Il ringhio del coniglio


Come si ricorderà, il prof. Franco Battaglia era lo scienziato invitato a Pordenone per la promozione dell’e-cat. Nei video dell’evento i suoi interventi sono stati tagliati, ma il professore pareva essere diventato un believer. Andrea Rossi gli aveva risposto in modo esauriente, secondo il dott. Passerini. E il dott. Proia, titolare della Prometeon e della licenza italiana, faceva sapere che

Eng. Rossi has made a very good impression to the audience, also to the most skeptics, like Franco Battaglia, professor at the University of Modena, in the past opponent of the cold fusion: he has proven to be opened to this revolutionary invention.

Ieri il prof. Battaglia smentiva con veemenza e concludeva:

Allo stato attuale di ciò che è dato sapere, Focardi & Rossi assieme agli imprenditori che li sostengono, appaiono essere come dei prestigiatori che esibiscono conigli che escono da magici cilindri, con la pretesa di voler vendere quei cilindri a degli allevatori di conigli.

Ha capito che esibivano lui, bravo, ma il dottorando della SISSA ci aveva messo molto meno.

In tema

Il dott. Vincenzo “sono uno sfigato dell’università” Valenzi difende il prof. Srivastava, suo collaborat0re nell’azienda che vende le scatolette che curano tutte le malattie, ghiandole mammarie comprese. Quanto al dott. Valenzi stesso, questa sera si esibisce sui

fenomeni collettivi nella materia vivente che manifesta livelli di ordine superiori inconcepibili con una visione esclusivamente parcellare (…) alle 21,30 su richiesta della direzione in una conferenza al Karafuur Resort di Zanzibar www.karafuuhotel.com, per raccontare meglio alcuni risultati della farmacolettrodinamica nel trattamento di ustioni estese da esposizione solare, su cui Giuliano Preparata diede un contributo decisivo.

59 commenti

  1. @Valeria
    Quale sarebbe il rapporto tra quella sentenza che sembra voler riportare gli italiani nel Medioevo, F. Battaglia e V. Valenzi?

  2. Valeria si lascia (involontariamente?) scappare un pensiero condiviso da molti ma in genere tenuto nascosto. Si processa (e condanna) la scienza, non eventualmente i singoli che commettono reati. Non sarà medioevo, ma per essere modernità ci assomiglia molto e rischia di essere peggiore grazie agli “indovini, ciarlatani e quant’altri” pseudo-scienziati che la faranno da padroni.
    Comunque il commento di Valeria non c’entra con il post, come al solito 🙂

  3. che bello i geologi in galera per non aver previsto il terremoto imprevedibile e invece i nucleonici/argentisti fuori a piluccar cazzate sull’energia inesistente; il buon senso è morto affatto l’ha ucciso la scienza sua figlia per veder com’era fatto! come dice il poeta.

  4. @Riccardo
    C’entra. per Valeria gli scienziati – come per il giudice Billi – sono stregoni da dare in pasto alla “città affamata di giustizia” per salvare i veri colpevoli.

  5. Si recarono a L’Aquila per “tranquillizzare”
    La Commissione Grandi Rischi fu inviata a L’Aquila PER TRANQUILLIZZARE…
    Mesi di sciame sismico e Barberi, e Boschi e compagnia si recarono a L’Aquila per tenere una conferenza stampa di mezz’ora per tranquillizzare la popolazione. Non ci fu la volontà di ascoltare la gente impaurita che sentiva tremare la terra sotto ai piedi. Si parlò con Sindaco e Prefetto e si tornò, piuttosto contrariati, immediatamente a Roma….
    Che perdita di tempo questa gente così emotiva…..
    Uff!…che palle!
    Nessun piano di evacuazione, nessuna organizzazione, nessun interesse per il destino delle persone, molto interesse…..DOPO!
    Tra commenti, interventi in tv, risate al telefono e ricostruzione…
    Ma quale scienza: si processa LA CIALTRONAGGINE E GIUSTAMENTE….LA SI CONDANNA!

