Oggi il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus (Dr. Tedros) ha aperto la riunione del direttivo (in diretta streaming ogni lunedì), con una sacrosanta incavolatura sull’iniqua distribuzione prevista per i vaccini contro il covid-19. L’ha introdotta con una citazione del discorso di Martin Luther King, a Chicago nel marzo 1966, alla seconda conferenza del Medical Committee for Human Rights:
- Of all the forms of inequality, injustice in health is the most shocking and the most inhuman because it often results in physical death.
MLK continuava così:
- I see no alternative to direct action and creative nonviolence to raise the conscience of the nation.
Dubito che l’assemblea dei paesi membri autorizzi l’Oms a ricorrere all’azione diretta e alla nonviolenza creativa, ma nella UE tutti possiamo firmare No profit on pandemic. Così l’Oms ha supplicato un’altra volta i governi e le BigPharma di rispettare gli impegni presi con Covax invece
- Even as they speak the language of equitable access, some countries and companies continue to prioritize bilateral deals, going around COVAX, driving up prices and attempting to jump to the front of the queue.
Dieci giorni fa, con un mezzo milione di euro dato dalla UE l’iniziativa Covax aveva superato il traguardo dei $2 miliardi per gli acquisti di massa. Pfizer e BioNTech avevano detto che “intendevano” partecipare, ma Pfizer che detiene i mezzi di produzione pare aver cambiato idea.
Il buon Dr. Tedros ha anche confermato che Italia, Sudafrica e Thailandia hanno già depositato le nuove varianti del Sars-Cov-2 nel Biohub svizzero di virus e altri patogeni, quindi scienziati accreditati possono chiederli e usarli per la ricerca e lo sviluppo di vaccini e altre terapie.
Israele resta il paese più vaccinato, la somministrazione delle seconde dosi è già iniziata, ed è anche in lockdown. Quindi non sarà solo merito del vaccino, ma il numero dei casi sta calando.
Johnson & Johnson potrebbe aver ottenuto buoni risultati nel trial di fase tre con il suo vaccino monodose, classico e più facile da produrre anche fuori dagli USA se non fosse blindato da brevetti. Stando alla commissaria alla sanità UE Stella Kyriakides, entro poche settimane chiederà l’autorizzazione europea. Sarebbe disponibile in aprile.
Stay safe, friends.
Per il buono, non ho trovato altro nelle letture a domanda e nelle mie.
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Dr. Tebros non ha detto niente degli ispettori andati a Wuhan per indagare sull’origine del virus – dopo un anno di trattative e un primo accordo raggiunto in luglio. Trasparenza al lunedì, ma non sui rapporti con il governo cinese…
Il quale attribuisce i nuovi focolai a viaggiatori venuti da “oltremare” e addirittura a cibi surgelati d’importazione…
A parte orrendi “esperimenti in natura” – a Manaus, per esempio – è difficile valutare la pericolosità (covid grave o prolungato, decessi) delle nuove varianti del Sars-Cov-2. Non solo la “terapia standard” precoce – ossigeno, steroidi, antipiretici ecc. – migliora, ma le mutazioni si accumulano, si cancellano o si rafforzano a vicenda. Come dicono Laura Goodman e Gary Whittaker su Lancet-Microbe:
- The direction of viral evolution is probabilistic and difficult to predict, and the over-reliance on deterministic outcomes, especially concerning point mutations, is uncertain and should not be prejudicated.
Sottoscrivo, ma se i vaccini e i test di sieropositività fossero somministrati nei paesi poveri come ora in 39 paesi ricchi oltre a salvare milioni di vite, si capirebbe prima se restano abbastanza efficaci contro la malattia proprio dove la sanità è più iniqua.
Anche in Italia, gli antivax sostengono che la settimana scorsa in Norvegia 23 (e anche di più) persone vaccinate sarebbero morte per colpa del vaccino Pfizer. Se ve ne capita uno a tiro, ci sono buoni argomenti nell’articolo di David Gorski su Science based medicine. Per es. ogni settimana, muoiono 400 ultra-75enni norvegesi ricoverati in case di cura e nonostante quelli con gravi problemi di salute siano stati vaccinati per primi, dall’inizio dell’anno il numero dei decessi non è aumentato.
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Il cattivo
Se leggete For better science, siete già al corrente degli ultimi scandali. Immagino che Leonid Schneider scriverà un articolo sulle novità riguardanti Didier Raoult et al. che avevano falsificato i dati per dimostrare che l’idrossiclorochina in combinazione o meno con l’azitromicina era così efficace che diminuivano sia i covid gravi che i decessi. D’altronde quando i malati peggioravano erano trasferiti nell’ospedale di fianco, perché la clinica universitaria di Raoult non è attrezzata.
Ora Raoult et al. hanno pubblicato, oltre a una rassegna cherry-picked e piena di falsità, un paper dalle statistiche altrettanto discutibili, in cui scrivono il contrario dopo aver rianalizzato i dati, aumentato il numero dei pazienti, cambiato gli end-point da 6 giorni e 7-14 giorni e altri trucchetti.
Al primo tentativo, il beneficio dell’idrossiclorochina era “biased” perché avevano escluso 6 morti. Adesso la cura miracolosa è diventata solo rischiosa nel caso di età avanzata e co-morbidità. Se somministrata a pazienti giovani (media 45 anni) appena si manifestano i primi sintomi, riduce il periodo di degenza all’incirca come il remdesivir – o le cure standard o un placebo.
Ieri su la tv francese M6 è andata in onda una “Inchiesta esclusiva“ sul “mistero” del Didier nazionale che ha rifiutato di farsi intervistare. Ne esce malconcio.
Salta fuori che dopo la pubblicazione – in 2 giorni, peer-review fulminea, d’altronde il direttore è un collaboratore di Raoult – del primo articolo in marzo sull’International Journal of Antimicrobial Agents, al direttore della rivista e all’editore Elsevier era arrivata una decina di commenti che segnalavano gli errori e le omissioni. Elsevier e la società scientifica titolare della rivista si sono dette preoccupate e hanno chiesto una seconda peer-review.
E’ stata molto negativa. Elsevier ha informato gli autori che intendeva ritrattare l’articolo. Raoult ha mobilitato i propri avvocati e il direttore e assistenti han fatto retromarcia, invitando a partecipare al dibattito inviando commenti.
Stavano in redazione da aprile, ma sono stati pubblicati il 4 gennaio scorso (rimando gli interessati all’elenco di Sartorius con link a ciascuno).