Su scala ridotta

Fino a venerdì si può seguire in streaming la conferenza della Commissione Europea-IPCC-World Climate Research Programme sugli impatti locali dei cambiamenti climatici, Cordex 13, mi sembra che sia la prima volta. I video sono messi sul sito con le slides accanto, così è tutto chiaro. Domani gli interventi sono tutti sui metodi, per scegliere cosa guardare o recuperare, e per quale regione, conviene leggere gli abstracts.

*

Per carnivori
Da Realclimate,  non hanno apprezzato la conferenza TED di Allan Savory secondo il quale una gestione “olistica” dei pascoli semi aridi che consiste nell’aumentarci la densità del bestiame a rotazione, salverà il mondo dalla fame. Adesso salverà pure dal riscaldamento globale. Lui infatti avrebbe già salvato lo Zimbabwe, la Tanzania e altri paesi subsahariani. Il suo metodo era stato demolito da una serie di studi 40 anni fa (rassegna) e al CGIAR, mi dicevano che per i pastori poveri non aveva senso.

*

Il lagomorfo si occupa dell’inquinamento da mercurio, anche negli USA, a proposito della Convenzione di Minamata. Pensa anche lui che era ora e che sarà difficilissimo bonificare, tanto più con il riscaldamento globale. E con il prezzo dell’oro aumentano i cercatori d’oro illegali, ognuno su scala ridotta combina disastri regionali oltre a rovinarsi rapidamente la salute.
Si occupa anche delle disavventure di Ken Cuccinelli, il molto cattolico persecutore di Mike Mann, in campagna elettorale per diventare governatore della Virginia, ma abbandonato dal suo “money club”.

*

Steph aggiorna la curva a sdraio della temperatura global e a proposito del paper sul flusso di calore negli oceani uscito su Science che segnalavo venerdì cita una critica circostanziata di Michael Mann. Anche quella di John Abraham sul Guardian vaut le détour.

*

E’ uscito il rapporto Emissions Gap 2013 dell’UNEP, con una parte sulle best practices in agricoltura che non somigliano per niente a quelle di Allan Savory. Ho cominciato a leggerne dei pezzi e per ora il com. stampa mi sembra accurato. In sintesi il gap tra gli impegni presi dai governi e la realtà aumenta. Nel  2010 sono state emesse 50,1 gigatonn. di CO2 equiv. malgrado la crisi, la previsione per il 2020 è rivista al rialzo rispetto al rapporto dell’anno scorso: 59 Gt invece di 58.