  6. “I terremotati de L’Aquila hanno reagito peggio di quelli emiliani”
    …non direi

  7. Per questo servizio
    all’indomani del sisma de L’Aquila
    il giornalista perse il lavoro
    in seguito a due chiamate da “alte cariche” istituzionali
    legate alla Commissione Grandi Rischi
    …e il servizio non venne mai mandato in onda
    Non ci si può meravigliare se poi il conto è salatissimo
    http://www.youtube.com/watch?v=veQNFUVhKTM

  8. “Se i terremoti non si possono prevedere
    allora non si può prevedere neanche che NON CI SARANNO…”
    Dai, Oca, puoi dircelo: questa Valeria l’hai inventata tu per screditare i vari believer. Una spernacchiata simile non la può dir una persona con facoltà di comprendonio!
    Risponderei:
    “Esatto, dunque nel dubbio sfolliamo tutti, da ovunque, sempre. Mai più case, solo tendine. Abbasso i centri storici, W i grandi spazi aperti. E ora dimostratemi che l’unicorno rosa non esiste!”

  9. Valeria, ma non è che se tu dici svarionate, poi la colpa è nostra!
    I terremoti non si possono prevedere, ma si può stimare con una certa confidenza la probabilità che accadano. Non è facile, ma è il motivo per cui, di solito, si può stare tranquilli a casa. Ed è il motivo per cui si è cauti nell’evacuare intere città o regioni, cosa che implica un costo umano ed economico: non lo si può fare “ogni volta che la terra trema” o c’è uno sciame (ce ne son tanti di più di quelli che vedi in tivvù).

  10. E, ancor più cruciale, è che si: i terremoti si possono prevedere. Quanto meno nell’accezione che possiamo dare per certo che un terremoto prima o poi accadrà, e dunque costruire in modo tale da minimizzare i danni e scongiurare il peggio.

  11. Tranquillizzando dopo che sei giorni prima ai bambini di una scuola elementare sono caduti calcinacci sulla testa, durante il dettato?
    E’ questo il tuo concetto di “prima o poi accadrà”?
    Beh, chiudetelo l’INGV…con tutti i residenti dentro
    Se a loro piacciono tanto i rulli di carta con i pennini inchiostrati, ce li facciamo giocare ancora. Fanno meno danni così!

  12. Grazie per non aver capito e per offrirmi l’occasione di spiegare.
    Il concetto che “prima o poi accadrà” è che la probabilità che un evento sismico rilevante (diciamo magnitudo sopra il 4, ma è uguale) in un periodo di tempo da ora ad una certa data, si avvicina ad 1 (diventa una certezza) col tendere di quella data “all’infinito”. In termini pratici, possiamo dare per certo che in una zona sismica accada, nel corso di una generazione, qualche evento sismico maggiore, dunque occorre costruire in modo adeguato.
    While, per evacuare una città occorre stimare la probabilità che un terremoto con una certa intensità accada in un intervallo di tempo ben limitato (settimane).

  13. Messico, stato federale del Guerrero
    22 marzo 2012
    Sisma dell’8° grado Richter
    Googlare:
    vi verranno restituiti
    NOTIZIARI NAZIONALI
    ARTICOLI SULLA STAMPA MAIN STREAM
    APPELLI DELLA PROTEZIONE CIVILE
    in data antecedente al previsto sisma stimata in circa 72 ore
    selezionando la funzione “immagini” vi verrà restituito un volantino
    stampato dalle istituzioni federali preposte all’ordine pubblico ed alla protezione civile che recita
    “Il giorno tale è prevista una scossa dell’ottavo Richter. Chi è in ospedale, nelle scuole, negli uffici pubblici…si comporti nel modo seguente. Chi è a casa segua queste indicazioni…”
    Affisso ovunque, fotografato dalla popolazione e riportato dai media di mezzo mondo (tranne che in Italia, ovviamente….lo stato dove regnano i tronfi, i cialtroni e gli idioti!)
    Poi vai sul sito dell’INGV o su qualsiasi Istituto per gli studi sismologici del globo terracqueo e digita la stessa data….e stupisci, Agata!

  14. Come al solito Valeria non ha capito un c….
    Il giudice NON ha condannato gli imputati per non aver previsto il terremoto,
    ma per essere stati supini alla politica (nella fattispecie a Bertolaso capo della protezione civile e ministro in pectore del governo berlusconi per aver ben gestito il post terremoto !!!!!) e aver rassicurato la popolazione e zittito qualche imbecille che era preoccupato per lo sciame sismico della regione.
    Non confondiamo la m…. con la cioccolata
    http://www.lavocedivenezia.it/news.php?extend.7008.19

