vertice. Il prossimo – COP26 – è a fine novembre
- Widely seen as the world’s last chance to take meaningful, unified action on climate change, it must succeed.
Per riuscire avrebbe bisogno di una fiducia nelle procedure di controllo, e per ora non ce n’è traccia.
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Da Carbon Brief c’è una rassegna degli impegni per ridurre le emissioni di CO2 entro il 2020 rispettati finora (UE, UK e Giappone…) e di quelli, presumibilmente più ambiziosi, già presi per il 2030 da vari paesi, spesso giocando sulle definizioni e sui periodi di riferimento. L’ultima tabella “tanto scontata quanto inquietante” riguarda proprio i finanziamenti.
Copernicus pubblica l’analisi preliminare delle temperature: “2020 warmest year on record for Europe; globally, 2020 ties with 2016 for warmest year recorded“. Allora Gavin Schmidt aveva previsto giusto? What do you say, Claudio Cassardo?
Su Nature Communications Earth & Environment in open access, c’è un paper sull’estate “nera” del 2019 in Australia e le “connessioni” tra gli incendi e la variabilità climatica. Proprio bello, con tutta una parte paleoclimatica e raccomandazioni per evitare che si ripeta. La prima autrice, Nerilie Abram, riassume i punti più importanti su Twitter.
Non c’è nulla di sorprendente nel recente assalto al Campidoglio.
Vista la realtà USA sorprendente è che sia il primo assalto in più di 200 anni.
Mauro,
infatti. La sorpresa, almeno per me, è che tanti politici cadano dal pero dopo mesi di milizie armate che invadono i campidogli e quella che voleva “giustiziare” la governatrice del Michigan.
—
Grandonio
Le masse plebee che assaltano il Campidoglio erano il sogno della sinistra marxista negli anni ’60 e ’70.
Citation please.
La rivoluzione non è un pranzo di gala, ma la Coyaud oramai è attempata e si è data al moderatismo del “eg, questi giuovani d’oggi”.
Le masse plebee che assaltano il Campidoglio erano il sogno della sinistra marxista negli anni ’60 e ’70. Ora è realizzato dalle masse plebee dell’antisinistra (non so come chiamarle: fasciste? reazionarie? etichette non pertinenti). C’è da stupirsi? La destra non si è forse sostituita alla sinistra come forza antistatale e antisociale (nonché antiumana, ma questo lo era forse già), almeno dagli anni ’70? E non è forse negli USA che la metamorfosi era maturata (imputridita, forse) nel corso dei decenni? La John Birch Society non risale forse al 1958? Mi dite che si è esaurita? Si è esaurita perché ha esaurito il suo lavoro, e i risultati si dispiegano brillanti dall’età di Reagan a quella di Trump. Del resto dubito che gli avversari di questa Destra (l’unica esistente) siano migliori di essa. Quanto a quelli che credono alle frodi, gridano ai brogli elettorali, non sono niente di nuovo. Cosa facevano Berlusconi e i suoi ogni volta che perdevano le lezioni mentre erano al governo? Brogli organizzati dall’opposizione contro le forze al governo. Si può scrivere ma non concepire correttamente. Ma tanto ormai la realtà non esiste.
I fan di Trump si preparano per il 20:
https://www.open.online/2021/01/09/chat-proud-boys-dopo-sospensione-trump-twitter-violenza-inevitabile/
Spero che stavolta le forze dell’ordine siano preparate.
Le masse plebee che assaltano il Campidoglio erano il sogno della sinistra marxista negli anni ’60 e ’70.
che però non era al potere, a differenza dell’ideologia dell’incolto egolatra, menzognero caratterizzato da arroganza ignorante e imbevuto di ideologia suprematista. E che ha incitato l’assalto e il resto.
Le masse plebee dell’antisinistra assaltano e sfondano le porte del Campidoglio gridando “this is or our country, this is our house”. È lo slogan del “noi siamo qui, questa è la nostra terra, gli altri sono arrivati dopo, noi siamo quelli che sono sempre stati qui”. Una specie di versione secolare dell’eternità che per qualche ragione esercita un fascino emotivo molto forte, in particolare tra gente che non può più essere certa di poter per sempre restare dove è sempre stata, perché è soggetta a una continua mescolanza. Per qualche ragione, dal punto di vista della psicologia sociale, è un vantaggio poter vantare un’età. Per questo motivo il nazionalismo, pur essendo un fenomeno molto giovane, invariabilmente rivendica di essere molto antico. Perché una veneranda età soddisfa quel bisogno di valori permanenti e di priorità.
“La sorpresa, almeno per me, è che tanti politici cadano dal pero dopo mesi di milizie armate che invadono i campidogli e quella che voleva “giustiziare” la governatrice del Michigan”
Ecco, diciamolo: quello che non ti aspetti non è tanto che non ci siano manifestazioni pro o contro, ma che non ci sia un cordone di sicurezza sufficiente a tenere a bada i più infervorati (che ci sono quasi sempre).
Qui il problema pare fosse da un lato che una parte dei responsabili del cordone simpatizza(va) coi manifestanti, dall’altro che i manifestanti non erano precisamente famiglie in sfilata pacifica.
Poi, a posteriori, cadere dal pero a volte è anche comodo. Vedremo il 20.
Edit
Manifestazioni, eh, non attacchi alle istituzioni.
Qui si è arrivati oltre. Ma il punto era che si è arrivati oltre e un cordone sufficiente comunque non c’era nonostante le avvisaglie
E c’è voluto Pence per chiamare la Guardia Nazionale. Lo stesso Pence per cui i rivoltosi avevano preparato un bel cappio:
https://www.snopes.com/fact-check/hang-mike-pence-chant-capitol-riot/
Ma sono solo “bravi ragazzi” per Trump, persone “speciali”, “patrioti”….
