Senza aggiungere le parolacce che ho in mente da ieri, lascio dire ad Anna Rita Merlo del manifesto com’è andata all’Organizzazione mondiale del commercio (WTO) la riunione sui brevetti dei vaccini anti-covid:
- Ma al Wto persiste il no di un gruppo di paesi – i più industrializzati, Usa, Ue, Gran Bretagna, Svizzera, Giappone, Australia, Canada, Norvegia, ma anche Brasile – che bloccano questo processo, chiesto ufficialmente il 2 ottobre 2020 da India e Sudafrica, a cui hanno aderito ormai un centinaio di altri stati. C’è una grande ipocrisia sul fronte dei brevetti: un anno fa, la Ue aveva definito i vaccini «bene pubblico mondiale», ma poi la Commissione si è guardata bene dall’agire di conseguenza. Anzi, i contratti con le case farmaceutiche firmati da Bruxelles restano opachi.
Sono contrari al “bene pubblico mondiale” proprio i paesi dove hanno sede le BigPharma destinatarie dei fondi pubblici per la ricerca e lo sviluppo, oltre all’acquisto anticipato, di quei vaccini.
La proposta del Sudafrica e dell’India è appoggiata dall’opinione pubblica ovunque viene sondata, dall’Organizzazione mondiale della sanità, dalla Banca Mondiale, mezza dozzina di agenzie dell’Onu, dalle Ong internazionali umanitarie e sanitarie; da [centinaia di?] milioni di cittadini che hanno firmato gli appelli ai governanti.
Così le vaccinazioni a tappeto restano riservate ai paesi che se le possono permettere, gli stessi che hanno prenotato pagandole in anticipo centinaia di milioni di dosi in più di quelle necessarie per l’intera popolazione locale, stando a Jon Cohen e Kai Kupferschmidt su Science di oggi.
Così il virus ha ancora più tempo per mutare, forse diventare più pericoloso e vanificare la speranza nell’immunità di gregge. Per ora i vaccini approvati sembrano prevenire i covid gravi e i decessi. Quello BioNTech-Pfizer risulta efficace anche contro la variante “inglese” – più letale delle precedenti – e perfino ridurre le infezioni pauci- e asintomatiche.
Ma i vaccini non hanno la stessa efficacia dappertutto.
Così il virus danneggerà ancora di più l’economia, spiegano Juan Camilo Castillo e altri 15 economisti dei paesi ricchi, Chicago Boys compresi:
- Gli enormi benefici globali di una capacità vaccinale aggiunta (da $576 a $989 per vaccinazione annua stando alla nostra stima) se paragonata ai prezzi da $6 a $40 ottenuti dai produttori negli accordi conclusi finora, suggeriscono un vasto divario tra gli incentivi sociali e commerciali per detta capacità. I principi economici della progettazione del mercato e dei contratti possono colmarlo, e realizzare grandi guadagni potenziali a un costo ragionevole.
E’ l’ennesima dimostrazione che l’investimento pubblico nei vaccini è il più redditizio che ci sia, a condizione di non cedere ai ricatti di un oligopolio – la cui esistenza viola la libertà del mercato, tra l’altro.
Prima i profitti e le quotazioni in borsa però.
Sempre su Science, Francis Collins, il capo degli Ist. nazionali di sanità nell’editoriale, e Robert Service sotto il titolo “Chiamata alle armi” fanno una panoramica piuttosto ottimista dei farmaci anti-Sars Cov-2 in fase di sviluppo o di esperimenti clinici.
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L’EMA ha approvato l’uso emergenziale del vaccino monodose Johnson & Johnson; tra poco dovrebbe toccare al Novavax. Sull’Astra-Zeneca, trombosi ed embolie, più che farsi prendere dal panico conviene leggere Andrea Capocci sul manifesto. Estratto:
- «Al 9 marzo 2021, sono stati riportati 22 casi di eventi tromboembolici sui tre milioni di persone vaccinate con il vaccino anti-Covid-19 della AstraZeneca nell’Unione Europea» [stando all’EMA, ndr]. In media, secondo gli studi sulle trombo-embolie venose riportati da Paul Hunter dell’università dell’East Anglia, ci si aspetta di rilevare 1.097 episodi di questo tipo per milione di persone tra gli ultra ottantenni, 645 tra i settantenni e 425 nei sessantenni nel mese successivo alla vaccinazione, indipendentemente dal vaccino.
Il 25 Marzo il presidente di Biofarma dott.Germano Scarpa, parlerà alle scuole friulane (liceii in via di definizione ) di come fare impresa in un mondo in continua evoluzione. La sua azienda ha contribuito alla lotta al Covid19 brevettando un nuovo reagente per tamponi.
Chissà cosa ne pensa il dott. Scarpa della proposta di India e Sudafrica.
Scusa l’OT, Sylvie, ma certe cose non si possono leggere nel 2021:
https://www.infodata.ilsole24ore.com/2021/03/14/proposito-riscaldamento-globale-ecco140-anni-variazioni-temperature-numeri-colori-curve/
“Il dibattito su quali siano i fattori che hanno determinato l’innalzamento delle temperature nell’arco degli anni è uno dei punti di scontro maggiore tra sostenitori e detrattori del “global warming”[…]”
Siamo ancora al “dibattito”?
Stavolta sono d’accordo con te Sylvie. Questo è il risultato di una governance di idioti scambiati per grandi geni, con i sindacati scomparsi e i partiti di sinistra evaporati. Davvero , non ci sono parole.
maresciallo stefano,
il dott. Scarpa potrebbe dire che c’è chi cede gratuitamente l’uso dei propri brevetti, come ha fatto Moderna per quelli del suo vaccino.
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Paolo C.,
non mi sembra così sbagliato (l’articolo dice che non c’è niente da discutere), dopotutto “uomini di scienza” italiani sostengono che il GW è finito dal 1999.
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M’arrazzo,
“ne usciremo migliori”, dicevano l’anno scorso.