  15. I sapientoni del senno di poi è una delle categorie umane meno conciliabili con la razionalità, non dico scientifica, ma del buon senso. Hanno sempre ragione, per definizione, e questo gli fa credere che il mondo sia popolato da idioti, esclusi loro medesimi ovviamente. Alcuni idioti si rendono conto di esserlo o quanto meno hanno il dubbio e si comportano di conseguenza; i sapientoni del senno di poi no e non hanno remore a mostrarsi.
    Ma passando alle cose serie, la lacuna logica della condanna è insita nel fatto che si basa esclusivamente sull’evento che si è si verificato ma che nessuno poteva prevedere in anticipo utile. I precedenti comunicati della Commissione Grandi Rischi sono esattamente sullo stesso tono ma a nessuno (ovviamente) è venuto in mente di tirarli in ballo al processo. A meno di non voler stabilire per legge che i terremoti si possono prevedere o anche semplicemente che la probabilità che avvengano possa estire stimata con precisione utile alle finalità di Protezine Civile, questa condanna si basa su un evento sostanzialmente casuale e imprevedibile (per le finalità dette).
    La gravità di questa sentenza è molteplice. Condannando la scienza ci lascia in balia di “indovini, ciarlatani e quant’altri”, che saranno i consiglieri di amministratori locali e politici su decisioni così delicate. Fa passare, forse involontariamente ma inevitabilmente, l’idea che il terremoto si sarebbe potuto prevedere e che sia possibile dare l’allerta. Al prossimo sciame sismico di una certa entità che avremo, questa si facile previsione, rischiamo di trovarci con la gente presa dal panico, decine di migliaia di persone da assistere e un vasto territorio paralizzato in ogni attività. La colpa per le vittime viene data non agli edifici fatiscenti o mal costruiti ma ai sismologi che non ci hanno avvisato per tempo. Fomenta la già onnipresente vulgata che scienziati e professionisti di ogni tipo valgono meno di “indovini, ciarlatani e quant’altri”.
    Potrei continuare ma non ne vale la pena, tanto ci stanno pensando il noto dott. Ghilardi e tutto il CdA dell’INGV a smantellare di fatto le reti di sorveglianza.
    Mala tempora currunt.

  16. Per completare il mio discorso posso solo dire e poi mi taccio:
    1) I terremoti, come giustamente detto, NON sono attualmente prevedibili. Si possono solo prevenire i danni maggiori costruendo meglio.
    2) Questo non e’ un processo alla scienza, e’ un processo al modo tutto italiano di prostrarsi di fronte al piu’ forte del momento per esaudirne i desideri e pietire prebende. Il giudice non e’ uno sprovveduto.
    3) Gli italiani sono piu’ sporchi che fessi. Sono anche parecchio ignoranti in termini di scienza pura ed applicata e, di conseguenza, facilmente indirizzabili da maghi, ciarlatani, pseudo esperti, nani e p… potenti e oratori esperti …. ma la copla ricade non solo sui soliti noti, ma, a mio parere, anche sui mancati divulgatori della vera scienza che nulla fanno per migliorare la situazione. In tal senso ViIva sempre l’Oca.

  17. Ma come mai che leggete sempre NATURE e proprio su questo …GLISSATE?!
    The view from L’Aquila, however, is quite different. Prosecutors and the families of victims alike say that the trial has nothing to do with the ability to predict earthquakes, and everything to do with the failure of government-appointed scientists serving on an advisory panel to adequately evaluate, and then communicate, the potential risk to the local population. The charges, detailed in a 224-page document filed by Picuti, allege that members of the National Commission for Forecasting and Predicting Great Risks, who held a special meeting in L’Aquila the week before the earthquake, provided “incomplete, imprecise, and contradictory information” to a public that had been unnerved by months of persistent, low-level tremors. Picuti says that the commission was more interested in pacifying the local population than in giving clear advice about earthquake preparedness.
    http://www.nature.com/news/2011/110913/full/477264a.html