In effetti l’ irruzione di qualche centinaio di sciamannati all’ interno della casa bianca non poi così sorprendente. Gli USA nonostante la retorica della grande democrazia sono sempre stati una nazione piena di contraddizioni non risolte e di violenza diffusa. E l’ ultima amministrazione si è dimostrata del tutto incapace di pensare ad un futuro condiviso del Paese, credendo alla propria propaganda. Un altro passo in avanti verso la decadenza in atto da diversi decenni e negata da gran parte della politica statunitense. Il negazionismo spesso funziona per raccogliere voti solo che per definizione non potrà mai risolvere i problemi che nega.
Cara Oca
quanto presto ci siamo dimenticati di com’era la politica qualche decennio fa. Che vuoi che ti dica? Dovrei fare ricerche in biblioteca, cosa ora difficile. Di quello che c’è su internet ti posso indicare un aggancio sulle rivolte negre
https://www.international-communist-party.org/Indices/Indices2/IRazzUsa.htm#necessit%C3%A0
per il resto vado a memoria. Ricordo un manifesto cinese con sullo sfondo il Campidoglio (o la Casa Bianca?) in fiamme e in primo piano una folla multirazziale e tante bandiere rosse.
Per Steph
Ho dei dubbi sulla parentela del Conservatorismo e nazionalismo americani con quelli europei, anche quelli del Sangue e Suolo. Questa è la loro narrazione, perlomeno quella di Russel Kirk che tanto cita Burke senza capirne un gran che. Mi sembra che la Destra americana abbia piuttosto radici teologiche, o mitologiche
Grandonio,
per quel che valgono i miei ricordi, negli anni 60 e 70 le manifestazioni a Washington erano contro la leva e la guerra in Vietnam, quelle per i diritti civili, delle femministe e dei gay. Nessuna intendeva assaltare il Campidoglio. C’erano alcuni comunisti, trotzkisti e maoisti nei campus e forse in manifestazioni locali (tipo quelle sindacali a Detroit), ma fuori erano invisibili.
A parte Angela Davis e un paio di altri leader dei Black Panthers, il Black Power diffidava dei partiti comunisti americani, tendevano a gloriarsi di vittorie non loro o mai avvenute. Almeno quello sovietico sosteneva con armi e soldi Cuba e i movimenti di liberazione in Africa, dubito che la propaganda cinese abbia avuto una qualche influenza.
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Paolo C.,
sì, ma c’è voluto il patibolo eretto davanti al Campidoglio e la gente che urlava “Hang Pence”.
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Cimpy,
un cordone sufficiente comunque non c’era nonostante le avvisaglie
Tuttora senza spiegazione da parte dei capi della Capitol Police. Si son dimessi, ma penso che dovranno darla a una commissione d’inchiesta del Congresso, tanto più adesso che un altro poliziotto è morto, non so se era tra quelli feriti.
E’ vero che, come dice Alberto, c’è molta retorica sulla grande democrazia USA, ma per adesso la divisione dei poteri ha funzionato. Si è visto con le mobilitazioni dal basso che hanno aggirato gli ostacoli al voto per i non bianchi, i giudici che hanno mandato Trump a quel paese, i media non asserviti ecc.
Tutto questo malgrado le minacce di morte da parte di milioni di razzisti e invasati, armati fino ai denti. (E il partito repubblicano secondo il quale Trump scherzava…)
inveni, eccum
https://fiftyonepercent.wordpress.com/2010/01/31/a-look-at-chinese-propaganda/
e in generale sul supporto cinese ai movimenti neri
https://traduzionimarxiste.wordpress.com/2016/09/15/black-like-mao-cina-rossa-e-rivoluzione-nera/
“per quel che valgono i miei ricordi, negli anni 60 e 70 le manifestazioni a Washington erano contro la leva e la guerra in Vietnam, quelle per i diritti civili, delle femministe e dei gay. Nessuna intendeva assaltare il Campidoglio.”
Ma infatti la sinistra americana ha sempre fatto ridere. A confronto i trumpiani sono rivoluzionarii leninisti.
Non parlo della politica reale, ma di quella percepita
COVID?19 related dermatosis in November 2019. Could this case be Italy’s patient zero?
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/bjd.19804?af=R
https://doi.org/10.1111/bjd.19804
L’analisi è affidabile oppure c’è la possibilità che si tratti di virus simili?
PErò mi chiedo: se il virus era entrato da tempo in Italia non avremmo dovuto avere casi in gennaio?
zoomx,
We were not able to detect viral RNA with RT-PCR technology because the viral load was probably too low or degraded…
Hanno trovato un frammento di Rna che somiglia a quello per la proteina Spike, usando un sistema meno preciso della PCR. Nove mesi dopo il prelievo, la paziente è risultata sieropositiva per un’immunoglobulina (l’IgG e nessuna delle altre). Magari è stata contagiata parecchio tempo dopo, non per forza dal Sars-Cov-2.
Un solo test e un solo anticorpo mi sembra un po’ poco per escludere un falso positivo.
non avremmo dovuto avere casi in gennaio?
Ipotesi 1: non li abbiamo ancora scovati.
Ipotesi 2: variante del virus meno contagiosa.
Ipotesi 3: falso positivo.
Era proprio quello che immaginavo ma che non ero riuscito a cogliere dall’articolo originale.
GRAZIE!