Qualunquismo

Sul caso Stamina, Guglielmo Pepe scriveva il 6 giugno

Se qualcuno vuole ora rimettere in discussione la legge, lo dica con chiarezza. E se questo qualcuno si ritiene più intelligente e preparato dell’intero Parlamento si iscriva al partito, imperante, del qualunquismo. Io invece mi auguro che il primo luglio inizi la sperimentazione. Nel frattempo spero che non si ripetano altri episodi come quello appena accaduto. E in ogni caso, se non è evidente, lo ribadisco: sono dalla parte dei genitori, vittime di leggi applicate con ferocia (la 40) e di sentenze inapplicate (sulle cure compassionevoli).

In realtà, i tribunali del lavoro hanno detto che i bambini andavano curati sebbene non ci fosse alcuna evidenza scientifica per il metodo Vannoni, non che la terapia era a carico della Sanità pubblica.

E come spiega Amedeo Santosuosso, nessuna assicurazione privata la pagherebbe in assenza di protocolli, magari “personalizzati” e delle rispettive cartelle cliniche. Anche le cure compassionevoli devono avere una probabilità minima di successo e si calcola su casi clinici, cribbio, non sui racconti del primo venuto.

Sempre Guglielmo Pepe il 3 luglio, a proposito dell’articolo di Nature:

Il ministro (o la ministra) Lorenzin deve invece salvaguardare gli interessi della collettività e della comunità medico-scientifica nazionale, ha quindi l’obbligo di spiegare se le accuse di Nature siano fondate o meno, e questa spiegazione dovrebbe arrivare prima di avviare la sperimentazione…
Qui non è in gioco la diversità di opinioni sulla sperimentazione, ma un eventuale caso di plagio.

Che c’entra la ministra con un plagio in una richiesta di brevetto in USA, lo spiegava prima:
Perché un conto è essere o meno d’accordo sulla sperimentazione, altro è verificare se si tratta di qualcosa di già fatto, senza esiti positivi.

Le immagini, plagiate o meno, dicono qualcosa sull’integrità di Vannoni e nulla sull’esito positivo per un paziente: non sono foto “prima e dopo l’intervento”. E gli esiti negativi sono stati pubblicati l’anno scorso.

Nature ha costretto Vannoni ad ammettere che il suo metodo non esiste:

L’unica cosa pubblicata del metodo Stamina finora è la domanda di brevetto che non abbiamo concluso. Quindi no, la metodica non è ancora disponibile.

Notizia” risaputa dal giugno 2012 e nonostante la quale la ministra e la comunità cattolica apostolica e romana hanno deciso, con grande soddisfazione di Pepe, un trial che nessuno ha idea di come, a che scopo (quali end points) e con quali pazienti fare. Non si tratta, contrariamente a quanto dice Pepe, di difendere

posizioni ideologiche che spesso caratterizzano le discussioni dei sostenitori della “verità scientifica”,

Posizioni ideologiche sarebbero far presente che è impossibile coltivare, differenziare e moltiplicare staminali a milioni in due ore soltanto. E nemmeno difendere una democrazia nel senso pepato della maggioranza parlamentare che ha sempre ragione, oh yeah

Preferisco il “qualunquismo” di chi vuol risparmiare sofferenza inutile. A differenza del collega pro Big HomeoPharma per il quale se milioni di persone si fanno di saccarosio industriale vuol dire che previene l’influenza, sa che trial con staminali mesenchimali sono in corso, ci spera senza contarci troppo, perché ce ne sono già stati molti con esiti negativi, incerti o non pubblicati.

*

h/t Giancarlo e uso Nature al posto di Alison Abbott, sorry Deep Blue, per via di un editoriale senza firma a nome della rivista.

5 commenti

  1. L’unica posizione ideologica che vedo in questa triste storia è quella del fondamentalismo antiscientifico che vorrebbe farci precipitare in un Medioevo 2.0.
    Quando Pepe dice che “i fatti devono essere sempre accertati” non si rende conto del paradosso in cui cade, perchè sono propio i fatti ad essere assenti ed il suo è solo un atto di fede nelle magie dell’apprendista stregone di turno. Mi verrebbe voglia di proporgli un intruglio a base di code di rospo e ali di pipistrello e vedere se ha ancora voglia di accertare i fatti.

  2. Perché tante parole inutili provenienti da persone che non vivono CERTE SITUAZIONI???? Se un genitore vuole provare comunque una terapia anche se non dovesse funzionare, non avendo altre alternative che lasciar morire il proprio figlio, DEVE POTERLO FARE!!!!!!!! Comunque le staminali sono il futuro e tutto questo scalpore vuole soltanto tutelare le lobby farmaceutiche, come fate a non capirlo?????

  3. Con Pepe ho rinunciato ad interagire da tempo, ha le sue convinzioni e fa i salti mortali pur di non metterle in discussione. E poi crede all’omepatia, per dire.
    🙂

  4. @Giusybal
    “persone che non vivono CERTE SITUAZIONI????”
    crede davvero che nessuno di noi ha mai visto morire qualcuno che amava?
    “DEVE POTERLO FARE!!!!!!!!”
    anche se è dimostrato che procura solo sofferenza inutile? E soldi a chi sfrutta la disperazione.
    “tutelare le lobby farmaceutiche”
    a che scopo Vannoni ha fatto un accordo con un’azienda farmaceutica, secondo lei?
    @SDG
    E’ a prova di fatti, succede spesso
    Se SDG di Medbunker, complimenti per il post dell’8/7

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