  18. To this difficult exercise in risk probability was added a wild card in the case of L’Aquila: a resident named Giampaolo Giuliani began to make unofficial earthquake predictions on the basis of measurements of radon gas levels. Giuliani, who had worked for 40 years as a laboratory technician, including 20 years at the nearby Gran Sasso National Laboratory until his retirement in 2010, had deployed four home-made radon detectors throughout the region.
    [….]
    As word spread about Giuliani’s unofficial predictions, even more unease percolated through the population. Marcello Melandri, the lawyer for Boschi, says that Giuliani had been terrifying local residents, and that Guido Bertolaso, head of Italy’s Department of Civil Protection agency, “was very worried about the population of L’Aquila”. On 30 March, Giuliani says, national civil-protection officials cited him for “procurato allarme” — essentially instigating public alarm or panic — and FORBADE HIM FROM MAKING ANY PUBLIC PRONOUNCEMENTS.
    [….]
    The now-famous commission meeting convened on the evening of 31 March in a local government office in L’Aquila. Boschi, who had travelled by car to the city with two other scientists, later called the circumstances “completely out of the ordinary”. Commission sessions are usually closed, so Boschi was surprised to see nearly a dozen local government officials and other non-scientists attending the brief, one-hour meeting, in which the six scientists assessed the swarms of tremors that had rattled the local population
    AH…SI DIMOSTRO’ SORPRESO…FORSE ANCHE IRRITATO?
    [….]
    Christian Del Pinto, a seismologist with the civil-protection department for the neighbouring region of Molise, sat in on part of the meeting and later told prosecutors in L’Aquila that the commission proceedings struck him as a “grotesque pantomine”. Even Boschi now says that “the point of the meeting was to calm the population. We [scientists] didn’t understand that until later on.”
    [….]
    L’Aquila was “certainly normal” and posed “no danger”, adding that “the scientific community continues to assure me that, to the contrary, it’s a favourable situation because of the continuous discharge of energy”. When prompted by a journalist who said, “So we should have a nice glass of wine,” De Bernardinis replied “Absolutely”, and urged locals to have a glass of Montepulciano.
    MA COSE DELL’ALTRO MONDO, PROPRIO!
    Simona Giannangeli, a lawyer who represents some of the families of the eight University of L’Aquila students who died when a dormitory collapsed. “It was repeated almost like a mantra: the more tremors, the less danger.” “That phrase,” in the opinion of one L’Aquila resident, “was deadly for a lot of people here.”
    “THE MORE TREMORS
    THE LESS DANGER”
    ……SEI ANNI SONO POCHI, CONFIDO NELL’APPELLO….

  19. Trovo difficile vedere una correlazione tra una esercitazione tenuta nello stato del Chiapas la cui capitale è Tuxla Gutierrèz, e che era etichettata chiaramente come esercitazione da tenersi il 20 marzo 2012, e un terremoto verificatosi nei pressi di Acapulco, due giorni dopo e a 727 km di distanza. Come previsione mascherata era una bella schifezza, tipo evacuare Roma per un terremoto che si verificherà due giorni dopo a Trapani. Con una logica così stringente si può dimostrare agevolmente qualunque cosa, anche in considerazione del fatto che sulla terra c’è un terremoto catastrofico al giorno, fortunatamente in zone deserte, quasi sempre.
    Comunque, per garantirsi il futuro, la Commissione grandi rischi potrebbe comprare immediatamente il sistema di previsione Messicano e adattarlo alla bisogna. In questo saremmo favoriti dalla bandiera quasi uguale e da una lingua simile.

  20. Valeria
    gli insulti feriscono o meno a seconda della provenienza; in questo caso lasciano il tempo che trovano. Due cose però voglio notarle:
    1) non sei di certo nella posizione di dire a nessuno qui “non ti permettere” e in ogni caso è inutile dirlo se non come sfogo di una pulsione irrefrenabile
    2) ho fatto un discorso scevro da qualunque ironia. Mentire per accusare mi sembra la dica lunga sul personaggio
    Non ho alcun interesse nè intenzione di “discutere” con te, tanto meno quando si tratta di argomenti così importanti e delicati. Se mai ti venisse in mente di farmi una cortesia (ammetto di non sperarci più di tanto) ignorami e lasciami fuori dai tuoi sproloqui.

  21. non si doveva evacuare ma si poteva pur sempre fare una esercitazione preventiva di evacuazione nel caso di scossa forte. dire cioe’ alla gente come fare a mettersi in salvo (almeno a provarci) in quei pochi secondi di tempo in cui parte una scossa forte e le case sono ancora in piedi.
    non li avrebbe salvati tutti ma almeno tanti si. preparare per esempio le porte in modo che si aprino al volo, nel caso di ambienti con molte persone sapere dove e come far uscire le persone. ecc… cose di questo genere.
    oppure un allarme sonoro che si attiva immediatamente quando la scossa supera un certo valore e si puo’ udire anche in caso di sonno, preparare la gente a conoscere il percorso per uscire di casa. cose semplici ma efficaci, non e’ che le case vengono giu’ subito, c’e’ un minimo di tempo in cui si puo’ fare qualcosa, soprattutto se le case sono ad un paio di piani. abituare, come in giappone, la gente a non farsi prendere dal panico. questa cosa non e’ stata fatta in un contesto dove lo sciame stava diventando preoccupante.
    non si puo’ evacuare il tal giorno ma ci si puo’ preparare a farlo al meglio nel poco tempo a disposizione. il panico e’ una brutta bestia e qui non e’ stato preso in considerazione, la gente e’ stata lasciata al suo destino.
    lla protezione civile, se si chiama protezione, deve cercare di proteggere e non solo andare a recuperare i cadaveri e pulire le strade a cosa avvenuta.

  22. Valeria, facciamo finta tu abbia ragione, che quella non fosse una esercitazione ma una previsione:
    Chiapas non è Acapulco,
    22 marzo non è 20 marzo.
    A seguire i tuoi consigli (irrispettosi e grevi, come tieni a ricordare) avremmo evacuato Berna. Oppure, per tenere conto dell’incertezza della previsione, avremmo dovuto evacuare tutta l’Italia, per una settimana.
    Ti rendi conto che stai accettando come verità ultime delle cantonate paurose? Prendi un respiro, e applica la stessa critica non solo a quanto dicono gli scienziati, ma anche a quanto ci proponi tu!

  23. Sono stati intelligenti, capaci e rispettosi…i messicani.
    Hanno dato l’allarme, senza far imbestialire questi GRANDI SISMOLOGI!
    Mica come Boschi, che istigava a farsi un bel bicchiere di Montepulciano d’Abruzzo D.O.C.G.
    !

  24. @Valeria
    anche se so che è perfettamente inutile, visto cche fai risalire il tutto all’intelligenza messicana, ti posto un pezzo dell’articolo da te riporatto sopra che mi pare esemplare, ovviamente per chi è capace di intendere e volere.
    Medio en broma, el responsable de simulacro en San Cristóbal de Las Casas, Víctor Amezcua, deslindó al Gobierno de esta coincidencia. “No hay manera, no teníamos ningún conocimiento de que iba a pasar, un sismo no es previsible, ni Japón que tiene tecnología de punta puede preverlo”, dijo el especialista.
    “Non sapevamo assolutamente quello che stava per accadere”: poteva diventare il salvatore della patria e invece ha deciso di comportarsi onestamente. Per fortuna ce ne sono ancora.

  25. Ma è ovvio che è STATA ANNUNCIATA UNA SIMULAZIONE
    cosa volevi che dicessero??
    “ABBIAMO IL MODO DI PREVEDERE I TERREMOTI E STA PER AVVENIRNE UNO DI MAGNITUDO 7.9”
    (l’hai letta la magnitudo riferita, sì?…)
    ….e cosa sarebbe accaduto, SECONDO TE!?
    si sarebbero recati tutti tranquilli,da scuole, ospedali, Ministeri e Anagrafe in fila per due allo SHELTER?!
    DIO MIO, qua siamo proprio a “Caro Amico”!

  26. @Valeria
    Ma lo hai postato tu l’articolo mica io. Se ora ti fa ridere vuol dire o che non capisci lo spagnolo, cosa lecita peraltro, o che no l’hai letto. Mica vorrai dare la colpa a me di quello che scrive.ù
    Se poi pensi che pure costui, a terremoto avvenuto, continui a tenere fede all’impegno preso di non allarmare la popolazione in occasione di una prossima esercitazione non so che rispondere.
    Hai poi provato a vedere se esistono altre esercitazioni cui non è seguito alcun terremoto? Tanto per non confondere probabilità a priori e informazione a posteriori.
    Se proprio decidi di rispondere ti prego di farlo con argomenti razionali, non sono in grado per mia limitazione personale di seguire intuizioni dettate dal cuore.

  27. Valeria: ma perché avrebbero dato l’allarme in Chiapas quando il terremoto era ad acapulco?
    No, non rispondermi. Hai una ideologia totalitaria (hegelianamente): tien dentro tutto e il contrario di tutto. Non ci possiam far niente.

  28. @tutti
    Gli sproloqui di “valeria” vanno nello spam.
    @aldo
    “Questo non e’ un processo alla scienza, e’ un processo al modo tutto italiano di prostrarsi di fronte al piu’ forte ”
    Lo vedremo dalle motivazioni. Stando alla sentenza letta ieri, sette persone (con ruoli diversi, che hanno detto cose diverse, su questioni diverse) sono condannate per aver dato un’informazione “imprecisa, incompleta e contraddittoria”. Non è andata così.
    Non potevano rifiutare di partecipare alla riunione convocata da De Bernardinis (il “più forte”, presumo), stando al decreto la Commissione è al servizio della Protezione Civile.
    @ivan
    esercitazioni si facevano, mi sembra di ricordare.

  29. @Valeria
    Il 16 ottobre c’è stato un altro terremoto nel Chiapas. nessuna esercitazione preventiva. Ma forse avevano previsto pure la magnitudo di “solo” 4,5 invece che 7,4. Avanzatissimi.
    Non mi sento un essere superiore. Siccome so un po’ di teoria della probabilità e ho insegnato a lungo teoria dell’informazione cerco di trarne vantaggio nell’analisi dei dati disponibili.
    Mi sono documentato sui terremoti una ventina di anni fa (non sono cambiati molto nel frattempo) quando ho costruito una macchina che doveva fornire qualche indicazione e di nuovo l’anno scorso, giusto di questi tempi, quando ho scritti i primi tre capitoli del libro ITU sulla prevenzione dei disastri ambientali nelle reti di telecomunicazioni.
    Ad esempio mi astengo sulla medicina, gli andamenti climatici qui di moda, la filosofia: non ne so nulla.

  30. Non era necessario evacuare L’Aquila. Sarebbe stato bello se fosse stato fatto, avremmo evitato 300 e passa morti, ma era impensabile, effettivamente.
    Ma non è questo il punto.
    Non bisogna essere dei cervelloni per fare 2+2:
    1. uno sciame sismico che dura 3/4 mesi, con terremoti sempre più frequenti ed un andamento crescente dell’intensità degli stessi
    2. una zona (il territorio aquilano) fortemente sismica (era classificata anche meno sismica di quanto non lo sia in realtà, tanto per farvi capire come siamo messi in italia…)
    3. l’occorrenza di forti terremoti ogni tot anni (non è statisticamente probante, sono d’accordo, in quanto abbiamo pochi records, ma era un dato molto importante, di cui tenere conto).
    4. una zona (il territorio aquilano) geologicamente messa male, riguardo alla qualità del terreno su cui sono costruite le abitazioni (ovviamente ci sono zone dove la terra sotto i piedi è più ‘stabile’ di altre)
    5. una zona, il territorio aquilano e dintorni (paesini vari), che vede la presenza di un grande numero di case vecchie, costruite con metodi certamente poco anti-sismici (leggi: pietre)
    Tenendo conto di quanto sopra, è veramente azzardato tranquillizzare la popolazione per settimane intere. Il messaggio che è stato fortemente ripetuto era: è impossibile prevedere un terremoto e uno sciame sismico, anche di questo tipo, non comporta necessariamente un sisma di forte magnitudo.
    Benissimo, allora come si fa a dire: state tranquilli?
    La commissione grandi rischi ha fallito totalmente. Infatti, non ha previsto un rischio possibile che, tenuto conto dei punti 1-6, è diventato un grandissimo rischio (come poi si è rivelato).
    Cosa si sarebbe potuto fare?
    Non evacurare l’intera regione. Ma, dopo un po’ che osservi uno sciame sismico certamente sospetto (punto 1) e date le altre condizioni (punti 2,3,4,5), si sarebbe potuto cominciare con:
    1. una veloce verifica della qualità degli edifici pubblici (la casa dello studente, per esempio, sarebbe stata chiusa immediatamente)
    2. informare la popolazione su ‘cosa fare in caso di terremoto forte’ (precauzioni, cose da evitare, cosa da fare (mettere in macchina coperte e torce per esempio?))
    3. prevedere dove poter allestire campi dove accogliere le persone in caso di emergenza (questo si può fare) ed informare la popolazione
    4. sconsigliare di rimanere in edifici poco anti-sismici
    5. tante altre cose che adesso non mi vengono in mente (immagino che gli ‘esperti’ delle commissioni grandi rischi e della protezione civile abbiano molta più esperienza rispetto a me…)
    *Neanche* le mie 4 idee sono state messe in atto.Invece, si è preferito fare un’opera di addormentamento della popolazione, con un'”operazione mediatica” (come l’ha definita quella bella personcina di Bertolaso) che ha fatto loro il lavaggio del cervello.
    ‘Non c’è alcun rischio’.
    Questo cosa ha comportato? Tra le altre cose, che dopo la prima forte scossa della notte del 6 aprile, la maggioranza delle persone sono rientrate a dormire in casa. Eppure era stata una scossa forte, tanto da far uscire le persone in strada e da far chiedere loro: cosa facciamo? Torniamo a dormire in casa?
    Tragicamente, la maggior parte degli aquilani sono rientrati…

  31. P.S. L’anarchia non c’entra nulla ….. nel link c’e’ un servizio di Repubblica

  32. @aldo
    stesso link nel post che ho ricopiato da Marco Cattaneo, ma ripeterlo va bene.
    Quelli della Commissione saranno stati manovrati e/o complici della Protezione C., ma se non lo fossero stati avrebbero fornito informazioni diverse?
    @luk
    “uno sciame sismico, anche di questo tipo, non comporta necessariamente un sisma di forte magnitudo”: è proprio così, pensi allo sciame di quest’anno in Emilia Romagna.
    “è veramente azzardato tranquillizzare la popolazione per settimane intere”: appunto, quelli della Comm. Grandi Rischi non lo hanno fatto nemmeno per un giorno. Le sue 4 idee sono giustissime. Si trovano nei piani nazionali e regionali – rimasti sulla carta. Infatti alla riunione dell’Aquila gli esperti avevano raccomandato alla Prot. Civile di controllare certi edifici – “scolastici” in particolare.
    “Non c’è alcun rischio”: dei condannati, chi l’aveva detto?

  33. Ora non ho tempo, magari più tardi cercherò altre info:
    http://www.ilmessaggero.it/abruzzo/picuti_laquoquando_boschi_ha_detto_escluderei_scosse_e_stato_improvvidoraquo/notizie/221410.shtml
    Sugli altri indagati/condannati (non li conosco tutti, nel senso che non mi sono ancora informato). Il fatto *incontrovertibile* è la superficialità (dannosa) con cui è stata affrontata la vicenda. Nessuno si lamenta del fatto che i terremoti non si possono prevedere.
    Ps.
    Tanto per quadrare il soggetto Boschi (da wikipedia):
    “Riguardo alla sua carriera ha dichiarato: “Anch’io ho fatto tutto quello che in genere si fa per fare carriera. Ho leccato il sedere quando c’era da leccarlo, ho assecondato, ho chinato la testa: non ho paura a negarlo”
    Forse era meglio che Boschi continuasse a leccare…

  34. dal link di luk, una frase del PM:
    “Nel 1995 l’imputato Boschi aveva previsto con probabilità, quindi con certezza,una scossa 5.9 nel ventennio successivo in questa zona”
    sulla base di perle come questa Boschi è condannato per omicidio colposo. Faccio fatica a tenere la rabbia, mi trincero in un “no comment” di comodo.

  35. @luk
    I servi del padrone non stanno simpatici neanche a me, ma nessuno era accusato di servilismo né è stato condannato per quello.
    La superficialità di chi? Un giudice non può condannare in blocco per omicidio chi non ha aperto bocca, chi ha detto cose giuste e chi sbagliate. Non in uno stato di diritto almeno.
    @Riccardo
    Be’, pensa a Claudio Eva condannato solo perché era presente, o a Selvaggi solo perché accompagnava Boschi
    Nature ha anticipato l’editoriale.

  36. El Mundo:”«Sei anni di carcere per non aver previsto il mortale sisma dell’Aquila».
    Si vede che a El Mundo non hanno bravi traduttori dall’italiano allo spagnolo…

  37. supponiamo che la frase citata dall’addestratrice di malamute valeria sia stata “detta”, a me non risulta sia stata scritta; ma supponiamo; non vuol dire che la scossa più grande è impossibile, ma solo che è meno probabile; la questione è che chi addestra malamute o i giudici non sanno un cacchio di probabilità; questo è lo stesso popolo che gioca a superenalotto ricordiamocelo; oppure che crede all’argento vivificatore così come a tutte le altre valerianate cui ci siamo abituati purtroppo su questo blog. quanto all’operato dei giudici questo è il giudizio di primo grado; certamente sarà rivisto negli altri gradi di giudizio; e valeria ne rimarrà ….addestrata! bau bau vale!

  38. addestratrice di malamute parliamo seriamente:
    Le mappe sismiche sono chiare, l’INGV aveva già comunicato alle autorità competenti la pericolosità sismica dell’area interessata http://zonesismiche.mi.ingv.it/mappa_ps_apr04/abruzzo.html
    quindi, su 4 livelli l’area risulta al II° livello di pericolosità. Le Norme Tecniche per le Costruzioni, sono state deliberate nel 2008 tra l’INGV e il Dipartimento della Protezione Civile. Tuttavia, queste norme sono entrate in vigore in tutta l’Italia solo all’INDOMANI del terremoto dell’Aquilano del 2009. Quindi chi doveva porre in essere le normative di sicurezza antisismiche non ha agito nei tempi dovuti. come mai non sono QUELLI a essere sotto l’occhio dei cittadini e dei giudici? chieditelo addestratrice di malamute! come mai stai li’ a fregarti le mani perchè ALTRI sono stati condannati? sei solo un’ignorantona che crede in una serie di sciocchezze e non capsice una mazza del mondo attorno a lei; poveri malamute! e poi a me piacciono i gatti! bau bau vale! anzi miao miao vale!

  39. vale l’offesa è un arte; e tu sei solo una addestratrice di malamute; sento i tuoi bau bau ma non li capisco; miao miao vale!

  40. Alcuni oggi si sbracciano a dire che non è la scienza ad essere messa in discussione ed il PM si è in effetti premurato di esplicitarlo ripetutamente. Poi però nella sua memoria parla di
    “analisi errata e inidonea degli indicatori di rischio”
    “c’erano numerosi elementi, […], che avrebbero potuto far ragionevolmente prevedere che l’energia delle scosse e gli spostamenti del suolo sarebbero potuti aumentare, nel breve termine […]”
    e via di questo tono.
    E allora non prendiamoci in giro, qui il PM non si limita ad un presunto “difetto di comunicazione” ma si arroga il diritto di criticare la scienza in un’aula di tribunale. Io da scienziato, ma sono convinto debba interessare tutti, sono esterrefatto.

  41. Io francamente non ho capito bene le motivazioni della condanna, non ci resta che attendere.
    Ho letto invece che Giudice e PM sono dell’Aquila e questo mi pare avrebbe dovuto spingere a chiederne la sostituzione in quanto toccati direttamente dall’evento di cui si discuteva. Evidentemente erano abbastanza tranquilli tutti gli imputati se non lo hanno fatto; purtroppo non ho ben seguito la vicenda.

  42. @Riccardo
    Già, ci mancava il PM che smentisce nei media le accuse che ha fatto in tribunale.
    @Giancarlo
    Ci eravamo illusi un po’ tutti. Se vuoi farti un’idea,su Nature, trovi le cronache di Nicola Nosengo,ha seguito il processo dall’inizio, molto bravo.
    Sul processo alla scienza, vedi questo video della requisitoria del PM sull’analisi del rischio dei precursori “carente, inadeguata contraddittoria e corposamente ingannatoria” ecc.

  43. Non ho ne’ ruolo ne’ capacita’ ne’ esperienza per poter valutare se non da “uomo della strada”, ma mi permetto di nuovo di evidenziare come le risultanze della riunione siano state palesemente indirizzate a priori e, secondariamente, come il verbale della stessa riunione evidenzi una palese superficialita’ nell’affrontare il problema e una ovvieta’ di contenuti. Non credo che questo basti per far dei partecipanti degli assassini, sia pur colposi, ma di certo non depone a loro favore. La riunione e’ iniziata alle 18.30 ed e’ terminata alle 19.30 …. un’ora per salutarsi, presentare i dati, analizzare il fenomeno e trarre delle conclusioni. Mi sembra un po’ poco.

  44. @aldo
    sono una donna della strada e per di più straniera, lei ha più diritto di me di commentare quella sentenza!
    “superficialità”: be’, i convocati sapevano già che non era possibile fare una previsione. Più che ripeterlo e raccomandare più controlli sulle case fragili, cosa dovevano dirsi?
    Luogo e tempi sono stati decisi da Bertolaso insieme a De Bernardinis, gli altri erano tenuti a essere presenti. Se non fossero venuti, Billi li condannava a 20 anni?
    Lei ha capito come abbia fatto un verbale a causare vittime prima di essere compilato e senza mai essere citato nella “comunicazione”? luk citava “Non c’è alcun rischio”, ma l’unica frase simile era di De Bernardinis e riguardava Sulmona.
    (Sa, alcuni dei convocati mi piacciono poco. Però temo che gente assai meno raccomandabile abbia voluto dirottare la rabbia degli aquilani su scienziati venuti da fuori. Per farla franca.)

  45. credo che Oca abbia espresso il pensiero di molti di noi; lo condivido in pieno

  46. Se fosse come dice aldo non ci sarebbe stato alcun processo. Quest’ultimo è basato sulle supposte rassicurazioni ricevute dalle vittime, se si fosse trattato di superficialità e ovvietà l’intero impianto accusatorio cadrebbe.

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